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venerdì 26 dicembre 2014

Continua l'iniziativa 'Una pecora per Maalula'

Un'iniziativa del Coordinamento per la pace in Siria che può rendere più proficuo il nostro Natale


sono arrivate le prime pecorelle

C'è un villaggio arroccato sulle montagne siriane al confine con il Libano che sembra uscito da un Presepio. Un villaggio dove si potrebbe veramente pensare che ogni giorno dell'anno è Natale. Ne abbiamo già parlato in altre occasioni. Si tratta di Maalula, un pugno di casette, linde, pulite e quasi tutte colorate in azzurro, in mezzo alle quali spuntano i campanili delle sue tante chiese. Perchè Maalula è un villaggio abitato quasi esclusivamente da Cristiani che hanno una particolarità unica al mondo: solo qui infatti si parla utilizzando ancora l'aramaico orientale, vale dire la stessa lingua che ha utilizzato Nostro Signore Gesù.

Questo gioiello, che dovrebbe essere prezioso per ogni Cristiano del mondo, ha subito un anno fa un oltraggio estremo. Il 4 settembre del 2013 infatti è stato invaso da bande islamiste appartenenti al fronte Al Nusra ed a gruppi minori. L'attacco è stato probabilmente una risposta indiretta all'iniziativa del Santo Padre di promuove in tutte le chiese del mondo una giornata di preghiera per la pace in Siria. A seguito dell'attacco alcuni Cristiani sono stati martirizzati, dichiaratamente in odio alla loro fede, altri -tra i quali alcune suore- rapiti, molte case sono state saccheggiate e date alle fiamme mentre quasi tutte le chiese sono state completamente distrutte. Tutta la popolazione è allora fuggita per mettersi in salvo dalle violenze degli estremisti e si è rifugiata a Damasco che dista una cinquantina di chilometri.

Sette mesi dopo, nell'aprile di quest'anno, il villaggio è stato liberato grazie ad un'offensiva condotta dall'esercito regolare siriano, appoggiato da Hezbollah libanesi e da alcuni giovani del villaggio autocostituitisi in una milizia civica.

Lo spettacolo che si è presentato ai liberatori è stato però quello di un paese devastato. Ai danni provocati dai sette mesi di occupazione si sono infatti sommati quelli provocati dalla lunga battaglia, combattuta anche casa per casa, necessaria per la sua liberazione. In particolare sono venute a mancare anche le poche attività produttive che costituivano, insieme al turismo, la fonte di sussistenza per l'intera popolazione.

In queste condizioni il rientro delle famiglie di Maalula alle loro case è estremamente lento e difficoltoso e, ad oggi, solo un migliaio dei tremila abitanti che costituivano la popolazione del villaggio hanno fatto ritorno alle loro abitazioni.

Per questa ragione il Coordinamento per la Pace in Siria, dopo essersi consultato con l'associazione caritativa siriana “Mar Sarkis”, ha deciso di organizzare un intervento di sostegno alle famiglie di Maalula. L'iniziativa è stata battezzata “Una pecora per Maalula” e consiste nel raccogliere il denaro sufficiente ad acquistare un gregge di pecore che saranno ospitate nei terreni di uno dei conventi della cittadina ed accudite da alcune famiglia con esperienza di pastorizia. Altre persone si occuperanno di lavorare poi i prodotti ricavati dalle pecore (lana e latte) ed i guadagni saranno divisi tra tutte le famiglie di Maalula. Si tratta di un piccolo, ma significativo contributo a far rivivere questo autentico gioiello della Cristianità.

Chiunque volesse contribuire -anche con una piccolissima cifra- potrà farlo effettuando un bonifico su questo indirizzo bancario:

Coordinamento per la pace di Siria
Bonifico Bancario:  IT40 T010 1004 2101 0000 0002 256
Associazione Coordinamento Nazionale per la Pace in Siria Sede legale Viale bonaria 98, Cagliari C/C Banco di Napoli
specificare la causale "progetto Mar Sarkis". Se volete essere aggiornati sul progetto non dimenticate di riempire questo form : solo così noi avremo la possibilità di contattarvi.
In alternativa, potete effettuare una donazione tramite PayPal:
  http://www.siriapax.org/?p=2343 


Non credo siano necessarie molte parole per spiegare -in particolare ai nostri abituali lettori- l'importanza di questa iniziativa. Si tratta di aiutare la ripresa della vita sociale in un luogo simbolo della Cristianità non solo Orientale. Penso veramente valga la pena di vincere la pigrizia e recarsi quanto prima nella propria banca dove compiere quello che mi permetto di definire un nostro piccolo ma importante dovere.

L'iniziativa dovrebbe concludersi entro il mese di gennaio e già si sta programmando un viaggio sul posto per verificarne i risultati, ovviamente daremo sistematicamente conto degli sviluppi su questo sito.

Per concludere ovviamente Buon Natale a tutti.
Mario Villani