La preghiera del Papa per la prima volta in streaming e non dalla finestra dello studio privato del palazzo apostolico:
"Sono vicino a chi soffre per l’attuale epidemia di coronavirus e a tutti coloro che se ne prendono cura. Mi unisco ai miei fratelli Vescovi nell’incoraggiare i fedeli a vivere questo momento difficile con la forza della fede, la certezza della speranza e il fervore della carità".
Al termine della preghiera mariana ha ricordato gli abitanti di Idlib e del nord della Siria:
"Rinnovo il mio dolore per questa situazione disumana di queste persone inermi, tra cui tanti bambini, che stanno rischiando la vita. Non si deve distogliere lo sguardo di fronte a questa crisi umanitaria, ma darle priorità rispetto ad ogni altro interesse. Preghiamo per questa gente, questi fratelli e sorelle nostri, che soffrono tanto al nord-ovest della Siria, nella città di Idlib".
Al ricordo del Papa, vogliamo supplicare il Signore per quanti sono impegnati a lottare contro il terrorismo, per quelli che hanno sacrificato la loro vita e versato il sangue per il Vangelo e la libertà.
Senza dimenticare i Cristiani rimasti ad Idlib, sottoposti dai jihadisti a immani sofferenze, oltre ad essere costretti ad osservare la legge della sharia.
Non dimentichiamo CHI continua a causare dolore al popolo siriano; CHI propaga menzogne nascondendosi sotto l'ala della crisi umanitaria per difendere gli interessi di quanti hanno provocato 9 anni di guerra in Siria.
Per raggiungere la pace non basta parlare degli effetti, è opportuno indicare le cause.
Quanta tristezza sentire parlare da CHI in questi anni ha favorito i terroristi, di pace e di aiuto ai bambini di Idlib!
Che Dio ci perdoni!
Don Salvatore Lazzara
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