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domenica 23 febbraio 2020

Incontro pubblico con il Vescovo di Aleppo: Il grande investimento umano per il futuro della Siria *ANNULLATO

⛔️⛔️⛔️ A causa dell'ordinanza della regione Emilia Romagna e su indicazione del Sindaco l'incontro è annullato ⛔️⛔️⛔️



All’amata e martoriata Siria” è il pensiero che porta all’incontro con S.E. Mons. Georges Abou Khazen
 Il 24 febbraio ore 20,45 alla sala del Carmine via Garibaldi,16 a Lugo lo incontreremo insieme all’inviato speciale di Tempi, Rodolfo Casadei.

Un legame fortissimo con Aleppo nato con Mons. Giuseppe Nazzaro, precedente Vescovo latino in Siria, ed ora consolidato con Mons. Georges Abou Khazen. Una amicizia cominciata dalla commozione fraterna di amore e responsabilità verso l’umanità violata.
Una popolazione che è costretta ad abbandonare le proprie case a causa di azioni militari, moltissime sono le famiglie cristiane. 
L’impegno del Circolo JH Newman “liberailpresente” ha portato alla sensibilizzazione dei lughesi, di tutta la diocesi e si è allargato alla Regione e molte zone d’Italia tessendo una rete di sostegno cercando soluzioni. Dai medicinali, al gasolio, ai computer per gli studenti, all’acquisto e la riparazione di appartamenti fino al gas per la cucina e l’acquisto di frigoriferi. Azione resa possibile dall’impegno di don Leonardo Poli insieme alla Parrocchia e alla Caritas locale, oltre 70.000 euro solo nel 2019 e il sostegno è attivo da diversi anni.
Noi francescani abbiamo un carisma speciale- dice Padre Georges- privi di tutto eccetto dell’amore di Dio e per il prossimo. Rifiutiamo il nome di minoranza, tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio. Uguali in diritti, uguali in doveri. Ad Aleppo ci siamo trovati insieme e la necessità ci ha riunito.”

Fate l’ecumenismo del sangue, diceva San Francesco. Con Rodolfo Casadei la possibilità di dialogare e conoscere le minacce che dallo scenario siriano arrivano fino all’Unione Europea. La Turchia, Erdogan, le polemiche di Trump, i curdi, dalla logica dell’odio e della vendetta al desiderio di pace, stabilità e prosperità in Siria. 
 UN NOME E UN FUTURO è il progetto per sostenere i bambini abbandonati di Aleppo voluto fortemente dal Vicario Apostolico Mons. Georges Abou Khazen, da fra Firas Lutfi e dal Gran Mufti di Aleppo, proposto nei mesi scorsi, portare l’attenzione ai loro bisogni essenziali, rinforzarli psicologicamente e sostenere le madri. L’occasione di una presentazione delle 500 famiglie coinvolte e dei 2.000 bambini aiutati.
Con il Patrocinio del Comune di Lugo, il Sindaco Davide Ranalli si è fatto portavoce verso gli imprenditori per aprire una possibilità di collaborazione alla ricostruzione di Aleppo, prima della guerra centro economico della Siria, paragonabile a Milano.
Wasp, azienda di Massalombarda, leader nel settore della stampa in 3D, ha donato all’Università di Damasco un laboratorio attrezzato, dove insegnanti e studenti sono continuamente al lavoro per realizzare protesi ai bambini mutilati che sono oltre 50.000.

Nove anni di guerra non hanno sfinito il popolo siriano che rimane tenace e pieno di speranza. Questa collaborazione, Università e mondo imprenditoriale, è un punto di riferimento che desideriamo fare crescere . Perché il popolo desidera la pace, questa guerra serve solo a chi desidera che la Siria diventi terreno di conquista.
L’intervento di Rodolfo Casadei, supportato dalle foto da lui raccolte, è preziosissimo perché l’opinione pubblica occidentale non è messa in condizione di capire cosa accade realmente in Siria, la maggioranza dei mass media propone una rappresentazione deformata della realtà.
La formidabile testimonianza di Padre Georges aiuterà a capire l’intensità di umanità, i gesti di condivisione che sono il grande investimento umano per il futuro della Siria. Con la certezza che ciò che “libera il presente” è la costruzione, da oggi, di un’esperienza che la renda sperimentabile e credibile.

Paola Paoletti, Circolo JH Newman “liberailpresente”

AI MARTIRI DI OGGI
 celebrazione della Santa Messa, ore 18,30 Chiesa della Collegiata di Lugo dal Vescovo di Imola Mons. Giovanni Mosciatti e Mons. Georges Abou Khazen
Invito alla cittadinanza, ai benefattori e alle oltre 200 famiglie che sostengono mensilmente le attività in Siria attraverso la Caritas