di Janice Kortkamp
I tempi sono più che duri lì, per molti versi più difficili che mai. I prezzi per il cibo e altri beni essenziali come il carburante per il riscaldamento, per la bombola di cucina e per le auto sono incredibilmente alti per la maggior parte delle persone. L'elettricità è scarsa e sporadica. L'inverno può essere molto freddo.
La guerra e le sanzioni hanno contribuito a un atteggiamento "prendi quello che puoi, non restituire nulla" tra funzionari corrotti, criminali, mafie del mercato nero e contrabbandieri, che ti fanno sopravvivere alla miseria giorno per giorno.
Donald Trump non ha ritirato le truppe - c'è stato una info circa 50 partenze, ma secondo diverse fonti in realtà sono arrivati più veicoli e più personale in questo fine settimana. Le truppe statunitensi sono impegnate a rubare il petrolio siriano, i cui proventi vanno a sponsorizzare, armare e addestrare altri mercenari per continuare la guerra nel nord-est e nel sud.
Biden promette di aumentare le pressioni statunitensi contro la Siria, mascherando il tentativo di cambio di regime per procura terrorista degli Stati Uniti con la propagandata illusione dell'era Obama di "aiutare i siriani". A sua volta, la Turchia continua a sponsorizzare e armare gruppi terroristici a Idlib mantenendo il suo esercito sulle terre siriane con la sua occupazione illegale.
Israele continua a fare attacchi illegali contro la Siria - molte centinaia ormai nel corso degli anni - affermando di colpire "l'Iran", sebbene di solito uccida soldati siriani e non di rado dei civili. L'Iran ha aiutato la Siria a combattere l'ISIS e al Qaeda mentre Israele aiuta i mostri e quello di Israele è l'unico governo con cui l'ISIS si è mai scusato. Nell'inveire e delirare contro le truppe iraniane – che stanno in Siria legalmente al 100% - mentre Israele si acquatta sul Golan siriano contro le molteplici risoluzioni delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, il regime israeliano non manca mai di rivelare la sua ipocrisia psicotica.
Le sanzioni e le pressioni politiche hanno reso molto più difficile anche affrontare la situazione COVID19. Per molte persone lì, dopo essere sopravvissute alle bombe, essere sempre nei mirini dei terroristi, aver avuto campi e fattorie in fiamme e aver subìto le sanzioni progettate per farle morire di fame uccidendo la loro economia, la ricostruzione e la ripresa, il Virus è semplicemente un altro modo per morire.
Eppure le persone continuano - devono farlo. E il Natale, che è una delle feste più popolari in Siria, continua.
Per quelli di noi in tutto il mondo che hanno assistito alla loro sofferenza e sostenuto la loro causa, è questo spirito di VITA che abbiamo visto lì - dalle persone normali di tutte le religioni e gruppi - che ci ispira a non arrenderci mai e poi mai.
Possa il "pace in terra, agli uomini di buona volontà" non essere solo uno slogan di auguri, ma un grido di battaglia per tutte le persone di onestà, integrità e compassione - un grido unificato per porre fine a queste terribili guerre e alle bugie usate per promuoverle.
Merry Christmas Syria
Buon Natale, amata Siria!