"Che la sua morte sia un’offerta per la pace e per la riconciliazione in Siria, per l’avvenire della comunità cristiana in Siria, per il trionfo della carità in Siria e in Medio Oriente”.
Aleppo 15/11/2012 (Agenzia Fides) – E’ deceduto ieri a mezzogiorno, in seguito a un improvviso attacco cardiaco, P. Jules Baghdassarian, 55 anni, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Siria, incarico che ricopriva dal 2003. P Jules era un sacerdote greco cattolico (melkita) e risiedeva ad Aleppo. I funerali saranno celebrati sabato prossimo nella chiesa di San Giorgio di Aleppo, da Sua Ecc. Mons. Jean-Clément Jeanbart, Arcivescovo greco cattolico della città.
P. Jules aveva sofferto molto per la tragica situazione del conflitto siriano, giunto fino al cuore di Aleppo. Negli ultimi mesi, data la grave situazione umanitaria di migliaia di rifugiati nella città, si era dedicato anima e corpo alle attività caritative, all’assistenza, alla sistemazione di famiglie sfollate, all’organizzazione degli aiuti, alla risoluzione dei tanti problemi che sorgevano in quest’opera. Probabilmente – riferiscono a Fides dall’Ufficio delle POM ad Aleppo – le preoccupazioni, la situazione di stress psico-fisico, l’ansia e la fatica gli sono state fatali.
Il Patriarca greco cattolico S. B. Gregorios III Laham, esprimendo all’Agenzia Fides il suo cordoglio alla famiglia di p. Baghdassarian e alla comunità greco cattolica di Aleppo, lo ricorda con queste parole: “Era un grande amico dei poveri, era animato da grande zelo per la carità. I suoi verbi erano amare e servire”. “Speriamo – aggiunge – che la sua morte sia un’offerta per la pace e per la riconciliazione in Siria, per l’avvenire della comunità cristiana in Siria, per il trionfo della carità in Siria e in Medio Oriente”.
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Le parole di Padre Baghdassarian
" La gente non vuole la guerra e la violenza: il mondo ci aiuti a ritrovare la pace!”: è l’accorata testimonianza rilasciata all’Agenzia Fides da p. Jules Baghdassarian, sacerdote greco-cattolico di Aleppo e Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Siria.
Il Direttore dice a Fides: “I combattenti dell’Esercito Libero Siriano vogliono prendere il cuore di Aleppo e nel cuore ci sono le chiese e le case dei cristiani. Le bande armate rivoluzionarie sono in prevalenza islamiste, abbiamo testimoni oculari di ciò, e i cristiani hanno paura di subire violenze. La gente di Aleppo non vuole la rivoluzione, ama la pace. Famiglie cristiane e musulmane sono stanche della violenza, perché la vita è diventata molto dura nell’ultimo anno”.
Pensiamo che la politica debba fare qualcosa per la pace e la riconciliazione. Come cristiani, la nostra speranza è la riconciliazione. Chiediamo alla comunità internazionale e all’Unione Europea di aiutarci a ritrovare la pace, non di fomentare la guerra!”
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