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sabato 27 ottobre 2012

I vescovi cattolici di Damasco esprimono cordoglio per la barbara uccisione del sacerdote greco-ortodosso Fady Haddad, deplorano “il complotto straniero che sta seminando male e distruzione nel Paese”

Per i vescovi cattolici, padre Fady Haddad è “un martire”; appello alla riconciliazione

Agenzia Fides 27/10/2012
Beato Angelico: Santi Martiri Cosma e Damiano
I vescovi cattolici di Damasco esprimono cordoglio per la barbara uccisione del sacerdote greco-ortodosso Fady Haddad, deplorano “il complotto straniero che sta seminando male e distruzione nel Paese” e lanciano un forte appello alla riconciliazione: è quanto si legge in una nota del Consiglio dei vescovi cattolici damasceni, inviata all’Agenzia Fides.
Padre Fady, parroco presso la chiesa di Sant’Elia a Qatana – piccolo centro alla periferia della capitale siriana – era stato rapito il 18 ottobre mentre stava trattando la liberazione di un suo parrocchiano, già finito nelle mani di un gruppo non identificato di uomini armati. Il sacerdote greco-ortodosso è stato ritrovato cadavere sei giorni dopo. Nell’appello inviato all'Agenzia Fides, i Il Consiglio dei vescovi cattolici damasceni esprime le condoglianze al Patriarca Ignazio IV e a tutti I fratelli della Chiesa greco-ortodossa, pregando il Signore “di accogliere nel suo regno il prete-martire insieme a tutti i martiri della Siria”.
Davanti all'omicidio del sacerdote, i vescovi cattolici esprimono dolore per tutti gli “attacchi rivolti contro i cittadini innocenti, i luoghi di culto cristiani e musulmani e gli uomini di religione impegnati nel loro ministero umanitario e spirituale” che si stanno moltiplicando in questi giorni di sofferenza per tutta la Siria. Ripetendo che la violenza e la divisione “non fanno parte della natura del popolo siriano e delle sue tradizioni pacifiche”, i leader cattolici di Damasco rinnovano il loro “appello alla riconciliazione” e a “porre fine alle violenze, alla proliferazione delle armi e all'effusione del sangue”. Richiamano tutte le parti in lotta alla necessità del dialogo “per ritrovare una soluzione che garantisca la pace, la libertà, la giustizia e l'eguaglianza di tutti i cittadini”.
L'ultimo parte dell'appello è rivolta ai “fratelli musulmani”, che in questi giorni celebrano la festività dell'Aladha: “La vostra festa” scrivono i vescovi cattolici “è la nostra festa, le vostre gioie sono le vostre gioie, così come le vostre pene sono anche le nostre. Da fratelli abbiamo vissuto, e come fratelli continueremo a vivere”.
Padre Fady Haddad è il secondo prete ammazzato in Siria dall'inizio del conflitto. A gennaio il sacerdote Bassilios Nassar era stato ucciso ad Hama mentre tentava di soccorrere un ferito. Come nel caso di p. Haddad, anche in quell’occasione, i comitati di coordinamento della rivolta siriana hanno contestato la versione ufficiale proposta dalle fonti governative, che avevano addossato l'assassinio a un gruppo di “terroristi armati”.
http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=40189&lan=ita


Autobomba davanti a una chiesa siro-ortodossa

Agenzia Fides 27/10/2012

Una autobomba è esplosa questa mattina davanti all’unica chiesa siro-ortodossa nella cittadina di Deir Ezzor, nella Siria orientale, danneggiandola gravemente. Secondo fonti locali, le vittime dell’attentato sono cinque persone che si trovavano in un ristorante vicino alla chiesa. Il Patriarcato siro-ortodosso di Damasco, guidato da S. Beatitudine Ignatius Zakka I Iwas, confermando a Fides l’attentato, non ha saputo fornire ulteriori dettagli perché “non è stato ancora possibile stabilire collegamenti telefonici fra Damasco e Deir Ezzor”.

Nel settembre scorso la stessa chiesa dedicata alla Vergine Maria, era stata dissacrata e vandalizzata da bande armate. Nelle regione di Deir Ezzor, attualmente sotto il controllo dell'Esercito Libero Siriano, sono stati segnalati gruppi salafiti. Un mese fa alcuni giovani cristiani della stessa regione, nelle file dell'opposizione hanno scritto una lettera aperta, riportata anche dal sito web indipendente “Now Lebanon”, chiedendo ai vertici militari del Consiglio rivoluzionario il rispetto dei luoghi di culto cristiani e musulmani, simbolo della civiltà siriana e affermando che gli atti dissacratori sono “contro i valori della rivoluzione”. I militari risposero che avrebbero garantito la protezione dei luoghi sacri.
http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=40191&lan=ita


Patriarcat grec-orthodoxe d’Antioche et de tout l’Orient


بطريركية أنطاكية و سائر المشرق للروم الأرثوذكس

Communiqué

Damas – Le 25 octobre 2012 --- Nous nous adressons à Toi avec des coeurs tristes, en Te demandant clémence et pardon, sollicitant aussi Ton affection pour nous conduire vers la paix, en ayant pitié de nous et en nous guidant vers la sagesse et le discernement, nous les humains qui avons été créés à Ton image et Ta ressemblance divines.
En ce 18 octobre, le révérend père Fadi HADDAD, prêtre de la paroisse du prophète Elie de la ville Kotna, est sorti pour accomplir une mission humanitaire noble pour tenter de récupérer un des fidèles de sa paroisse qui avait été enlevé avant lui voilà quelques jours. Ce qui lui est arrivé est plus difficile de ce qui pouvait être prévu, puisque le Père HADDAD a été enlevé lui même avec l'intermédiaire qui l'accompagnait, la rançon et sa voiture privée. L’épisode tragique a commencé alors par la négociation avec ceux qui l'ont enlevé et qui ont demandé une grande somme d'argent (pour le libérer).
Nous espérions que les consciences allaient être en éveil pour nous épargner le pénible drame qui est survenu et qui a eu lieu, puisque la dépouille du Père Fadi HADDAD a été trouvée la matinée du jeudi 25 octobre 2012 dans la région de DROUCHA, portant des traces de torture et de défigurations indescriptibles. C’est le Révérend Père Elias ELBABA, prêtre de la localité de HINEH, qui l’a reconnu, l'a transféré à un dispensaire de la ville et a informé de son martyr le Patriarcat á Damas, afin que son sang pur soit une offrande sur l'autel de la réconciliation et l'entente.