Aleppo, 20 dicembre 2016
Carissimi
amici,
tra
pochissimo tempo, il Signore sarà qui per annunciare la PACE agli
uomini che Egli ama! Sì, Dio viene nella nostra storia per
liberarci dalla schiavitù che noi abbiamo vissuto, per mettere la
Sua tenda in mezzo a noi e condividere la nostra vita, guarire le
nostre piaghe, curare le nostre ferite e donarci una nuova vita.
Questa
vita nuova, cari amici, veniamo ad annunciarvela perché da alcuni
giorni la città di Aleppo è stata liberata e la nostra gioia con
quella di tutti gli Aleppini è grande! Perché cinque anni di
guerra, assediati dai jihadisti e sotto il terrore delle bombe che
cadevano di giorno e di notte, hanno reso il nostro quotidiano molto
difficile.
Cinque
anni in cui Aleppo ha subito il martirio nel silenzio dei media, o
quando i loro articoli e i loro reportage erano impastati di menzogne
... fino ad oggi.
Cinque
anni in cui nell' ovest di Aleppo, dove siamo, abbiamo resistito agli
attacchi dei jihadisti con mortai, con le bombole di gas, coi razzi
Grad, volutamente mirati su scuole, ospedali, chiese e moschee.
Interi quartieri sono stati distrutti e le persone sono state
costrette a traslocare per evitare la morte. Il nostro personale ogni
mattina ci ha raccontato come era trascorsa la notte nei loro
quartieri nella paura ... senza dormire e tutto ciò quasi ogni
giorno !!!!
Cinque
anni in cui abbiamo combattuto quotidianamente per cercare di
fortificare la loro Speranza dicendo loro con le parole di Isaia:
"Prendete coraggio, non temete, Dio mantiene la sua promessa,
Lui stesso verrà e ci salverà."
Ecco,
il giorno per noi è arrivato, l'attesa è stata lunga, ma Dio ha
mantenuto la sua promessa: Egli ci ha protetto, Egli ci ha salvato,
Lui ci ha liberato!
Per
noi personalmente, religiose che abbiamo scelto di restare in mezzo a
questo popolo, questi cinque anni di guerra hanno fatto crescere la
nostra Fede, la nostra Speranza si è fortificata, e la nostra
fiducia nella Provvidenza è aumentata. Soprattutto, abbiamo sentito
la vicinanza e la comunione con tutte le nostre comunità, e con i
nostri amici e benefattori siamo diventati un solo corpo che ci ha
permesso di perseverare e mantenere la nostra Presenza in mezzo a
questa popolazione, martoriata sotto tutti i punti di vista.
A
tutti ed a ciascuno di voi, vogliamo dire un grande grazie per tutti
questi gesti di solidarietà fatta di pensieri e di preghiere.
Continuate
a pregare per noi, per questo popolo, perché ora un'altra dimensione
della nostra presenza è necessaria: ci attende la ricostruzione
dell'uomo a tutti i livelli: spirituale, umana, fisica, e ci è
chiesto di essere degli strumenti di riconciliazione e di perdono.
Il
Natale di quest'anno per noi e per il piccolo resto dei Cristiani
Aleppini è nel segno della libertà. Con noi, ringraziate il
Signore, uniamo il nostro canto con gli angeli di Betlemme: "
Gloria a Dio nell'alto dei cieli, e Pace sulla terra agli uomini che
ama! "
Col
nostro affetto e la nostra riconoscenza, vi auguriamo :
un
gioioso Natale e un felice e Santo Anno 2017!
Suor
Arcangela,
ospedale Saint Louis di Aleppo
il quartiere Aziziyeh festeggia il Natale 2016 |
E'
commovente questa lettera che ci giunge da una suora che svolge la
sua opera in un Ospedale di Aleppo. Commuove, perché ci tocca e ci
fa riflettere sulla fede loro e sulla nostra, spesso così fragile e
superficiale.
Ci
commuove ma al tempo stesso è stridente: stride con quasi tutto ciò
che leggiamo e ascoltiamo dai nostri TG, Gr, giornali e servizi, che invece di ascoltare le
voci di chi sta lì, in mezzo alla gente, non fanno altro che
ripetere i soliti mantra.
Siamo
amareggiati, perché noi, occidentali, gente cresciuta a pane e
Vangelo (almeno gli anziani tra noi) divulghiamo e amplifichiamo con
i nostri media (anche cattolici!), le menzogne che ci vengono
raccontate dall'inizio di questa sporca guerra. Menzogne sulla genesi
del conflitto, sulle parti in conflitto, menzogne sulle
vittime e sugli aguzzini, menzogne sulle cause della sofferenza dei
civili ... Potremmo continuare per pagine e pagine a descrivere
l'enorme e tragica mistificazione alla quale ci hanno sottoposto e
continuano a sottoporci.
Se
Dio vuole, però, in Siria, in Iraq e in queste terre dove il
cristianesimo è nato, continuano ad esserci Pastori con l'odore
delle pecore che non temono di gridare forte, dovunque essi siano
chiamati a parlare, la pura e semplice verità. La verità di una
guerra combattuta per procura da una miriade di gruppi jihadisti,
voluta dalle vicine potenze regionali del Golfo , sostenuta dai loro
alleati occidentali (USA. UE, Turchia) che mirano a distruggere
secoli di pacifica convivenza per dividere una nazione sovrana, depredarne le risorse
attraverso un cambio di regime, instaurare una forma statuale islamista.
Grazie
quindi a Suor Arcangela e tutti i Religiosi che come lei si spendono
per aiutare la popolazione di Aleppo (come di altri luoghi), senza
fare distinzioni tra Cristiani o altre confessioni, e grazie di
fare piazza pulita di tutta la disinformazione, anche in queste ore
imperante.