di Claude Zerez
La
Siria è alla frontiera di due spazi culturali antitetici: lo spazio
occidentale, affacciato sul Mediterraneo e lo spazio orientale per la
sua apertura sul Medio Oriente asiatico. Questo Paese, che
costituisce un crocevia nevralgico per gli scambi tra il nord Africa,
l'Arabia, l'Asia Orientale, Occidentale e Minore è anche un
passaggio obbligato verso l'Europa. È grazie alla sua posizione
geografica che la Siria è diventata un paese dalle molteplici
sfaccettature in cui si sono mescolati popoli e lingue diverse:
Aramei, Cananei, Ebrei, Nabatei, Persiani, Greci, Romani, Bizantini e
Arabi.
Per
questa sua situazione centrale, la Siria ha avuto una storia molto
movimentata. Spesso essa ha dovuto piegarsi sotto la pressione e
l'influenza di altri popoli. Essa fu in successione occupata,
lacerata e ambita dai diversi Imperi le cui capitali erano situate in
Mesopotamia, in Egitto e nell'Europa mediterranea (Roma,
Costantinopoli). Questo gigantesco fermento culturale fa oggi la
ricchezza incomparabile di questo paese. Di conseguenza, la storia
umana della Siria si rivela molto complessa attraverso reti molto
fitte di tipo semita, sia di ebrei, cristiani o musulmani.
La
Siria è anche l'asse principale attraverso il quale le civiltà si
sono spostate, poiché l'Eufrate che la attraversa fu nel corso della
storia la via naturale di comunicazione. Civiltà in movimento in
Siria, civiltà autonoma, sedentaria e ripiegata su se stessa in
Egitto.
Andare
in Siria equivale a tornare indietro alle radici della storia umana.
I riferimenti storici alla civiltà giudaico-cristiana ci fanno
spesso risalire ai Greci e alla Bibbia. Ma non dovremmo tornare
ancora più indietro, all'Oriente antico? Le origini più remote che
l'uomo ha riesumato non si trovano forse in Mesopotamia? La Siria
finestra mediterranea della Mesopotamia, non ha forse partecipato
attivamente a questa grande rivoluzione che ha fatto passare
l'umanità dalla preistoria alla storia?
La
Siria custodisce un patrimonio culturale di oltre 5000 anni. E'
orgogliosa di possedere i più antichi centri urbani che furono
abitati senza interruzione e la sua storia è caratterizzata da
quattro tempi forti.
1
- Nei musei di Damasco e di Aleppo, a Ebla, a Ugarit e Mari, è
possibile farsi un'idea abbastanza precisa di come la Siria, nel III°
millennio avanti Cristo, abbia partecipato alla grande rivoluzione
urbana e culturale di questo periodo che ci ha lasciato l'alfabeto.
2
- Alessandro, nel IV° secolo a.C. tenta la fusione tra Oriente e
Occidente: ed è in terra siriana che immagina questo incredibile
incontro tra lo spirito classico dei Greci e l'anima appassionata
dell'Oriente semitico. Ciò che ne risulta sono queste favolose città
ellenistiche come Apamea e Antiochia, che rappresentano bene il
ruolo essenziale svolto dalla Siria in questo incontro delle civiltà
Greco-romana e Orientale, incontro pericoloso poiché la Siria
costituiva allora una Provincia di confine tra l'Occidente romano e
l'Oriente persiano, ma incontro brillante poiché Palmira poté
svolgere il ruolo di arbitro.
3
- E' il dinamismo e la diffusione folgorante del cristianesimo che
viene a modificare completamente il volto del mondo e i rapporti tra
le culture. Il Cristianesimo è stato sia il cemento unificante, ma
anche una leva che ha riattivato le culture semitiche locali. Il
Paese diventa cristiano, fieramente cristiano. La Siria è "la
punta di lancia" della nuova religione che sviluppa un pensiero
brillante e un nuovo stile di vita originale che è il monachesimo.
Cambiando religione, cambia anche il padrone: essa passa sotto il
dominio di Bisanzio, quindi dell'Europa, ma non per molto, poiché il
giogo imperialista di Bisanzio le è rapidamente insopportabile e,
intrappolata tra i Persiani e i Bizantini che se la contendono,
accoglie nel 634 una terza forza, gli Arabi, potenza inaspettata in
mezzo a questi vecchi Imperi.
4
- La Siria diventa musulmana. Una nuova pagina si scrive, forse la
più brillante poiché Damasco diventa la capitale dell'impero
musulmano. La configurazione geopolitica del mondo è completamente
modificata. Un unico Impero si estende dall'Atlantico ai confini
della Cina, unendo per la prima volta mondo mediterraneo e mondo
asiatico. La Siria e la Mesopotamia, che fino ad allora formavano la
periferia dell'Impero, si trovarono a formare da entrambe le parti
della steppa un nuovo centro.
Al
centro di questo lungo periodo delle origini al giorno d'oggi, una
parentesi segna la storia siriana. E ' il periodo Crociato che
imprime, durante due secoli, un marchio indelebile in terra siriana,
attraverso l'architettura romanica e gotica che l'Occidente porta in
Siria.
Di
conseguenza, il Paese abbonda di molte ricchezze; un Paese a cui
l'umanità è debitrice; un Paese che ha sofferto molto, perché è
sempre stato un pomo della discordia tra gli Imperi; un Paese che ha
creato molto, proprio perché il Paese è stato un luogo di fermento
delle culture.
Infine,
bisogna tenere ben presente che se il cristianesimo è nato a
Gerusalemme, ha preso il suo slancio in Siria. Il Paese si trova
nelle immediate vicinanze della Palestina. Spesso menzionato nella
Bibbia, ha svolto un ruolo essenziale nel debutto del cristianesimo.
Basta, per rendersene conto, rileggere gli Atti degli Apostoli. È ad
Antiochia, allora capitale della Siria Apostolica, che la Chiesa si
aprì ampiamente ai pagani e che i discepoli di Gesù ricevettero per
la prima volta il nome di Cristiani. È sulla via di Damasco, la sua
attuale capitale, che Saulo si convertì e divenne l'apostolo Paolo.
A Damasco si erge sempre la casa dove il suo vescovo Anania lo iniziò
al Vangelo.
A
Doura-Europos, nel deserto siriano, si può visitare la più antica
chiesa conosciuta del mondo; una chiesa clandestina, allestita nel
232 d.C. che si trova all'interno di una casa e ci fa risalire ai
tempi in cui gli imperatori Romani perseguitavano i cristiani. Nel
Nord-Ovest del paese si ergono le rovine di centinaia di monasteri e
chiese costruite verso la fine dell'epoca Antica.
Non
ci resta che sperare la pace, la democrazia vera e laica e il
rispetto dei credenti, qualunque essi siano, affinché nuovamente la
Siria torni luogo di incontro e di passaggio per tutti coloro che
vogliono ritrovare le tracce autentiche e vere delle civiltà,
musulmane e giudaico-Cristiane.