Giunge alla redazione di Ora pro Siria la lettera del papà di un bambino morto improvvisamente questa estate. Di Andrea tutto è stato donato. Le offerte di amici e di colleghi di lavoro dei genitori sono state destinate ai bisogni della popolazione siriana: esse hanno soccorso gli abitanti assetati attraverso il progetto 'Acqua per Aleppo', e inoltre 7 malati che non potevano pagarsi il costo dell'operazione, e 60 scolari che hanno così potuto iniziare l'anno scolastico con il materiale necessario.
attraversando il cielo verso il Grande Cuore... "
http://www.fides.org/it/news/58566-ASIA_SIRIA_Padre_Jihad_della_Comunita_di_Deir_Mar_Musa_ringraziamo_cristiani_e_musulmani_che_hanno_pregato_per_la_liberazione_di_padre_Murad#.Vhuk7_ntmko
"E così volando volando anche un piccolo cuore se ne andava...
Il 14 luglio di quest'anno il nostro secondo figlio Andrea di 13 anni è morto, portato via da una emorragia al cervello in soli 3 giorni.
Se è vero che con questo avvenimento Dio ha chiesto tanto alla nostra famiglia, è pur vero che ci ha aiutato, attraverso fatti e persone, a non chiuderci nella disperazione e a mantener viva quella domanda di bene e significato per la nostra vita.
Anche la decisione di donare le offerte raccolte in memoria di Andrea a favore della vostra associazione per aiutare i cristiani perseguitati in Siria, ci ha dato l'opportunita' di incontrare persone, ascoltare testimonianze di fede (come quella commovente di padre Ibrahim al Meeting di Rimini) e conoscere realta' con le quali possiamo condividere il nostro cammino.
Solo ora è piu' chiaro che sia a noi, sia ai cristiani in Siria che soffrono a causa della loro fede è chiesta la stessa cosa: dire il nostro sì a Cristo attraverso la circostanza dolorosa che viviamo.Molte volte mi sono detto: "ci sara' un bene anche per noi...".Ora penso che questo bene non sia qualcosa che deve ancora venire, ma sia Andrea stesso che ora ci accompagna a dire il nostro sì.
La nostra speranza è partire da un bene che già c'è e cercare di seguirlo come meglio possiamo, anche con tutte le nostre fragilita', i nostri dubbi, i nostri tradimenti.
Vi saluto come padre Ibrahim ci ha salutato al Meeting: "uniti nella preghiera".
Gilberto e famiglia.
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DEO GRATIAS! libero!
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