Agenzia Fides - 1/10/2013
Damasco – Dopo Maalula, ora tocca a Sednaya, anch'esso villaggio a Nord di Damasco, noto per il patrimonio storico, culturale e religioso, caratterizzato da larga presenza di chiese e monasteri cristiani, e da una comunità locale che parla ancora l’aramaico.
Come appreso da Fides, il villaggio è sotto costante minaccia di milizie islamiste provenienti da Yabroud e dalle montagne libanesi, oltre confine, che organizzano incursioni e blitz per terrorizzare la popolazione civile. Nei giorni scorsi già c’è erano stati i primi scontri e un uomo cattolico è morto. Ieri una nuova incursione ha fatto un morto e un ferito fra i cristiani locali.
Un religioso di Sednaya, che chiede l’anonimato, nota a Fides che “si tratta di banditismo ma è anche una vendetta contro i cristiani. Non vorremmo dare a questi atti un significato di persecuzione religiosa, ma sono comunque attacchi mirati che hanno l’effetto di creare scompiglio e paura tra i civili, presupposti per la fuga”. La tattica delle bande armate ora è quella di incursioni improvvise che creano terrore fra i civili, generando un esodo. A quel punto, il villaggio potrà essere invaso. “Oggi la gente di Sednaya teme di avere lo stesso destino di Maalula”, conclude il religioso.
I civili di Maalula, intanto, tutti sfollati a Damasco, hanno formato un “Comitato”.
funerale dei martiri di Maloula |
Intanto “fra i cristiani siriani, sempre più vulnerabili, c’è un risveglio spirituale, un rinnovato slancio nelle fede, alla preghiera e alla vicinanza interconfessionale”, nota a Fides suor Carmel, che assiste gli sfollati a Damasco. “Nella estrema sofferenza e sull’esempio dei martiri, come p. Murad o il giovane Sarkis di Maalula, stiamo ritrovando una fede più densa, profonda e unitiva”, afferma la religiosa cattolica. I cristiani sono riluttanti a prendere le armi, anche per difesa, e i leader religiosi continuano a ribadirlo. Ripudiano la logica di un conflitto settario ma, in varie località, si stanno formando piccoli comitati popolari per prevenire le violenze.
Wadi al Nasara, la Valle dei Cristiani |
Accade, ad esempio, nella cosiddetta “Valle dei cristiani” (“Wadi al Nasara”), nella Siria occidentale, storica roccaforte dei cristiani siriani. Nella valle vi sono oltre 50 villaggi cristiani, con 100mila fedeli, cui si sono aggiunti oltre 200mila profughi. Anche questi villaggi subiscono incursioni di gruppi armati.
http://www.fides.org/it/news/53647-ASIA_SIRIA_Nuove_incursioni_di_bande_armate_a_Sednaya_i_cristiani_si_rifugiano_nella_fede_e_nella_preghiera#.Ukq1vW1H4ic
"Ho visto i ribelli uccidere i cristiani che non si convertivano all'Islam"
leggi l'articolo qui: http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2013/9/25/SIRIA-Sarah-ho-visto-i-ribelli-uccidere-i-cristiani-che-non-si-convertivano-all-islam-/428922/