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domenica 26 gennaio 2020

Riunione del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente: Gerusalemme Est sia “la Capitale dello Stato palestinese indipendente”


Riunione del comitato esecutivo del MECC - Cipro, 21-22 gennaio 2020 - Dichiarazione finale
Nel corso di due giorni (21-22 gennaio 2020), il Comitato Esecutivo si è riunito regolarmente a Larnaca - Cipro. L'incontro è stato generosamente ospitato da Sua Beatitudine Chrysostomos II°, Arcivescovo di Nova Justiniana e Tutta Cipro della Chiesa greco-ortodossa di Cipro. I membri del Comitato Esecutivo che hanno partecipato alla riunione provenivano da Cipro, Egitto, Siria, Libano, Iraq, Giordania e Palestina.
L'incontro è stato presieduto da Sua Beatitudine Youhanna X°, Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente per il Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia e presidente del Consiglio per la Comunità Greco-Ortodossa, da Sua Santità Mor Ignazio Aphrem II°, Patriarca di Antiochia e tutto l' Oriente e Capo supremo della Chiesa Ortodossa Siriaca Universale che è presidente del Consiglio per la Famiglia Ortodossa Orientale, da Sua Beatitudine Mar Louis Raphael Sako, Patriarca di Babilonia per i Caldei e presidente del Consiglio per la Comunità Cattolica, e da Right Rev Dr. Habib Badr , Presidente dell'Unione Evangelica Nazionale del Libano e presidente del Consiglio per la Famiglia Evangelica.
Questo incontro si tiene nel mezzo di un periodo pieno di eventi dolorosi e sofferenze che affliggono i nostri paesi del Medio Oriente. I membri del Comitato Esecutivo sono pienamente consapevoli della sofferenza, delle afflizioni e delle sfide che devono affrontare le genti e le Chiese della regione. Hanno contemplato l'affetto divino di Nostro Signore Gesù Cristo e il suo impareggiabile amore per l'umanità. Invitano i credenti cristiani in Medio Oriente a conservare la loro Fede e Speranza e a credere che Dio è in mezzo a noi, ci sostiene e ci coinvolge nella Sua vita divina. Esortano anche le Chiese membri del Consiglio ad essere pienamente presenti accanto a tutti i rifugiati e gli sfollati che soffrono dopo aver perso la famiglia, gli amici o le proprietà a causa della violenza e della guerra, in modo che le Chiese rimangano un'icona della tenerezza e prossimità del Signore.
Dopo la preghiera di apertura, l'ordine del giorno è stato approvato e sono stati adottati i verbali della riunione del Comitato esecutivo tenutasi presso il Patriarcato siriano ortodosso di Antiochia (Atchaneh - Bickfaya - Libano / 22-23 gennaio 2019) . Le discussioni del primo giorno hanno affrontato molti argomenti come il rinnovamento spirituale, le sfide ecumeniche, geopolitiche e il dialogo interreligioso, nonché lo sviluppo istituzionale del MECC e il suo potenziamento dopo la crisi che ha attraversato. Ciò porterà allo sviluppo del suo orientamento strategico in preparazione della 12ª Assemblea Generale. Il secondo giorno, i partecipanti hanno discusso della relazione della dott.ssa Souraya Bechealany, il segretario generale, che include i risultati del Consiglio nel 2019 e le sue prospettive future. Hanno anche esaminato le relazioni annuali dei dipartimenti e la relazione finanziaria.
Sulla base delle discussioni, incentrate principalmente sulle sfide affrontate dai Cristiani in Medio Oriente e dai loro partner in materia di cittadinanza, il Comitato esecutivo ha sottolineato le seguenti linee guida:
1- Promuovere la cooperazione ecumenica tra le Chiese del Medio Oriente a livello teologico, dei servizi sociali e dei media per confermare la loro scelta di unità nella testimonianza di Gesù Cristo risorto.
2- Pregare perchè si possa conoscere la sorte delle loro Eminenze l'arcivescovo Boulous Yazigi e l'arcivescovo Youhanna Ibrahim che sono stati rapiti nell'aprile 2013 e richiesta alla coscienza internazionale di lavorare per il loro ritorno sicuro e di consentire loro di continuare la loro missione che si concentra sulla costruzione della pace e dignità umana.
3- L'escalation della tensione in Medio Oriente e nel mondo arabo richiede preghiera e lavoro per la pace e nuove iniziative per contrastare le ondate di estremismo al fine di preservare la pace nella società, proteggere la dignità umana e spianare la strada a saggi dialoghi e alla risoluzione dei conflitti respingendo la violenza e la guerra.
4- Il movimento popolare a cui si sta assistendo in Iraq chiede un contributo attivo per ottenere giustizia sociale, integrità economica, buon governo, sovranità nazionale e rafforzare i principi di responsabilità e lotta alla corruzione attraverso un sistema giudiziario equo.
5- L'esacerbazione della sofferenza del popolo siriano richiede immensi sforzi in tutti i settori per l'eliminazione dell'embargo, promuovere il percorso di costruzione della pace, il ripristino della sicurezza e lavorare con forza per garantire le condizioni appropriate che consentano il ritorno nella loro terra dei rifugiati e degli sfollati.
6- Riconoscere gli sforzi del Regno Hascemita di Giordania a cui è stata affidata la protezione dei siti sacri cristiani e musulmani nella città santa di Gerusalemme, nonché il rafforzamento della presenza cristiana in collaborazione con le Chiese. Oltre a ciò, ha lavorato per la promozione del dialogo cristiano-musulmano e per vivere insieme nella cittadinanza.
7- I partecipanti pregano per il Libano che sta assistendo a proteste di massa condotte dal popolo libanese che chiede una vita dignitosa e una buona gestione delle loro risorse comuni; così che il Libano, il "Messaggio", riacquista il suo ruolo culturale come modello di pluralismo per il bene comune e come esempio di libertà responsabile.
8- Sostenere tutti gli sforzi per ripristinare l'unità di Cipro al fine di unificare il popolo cipriota, promuovere la pace regionale e internazionale e porre fine all'occupazione che ha causato la divisione dell'isola.
9- Sostenere continuamente le Chiese in Palestina e riconoscere la resilienza delle persone nonostante la loro sofferenza di fronte all'occupazione, alla segregazione e alla colonizzazione. Chiedere il rispetto della libertà di religione per tutti i Palestinesi, compresi Cristiani e Musulmani, e il rispetto dello status quo legale e storico riguardo al fatto che Gerusalemme Est è la capitale di un vivibile Stato Palestinese Indipendente.
10 -Il popolo Egiziano ha sempre aspirato a consolidare il principio di cittadinanza, libero dall'estremismo e dall'isolamento. Sta impegnandosi insieme per promuovere la convivenza, il che ci porta a confermare che sono collettivamente consapevoli delle conseguenze positive che vengono a crearsi nel loro Paese.
11 - Il fatto che i popoli nella regione chiedano una cittadinanza completa basata sulla parità di diritti e doveri e sulla diversità, richiede una revisione dei sistemi e delle leggi. Ciò dimostra la necessità urgente di formulare un percorso che sottolinei la comprensione dell'unità nella diversità, considerando che la diversità è ricchezza, lontano dalle esortazioni settarie e di fazione e da tutte le forme di intolleranza.
12 - La povertà e l'emarginazione di cui soffrono alcune classi della società nella regione chiamano tutti gli stati e le istituzioni ecclesiali a progettare politiche di sviluppo sostenibili che garantiscano una vita dignitosa per ogni essere umano e che contribuiscano alla giustizia sociale e alla prosperità economica.
13 - Il MECC invita i cristiani in questo benedetto Medio Oriente a restare nelle loro terre con fede e speranza, costituendo esse la loro eredità e la loro identità, e a rafforzare il loro ruolo nel consolidamento della convivenza, del rispetto reciproco e della solidarietà sociale.
14 - L'attuale crisi dei rifugiati e degli sfollati richiede intensi sforzi da parte della comunità internazionale, in particolare delle Nazioni Unite e delle organizzazioni religiose, per facilitare il ritorno di questi rifugiati e sfollati nei loro paesi di origine, offrendo loro una dignità e proteggendo la loro identità e civiltà. Questa situazione richiede anche il costante sostegno alle comunità ospitanti e la garanzia di componenti di resilienza, nonché la protezione dei rifugiati e degli sfollati fino al loro sicuro ritorno.
15 - Garantire un coordinamento e una comunicazione attivi in preparazione dell'Assemblea generale del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente che si terrà tra il 16 e il 19 settembre 2020 in Libano. Si intitolerà “Coraggio , sono Io; non temere”. (Matteo 14:27) e sarà generosamente ospitato dal Sua Beatitudine il cardinale Mar Bechara Boutros Al-Rai, Patriarca maronita di Antiochia e di tutto l'Oriente - a Bkerki.
In conclusione, i membri del Comitato Esecutivo del MECC ringraziano Sua Beatitudine Chrysostomos II° e la Chiesa greco-ortodossa di Cipro per aver ospitato generosamente questo incontro e ringraziano Nostro Signore Gesù Cristo, che raccoglie la sua Chiesa attraverso il suo amore. I membri del Comitato Esecutivo del MECC sono fiduciosi che le Chiese del Medio Oriente non sono state e non saranno mai sole nella loro testimonianza, rinnovando la loro fede nella promessa di Dio: "Io sono sempre con te, fino alla fine dei tempi". (Matteo 28:20). Riteniamo inoltre che il cammino verso la XIIª Assemblea Generale rappresenterà la comune testimonianza delle Chiese e farà luce da una prospettiva realistica e profetica sul ruolo dei cristiani nel Medio Oriente sofferente, in particolare nella lotta per la dignità umana. Ciò richiede la solidarietà dei leader e una solida cooperazione per garantire un futuro luminoso degno per questo Medio Oriente e il suo valore, in cui la diversità è un modello di convivenza.
 (Trad Gb. P. OraproSiria) 
https://www.mecc.org/mecc/mecc-excom-meeting-larnaca