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martedì 20 ottobre 2020

La resilienza dei Siriani ha un limite

 

Un messaggio da un amico di Latakia: gli effetti degli incendi sulla popolazione civile

dalla pagina di Tom Duggan

Questo è un messaggio a tutti i miei amici. Voglio solo ringraziarvi di cuore per tutti i vostri messaggi di conforto e affetto che mi avete inviato dopo gli orribili incendi di qui. Non posso esprimere appieno quanto le vostre parole siano importanti per me. Ho davvero sentito di non essere solo e che avete condiviso la nostra tristezza per quello che è successo. Non ho qui tutta la mia famiglia, ma avere voi tutti vicino significa più di quanto voi possiate mai immaginare.

Proverò a spiegarvi cosa è successo venerdì scorso. Un parente ci ha svegliato presto e ci ha detto che c'erano incendi in alcuni campi sulla strada che porta verso il paese. Non vi abbiamo dato troppo peso perché spesso ci sono incendi boschivi e quest'anno è stato eccezionalmente caldo e non vediamo pioggia da mesi, quindi ci si aspettava un qualche incendio. Hikmat e Aemon hanno deciso di andare al villaggio per vedere cosa stava succedendo. Il paese si trova a circa 15 miglia da qui.

Se ne sono andati e io sono rimasto a casa. È vacanza qui di venerdì. Considero questo venerdì uno dei giorni peggiori della mia vita. Volevo disperatamente sapere cosa stava succedendo. Mi sono seduto con il tablet sulle ginocchia aspettando solo le notizie, e più leggevo e peggio mi sentivo. Sembrava che l'intera costa siriana fosse in fiamme. Villaggio dopo villaggio erano stati mangiati nell'inferno, alimentato dai venti estremamente forti e dall'atmosfera secca che per noi è senza precedenti (abbiamo solitamente altissima umidità). Speravamo e pregavamo affinché gli incendi si estinguessero o che il vento cambiasse la direzione del fuoco.

Man mano che la giornata passava le telefonate diventavano sempre più frenetiche. Altre persone mi chiamavano dicendo quanto fosse diventata pericolosa la situazione. Vi invierò una foto di Hikmat seduto sul tetto di casa nostra mentre osservava terrorizzato! Povero, povero Hikmat!!

Penso che fossero le 17 circa quando ho ricevuto l'ultima chiamata da Aemon. Mi urlò che gli incendi erano arrivati al paese e l'intero villaggio si stava evacuando! Questo non era facile perché la gente del villaggio non ha auto, e chi ce l'ha, non aveva benzina. Aemon ha caricato 6 persone sulla sua auto e sono fuggiti dal paese.

La scena che Aemon ha descritto quando finalmente è arrivato qui era proprio quella di un film horror. Persone che urlavano. Persone che correvano in giro cercando di mettere gli oggetti di valore in sacchetti di plastica. Bambini sconvolti che venivano gettati in macchina senza genitori! In altre parole puro panico! Alcune persone si rifiutavano di lasciare le proprie case e pregavano i parenti di andarsene e lasciarli lì.

Il cugino di Hikmat aveva un grande noce proprio davanti casa. Le noci qui costano care e quell'albero era come uno "status symbol". Gli uomini hanno deciso di abbattere l'albero nel tentativo di risparmiare la casa. Riuscite a immaginare quanto costò loro farlo?!?

Ciò che ha peggiorato questa tragedia è che adesso è la stagione della raccolta delle olive. Le persone si affidano ai soldi ricavati dalle olive, e dall'olio d'oliva, per vivere per un anno. È la loro principale fonte di reddito, quindi perdere tutto in questo modo è terribile oltre ogni immaginazione. In tutti gli anni che siamo stati qui non abbiamo mai comprato olive. Le abbiamo sempre raccolte dalla nostra terra. Le olive da noi costituiscono una parte importante della dieta di base, così come l'olio d'oliva.

Penso che la gente abbia versato abbastanza lacrime venerdì per spegnere gli incendi!! Rima e Sarah mi hanno inviato messaggi tutto il giorno chiedendo del paese e della nostra terra. Beh, abbiamo perso TUTTO!!!! Nulla è sopravvissuto all'incendio. Più di 55 acri di ulivi, pieni di olive, pronte per essere raccolte!! Tutti gli alberi da frutto della casa. Fichi, uva, arance, limoni, prugne e melograni. Tutto è andato!!!

La casa in sè è stata risparmiata perché è costruita con pietra, ma potete immaginare i danni causati dal fumo ecc. Tutt'ora il paese non ha elettricità, acqua o telefoni. Piloni e tralicci si sono sciolti e sono crollati. I cavi del telefono distrutti e non ci sono motori per mandare acqua al paese. Continuano a dirci di annaffiare gli alberi e NON di abbatterli, poiché le radici sono resistenti e potrebbero rinascere, ma non abbiamo ACQUA!!!!! Abbiamo disperatamente bisogno di pioggia. Dire che siamo devastati è dire poco ma rispetto a migliaia di altri, in realtà siamo fortunati. La casa è ancora lì e nessuno è morto e per fortuna noi non ci affidiamo al reddito delle olive su cui vivere, mentre qui per la maggior parte delle persone è così!!!

Il popolo siriano è forte e ha resistito a tanti disastri nei 10 anni di guerra, ma questo incendio li batte tutti. Le persone sono distrutte. Non hanno più niente per vivere. Ci domandiamo cosa potrebbe succedere ancora!! La GRANDE domanda è: Questi incendi sono nati spontaneamente o sono stati un atto di guerra deliberato per distruggere completamente la Siria?! Io so cosa credo!!! Perchè, è davvero possibile che ben oltre 100 incendi siano divampati contemporaneamente?!! Ne dubito!

Quindi, non abbiamo altra scelta che andare avanti al meglio che possiamo e pregare affinché le sanzioni del "Caesar Act" vengano revocate in modo da poter almeno iniziare a importare i prodotti necessari. La Siria ha bisogno di aiuto, ma dove si trova questo aiuto? Dopo l'esplosione di Beirut il mondo si è unito per aiutare il popolo libanese, ma se non fosse stato per Facebook il mondo esterno non avrebbe nemmeno sentito parlare di questi incendi!! Perché, perché, perché?!!! Molti di voi mi hanno chiesto come potreste aiutarci. Grazie mille, ma purtroppo non c'è niente da fare perché qui non c'è modo di ricevere nulla dall'estero.

Ora devo dirvi che vi amo tutti e vi lascio. Grazie di esserci sempre per me.  Prendetevi cura di voi stessi con il Covid-19. Dio vi benedica tutti.


Foto della panetteria governativa dove la gente può comprare pane più economico: lunghe code, lunga attesa per tutto.
   ...... E nel resto della Siria la situazione peggiora quotidianamente

A causa delle sanzioni, tutto quello che vediamo sono espressioni tristi sui volti delle persone ogni giorno.
Niente benzina, niente gas propano che la gente usa per cucinare.
Il mercato nero sta fiorendo e i prezzi aumentano ogni giorno.

Se chiedi a 100 persone: lasceresti la Siria? 95 direbbero di sì.
Trump e l'Occidente stanno creando un disastro umanitario.
Se pensi che la migrazione di massa dei cittadini che escono dalla Siria sia stata forte durante la guerra in Siria, preparati ad una migrazione di massa più grande nel prossimo futuro.

Le ONG tagliano il personale, un ufficio ha ridotto di metà il suo personale sul campo a causa dei bilanci finanziari, i donatori su cui si sono affidati stanno riducendo i budget. Quasi tutte le ONG stanno affrontando difficoltà.
La cosa strana è che solo il personale e la media dirigenza sul campo sono tagliati mentre gli alti dirigenti sono al sicuro.
Ad alcuni dipendenti viene chiesto di lavorare a stipendio ridotto.
La persona di una ONG con cui ho parlato ha visto dimezzato il suo stipendio.

La panetteria governativa è sempre piena tutto il giorno: adesso la dieta di base in Siria è per la maggior parte delle persone composta da pane e verdure. La carne costa oltre il doppio del solito. Prima della guerra le uova erano economiche, ora il costo è 5 volte più alto di prima della guerra. I taxi stanno aumentando i prezzi a motivo di carenza del carburante.
I ristoranti e quelli che preparano pasti da asporto riducono le dimensioni dei piatti.

Per i cittadini dell'UE e del Regno Unito... Preparatevi a più immigrati a causa delle sanzioni! Molti di più!

Ho chiesto ad alcune persone se la vita era migliore sotto le bombe durante la guerra; hanno risposto che almeno potevano nutrire i loro figli e la vita era meno cara.. e si moriva più in fretta, non lentamente come sotto embargo.
Si vede la malnutrizione sui poveri, non più gente in carne, solo magri pelle e ossa. ... Grazie Trump!

Tom Duggan