" Invito i cattolici di tutto il mondo ad unirsi agli altri cristiani per continuare ad implorare da Dio il dono della pace nei luoghi più tormentati del nostro pianeta.
Possa la pace, dono di Gesù, abitare sempre nei nostri cuori e sostenere i propositi e le azioni dei responsabili delle Nazioni e di tutti gli uomini di buona volontà. Impegniamoci tutti a incoraggiare gli sforzi per una soluzione diplomatica e politica dei focolai di guerra che ancora preoccupano.
Il mio pensiero va specialmente alla cara popolazione siriana, la cui tragedia umana può essere risolta solo con il dialogo e la trattativa, nel rispetto della giustizia e della dignità di ogni persona, specialmente i più deboli e indifesi...Cari fedeli di lingua araba, specialmente voi Vescovi della Chiesa latina provenienti dalla Terra Santa, dalla Siria, dalla Giordania, dall’Iraq, dal Libano, dalla Somalia e dai Paesi del Golfo! Come la madre sa chiedere e bussare ad ogni porta per i propri figli, senza calcoli, con amore, così anche la Chiesa: mediante la preghiera, essa pone nelle mani del Signore tutte le situazioni dei suoi figli. Confidiamo sempre nella forza della sua preghiera, perché il Signore non rimane insensibile alle invocazioni della Sua Chiesa! A tutti voi imparto la Benedizione".
“La pace è il bene supremo per ricostruire la Siria”: il popolo siriano accoglie il nuovo appello del Papa
Città del Vaticano - Agenzia Fides 18/9/2013
“Per ridare speranza alla nazione siriana, per ricostruire le scuole, le infrastrutture, gli ospedali, per permettere il rientro dei profughi, il bene supremo e necessario è la pace. Per questo accogliamo con rispetto e amore il nuovo appello di Papa Francesco a impegnarci tutti per una soluzione pacifica”: con questo parole, affidate all’Agenzia Fides, l'archimandrita siriano Mtanios Haddad, Procuratore del Patriarca greco-cattolico Gregorio III Laham presso la Santa sede, commenta il nuovo appello lanciato oggi dal Pontefice.
“Dopo due anni e mezzo di conflitto e immane sofferenza per il popolo siriano, è tempo di accogliere l’accorato invito del Papa”, sottolinea p. Haddad. “Di fronte alla degenerazione del conflitto, con l’ingresso di tanti militanti stranieri, di fronte al diffondersi del fanatismo religioso e di tanti gruppi armati, auspichiamo che gli sforzi della comunità internazionale vadano nella direzione indicata dal Papa. Come cristiani siriani ribadiamo che non abbiamo mai riposto fiducia nella guerra e nelle armi, e che continuiamo a promuovere il dialogo, la giustizia e la pace”.