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giovedì 4 giugno 2020

Caesar Act e Sanzioni Europee: Governi occidentali puniscono collettivamente i civili siriani con embargo economici distruttivi


Rapporto di Tom Duggan


Il governo siriano cerca di garantire che le medicine abbiano un prezzo accessibile per la popolazione siriana limitando il prezzo dei farmaci, ma l’industria farmaceutica siriana ora ha bisogno di aumentare i prezzi per sostenere i costi di produzione.

Questo è dovuto principalmente a due fattori: 1) le sanzioni, 2) l’economia.
Alcune fabbriche chiudono e alcune altre riducono la forza lavoro.
E’ estremamente difficile trovare le materie prime per fare le medicine di base in una situazione di sanzioni e anche per via dei tassi di cambio dollaro/lira siriana.

La maggior parte dei siriani guadagna lo stesso salario di prima della guerra iniziata nel 2011, ma il costo della vita è assolutamente aumentato, diventando insostenibile per la gran parte delle famiglie.

Al tempo stesso le industrie farmaceutiche affrontano prezzi di produzione più elevati, che si riverberano sulla gente bisognosa di medicinali. Il governo siriano sta negoziando con i produttori.

Il secondo problema viene dalle sanzioni. Gli Stati Uniti furono i primi a introdurle nell’aprile 2011 contro cinque persone chiave, ed altre entità del governo siriano. Questa misura fu seguita poco dopo da sanzioni simili imposte dall’UE. Gli USA estesero le sanzioni il 18 agosto 2011. 
Il 3 settembre 2011 l’UE fece lo stesso, prendendo di mira l’offerta, il trasporto, il finanziamento e l’assicurazione del petrolio siriano e dei prodotti petroliferi. Questo fu l’inizio, seguito da ulteriori sanzioni contro persone ed entità nel 2013, sempre senza possibilità di negoziare.

Seguirono negli anni :
- la messa al bando della fornitura di certi servizi circa la strumentazione per il monitoraggio e l’intercettazione delle comunicazioni
- bando alle importazioni di petrolio grezzo e prodotti petroliferi
- bando sull’offerta di alcuni servizi relativi al petrolio e prodotti petroliferi
- embargo su equipaggiamenti e tecnologie chiave per le industrie del petrolio e del gas naturale
- messa al bando della fornitura di certi servizi, dal petrolio al gas naturale
- divieto della fornitura di banconote e monete siriane
- divieto del commercio dell’oro, metalli preziosi e diamanti con il governo siriano
- messa al bando di certi investimenti nel campo delle industrie del petrolio e del gas naturale e per la costruzione di centrali energetiche finalizzate alla produzione di elettricità
- divieto di partecipare alla costruzione di nuovi impianti energetici per produzione elettrica
- embargo sui beni di lusso
- restrizione sugli impegni per il sostegno finanziario pubblico e privato al commercio con la Siria
- divieto di impegni nuovi a lungo termine da parte degli Stati membri
- divieto di nuovi impegni per prestiti, assistenza finanziaria e concessione di crediti al governo della Siria
- divieto imposto alla Banca Europea di investimenti e di fare alcuni pagamenti
- restrizioni sulla emissione e commercio di alcune obbligazioni
- restrizioni sull’apertura di succursali e filiali di banche siriane o in cooperazione con banche siriane
- restrizione sulla fornitura di assicurazioni e riassicurazioni
- restrizioni sugli accessi agli aeroporti nell’UE per alcuni voli
- ispezione di certi cargo verso la Siria e richiesta di previa informazione sui carichi verso la Siria
- restrizioni sulle missioni di certe persone
- congelamento dei fondi e delle risorse economiche di certe persone, entità e corpi
- divieto di soddisfare i crediti da parte di certe persone
- divieti validi fino al 1.6.2017

Ma ogni anno peggiora. Con le notizie del falsi attacchi chimici, dopo il 2017 sono entrate in vigore nuove sanzioni, anche grazie al rapporto sul presunto attacco chimico a Douma da parte dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) che nascose informazioni importanti finché solo nel 2020 alcune talpe dell’organizzazione stessa hanno svelato la verità.

Tuttavia l’imposizione di sanzioni molto severe è proseguita.
Sono messe al bando diverse sostanze chimiche che non possono entrare nel paese:
acetone, acetilene, ammoniaca, antimonio, butanolo, isobutanolo, cloro, etanolo, etilene, ossido di etilene, anidride solforosa, isopropanolo, metanolo, zolfo, ipoclorito di sodio, anidride solforosa,......

Si sono poi aggiunte :
Equipaggiamento di laboratorio compresi parti e accessori per tali apparecchiature, (distruttiva o non distruttiva) di analisi o rilevamento delle sostanze chimiche. Questa parte con l’eccezione degli equipaggiamenti, incluso parti o accessori specificamente designati per uso medico.

Le sanzioni saranno applicate a qualsiasi soggetto o paese che infrangono le sanzioni. Ad esempio per Covid 19, Siria nord-est è in grado di sostenere solo un massimo di 900 casi

Le università siriane non possono comprare materiale per i test o materiale di laboratorio a causa delle sanzioni .

Trump sta estendendo le sanzioni attraverso la legge Caesar Act, che entrerà in vigore il 17 giugno. "La legge Caesar punta a impedire la normalizzazione dei rapporti con la Siria di paesi come il Libano, la Cina o gli Emirati e a “ostacolare la ricostruzione”. “Ogni paese che ospita persone o compagnie che fanno questo (aiutare la Siria) sarà preso di mira” dalla legge. Legge che dovrebbe articolarsi per fasi successive, fino a colpire, oltre ai siriani, compagnie e persone in Libano, Iraq, Russia e Iran."