L’opera presenta motivi ornamentali vegetali e floreali e pavoni,
simbolo di immortalità con un motivo decorativo a forma quadrangolare con fiori e uccelli (pavoni, colombe, papere e pappagalli). Seguendo un’impostazione simmetrica, molti uccelli si accostano al pavone. Secondo la concezione biblica, c’è anche un animale ritto sulle zampe sorvegliato da cervi e rappresentato sotto un albero. Stando alle indiscrezioni
dell’agenzia di stampa Sputnik, la superficie totale del
mosaico avrebbe un’ampiezza di 50 mq.
Gli Occidentali dividono nuovamente la Siria.... Il primo a farlo fu Settimio Severo, che la scisse in Celesiria e Siria Fenicia. Successivamente si ebbe la divisione tra Syria Prima e Syria Secunda, un po’ come accade anche oggi. Nel IV secolo d.C., nella stessa zona in cui ora gli Stati Uniti creano il loro protettorato curdo, venne distaccata dalla Siria la regione dell’Euphratesia. Il nome originario della città di Hama era Epiphania, mentre a Khanasir, durante il V secolo d.C., operarono importanti Vescovi.
Le città siriane in epoca romana.
Lungo il fiume Oronte e a ovest della
steppa siriana si sviluppa un insieme di città molto note durante
l’epoca romana e protobizantina: da sud verso nord incontriamo
Emesa – Homs, Arethousa – Restan, Epiphania – Hama, Larissa –
Sheizar e Apamea – Qala'at al-Madiq. Sono tutte di fondazione
ellenistica tranne Homs – Emesa, sede di un principato autonomo
fino a una data imprecisata del I secolo d.C. Il gruppo di città che
abbiamo individuato è delimitato a nord da Ierapolis, a sud da
Palmira e ad est dall’Eufrate.
Il territorio di Epiphania – Hama
rivestiva una certa importanza. Agli albori dell’Impero vennero qui
arruolate varie truppe ausiliarie composte da arcieri a cavallo: la
Vaia I Hamiorum sag., la cohors I Hamiorum sag. e la cohors II
Hamiorum sag.
Avvicendamenti nelle divisioni della
Siria
Nel 194 d.C., dopo il tentativo di
usurpazione di Pescennio Nigro, la provincia della Siria venne
divisa in due da Settimio Severo per impedire ai suoi potenti
governatori di disporre di un esercito eccessivamente imponente.
Nacquero così le province di Celesiria e Siria Fenicia. La
capitale della prima fu all’inizio Laodicea e in seguito Antiochia;
altre città importanti della Celesiria erano Calcide, Apamea,
Epiphania e Aretusa.
Tiro divenne invece capitale della Siria
Fenicia, una provincia che comprendeva anche Emesa, Palmira e
Damasco.
Nel IV sec. d.C., probabilmente in un periodo compreso
tra il 314 e il 324, l’Euphratesia (o Augusta Euphratensis),
collocata lungo il corso dell’Eufrate e nella regione della
Commagene, venne divisa dalla Celesiria e assunse come capitale la
città di Ierapolis – Membij (così avviene anche oggi, con gli
Americani che scindono dalla Siria le regioni a nord dell’Eufrate,
creando un autonomo “cantone” curdo). Allo stesso modo, in
un’epoca di grande instabilità e con dubbie modalità, la Siria
venne divisa in Prima Fenicia (o Paralian), con capitale Tiro, e
Seconda Fenicia (detta anche Fenicia Libanese o Libanesia), con
capitale Emesa.
Tali scissioni e
spartizioni si conclusero verso la fine del IV secolo. Più o meno
nello stesso periodo ciò che restava della Celesiria venne
ulteriormente diviso in Syria Prima, sempre con Antiochia come
centro principale, e Syria Secunda (o Siria Salutare), con
capitale Apamea. Queste scissioni vennero sancite da un documento
noto come Notitia Dignitatum.
La città di Anasartha (o Onosartha
Anasartha), corrispondente all’attuale Κhanaser,
disponeva già dalla metà del V secolo di importanti vescovi. Il
vescovo Maras, ad esempio, partecipò sia al Sinodo di Antiochia del
444 sia a quello di Calcedonia del 451. Nel 458 Ciro firmò
l’enciclica della Syria Prima. Ritroviamo riferimenti ad Anasartha,
questa volta nominata Theodoropolis, nella cosiddetta Notitia
Antiochena del 570.
Notizie tratte dal sito https://dimpenews.com/
UNO SPECIALE RINGRAZIAMENTO AL SIGNOR ALFREDO LONGO PER LA TRADUZIONE DAL GRECO
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sabato 27 gennaio 2018
Dal tesoro inesauribile della Siria cristiana (2° parte)
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