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giovedì 8 marzo 2012

Nuovo confronto all’Onu sulla crisi siriana

Dall' Osservatore Romano dell' 8 marzo 2012


In esame una bozza di risoluzione presentata da Washington


DAMASCO, 7. Mentre in Siria gli oppositori del presidente Bashar el Assad denunciano nuove uccisioni di civili da parte delle forze governative, a New York si sono riuniti ieri sei membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite — i cinque permanenti (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti) più il Marocco in rappresentanza del gruppo dei Paesi arabi — , per discutere la nuova bozza di risoluzione sulla Siria elaborata dagli Stati Uniti.

Uscendo dalla riunione, tenuta a porte chiuse, gli ambasciatori non hanno rilasciato commenti. Fonti diplomatiche occidentali hanno però sostenuto che il testo in esame è meno forte di quello bloccato nelle scorse settimane dal veto di Russia e Cina. Secondo l’agenzia di stampa italiana Ansa, che si dice in possesso della nuova bozza, questa chiede in particolare al Governo di Damasco l’immediato accesso degli operatori umanitari nel Paese, la   cessazione di ogni violenza e cooperazione piena con l’inviato dell’Onu, l’ex Segretario generale Kofi Annan. Non si fa invece nessuna menzione di un cambio di Governo in Siria, uno dei nodi che avevano bloccato l’adozione del documento precedente.

Sulla questione siriana è previsto oggi un incontro a Riad, in Arabia Saudita, tra i ministri degli Esteri dei Paesi del Golfo persico e quello russo Serghiei Lavrov.

Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in una conferenza stampa tenuta ieri alla Casa Bianca, ha detto che rispetto a quella libica la situazione siriana è «diversa e molto più complicata».

Obama si è detto certo che Assad perderà il potere, ma ha aggiunto che «sarebbe un errore dare il via a una azione militare unilaterale come alcuni suggeriscono, o pensare che ci sia una soluzione semplice» alla crisi siriana.