Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di "Oui pour la vie", associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri.
La grande emergenza
di questo momento riguarda i profughi della Siria che portano con loro le
sofferenze per la distruzione delle loro case, l'incertezza sull'esistenza in
vita dei parenti e il doversi nascondere in Libano per evitare ripercussioni e
violenze su chi e' rimasto la'. Hanno subito torture, proposte indecenti di
ogni tipo e soprattutto non hanno cibo (le mamme vedono i bambini dimagrire
mangiando appena solo il pane) e fanno grande fatica a curarsi.
Il cuore della
nostra missione consiste nella gioia, che Dio dona nonostante la povertà di
condividere dando volentieri qualcosa per i poveri. Aiutare queste famiglie
significa coinvolgerle con noi nelle visite a tutti quelli che hanno bisogno,
per testimoniare la gioia del perdono che si rende visibile nella carità
materiale. L'aiuto per un povero è un prestito a Dio, che guarisce il cuore e
lo rigenera in mezzo a tante ingiuste ferite.
I profughi in Libano
sono più di 200 mila. Alcuni esempi.
a) Famiglia di
Ibrahima. E' venuta in Libano all'inizio del 2012 con i 2 figli. La guerra ha
distrutto la sua casa; la sorella e i suoi 2 fratelli sono morti. La signora ha
bisogno di un'operazione chirurgica (ulcera) ma non hanno soldi e i denti sono
in condizioni miserabili e dal dolore non dorme la notte. Durante il giorno
perde l'equilibrio e a causa di questo non trova lavoro. Mangiano solo pane da
2 settimane; non hanno nè frigo, nè forno, nè materassi per dormire. Ibrahima
e' venuta con noi a visitare altri poveri appartenenti ai gruppi che hanno
decimato la sua famiglia e depredato i loro beni.
b) Famiglia di Animar. E' in Libano da un anno e hanno ucciso sua moglie. Ha 4 bambini e vive con suo padre di 73 anni e sua madre di 69 in una capanna di 9 mq. Non ha toilette, non hanno acqua e spesso si addormentano saltando i pasti. Ammar ci ha dato qualcosa degli aiuti ricevuti per ricevere la forza del perdono.
b) Famiglia di Animar. E' in Libano da un anno e hanno ucciso sua moglie. Ha 4 bambini e vive con suo padre di 73 anni e sua madre di 69 in una capanna di 9 mq. Non ha toilette, non hanno acqua e spesso si addormentano saltando i pasti. Ammar ci ha dato qualcosa degli aiuti ricevuti per ricevere la forza del perdono.
d) Famiglia di Nadia.
Ha 40 anni con 10 bambini. Vive in una tenda vicino al mare di lOmq. Lavora
l'agricoltura ma le danno poco (oltre che a proposte scandalose); con la
pioggia e l'umido non può comprare per scaldarsi. 2 bambini soffrono di asma a
causa del freddo, ma non ha i mezzi per le medicine. Spesso non riescono a
comprare nemmeno il pane. Vivono in 2 materassi per 11 persone senza lenzuoli
nè cuscini, frigo e forno. Lei è depressa e senza speranza perché vive in una
stanza senza porte e finestre. Le nostre volontarie con il loro sorriso la
incoraggiano.
Chi è interessato a
maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia
o un contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721
o un email a: info@ouipourlavielb.com
http://www.ouinourlavielb.com/en/mission