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sabato 30 ottobre 2021

Siria: 5 PROGETTI PICCOLI per la speranza GRANDE di ricostruire la vita

 Presentiamo i 5 progetti proposti dalle Monache Trappiste siriane alla vostra generosità

1 : ADOTTA UNA PIETRA


2 : CUORI E MANI PER LA VITA 

Questo gruppo è nato dalla necessità di trovare qualche piccola e semplice fonte di lavoro e guadagno per alcune famiglie più povere, in particolare per alcune donne che avendo bambini piccoli possono lavorare solo a casa e in modo discontinuo.

La cosa più semplice è stata insegnare loro qualche nozione della tecnica macramé, cioè l’utilizzo di nodi con fili di piccole o grandi dimensioni. In particolare abbiamo scelto il micromacramè abbinato all’uso delle perline, per creare braccialetti, orecchini, portachiavi, accessori di piccole dimensioni.

Con questa attività riusciamo ad aiutare per ora quattro famiglie del nostro villaggio. Qualcosa riusciamo a vendere qui, ma data la povertà in generale della gente, teniamo prezzi molto bassi. Abbiamo mandato più di novemila braccialetti in Italia e ad altri amici che ci aiutano per venderli, però la situazione legata al virus ha limitato molto le visite ai botteghini vari.

Per questo stiamo cercando qualche ditta che possa comprarne una buona quantità, magari per farne piccoli regali abbinati ai prodotti, in modo da poter continuare questo aiuto alla nostra gente. O gli organizzatori di qualche evento, alla ricerca di oggettini omaggio…  In futuro vorremmo poter organizzare anche qualche piccolo artigianato del legno e del vetro, in modo da aiutare anche qualche ragazzo a guadagnare qualcosa…

Siamo alla ricerca di sbocchi in Italia, perché se è vero che c’è crisi ovunque, qui in Siria tutta la fatica è sempre di più…. Il paese, distrutto da dieci anni di guerra, stenta a ripartire e ogni cosa anche piccola aiuta a far fronte alle necessità quotidiane.

Ecco qualche foto del lavoro



3: LA SORGENTE PROGETTO PER GIORNATE MONASTICHE FORMATIVE APERTE A RAGAZZE E RAGAZZI

Sempre più ospiti vengono al nostro monastero, attirati in primo luogo dalla bellezza del luogo e dalla pace che vi trovano. Fra loro anche molti giovani.

Scoprono a poco a poco la comunità che vi abita, la liturgia che vi si svolge, il senso della giornata con le sue luci e le sue ombre, i suoi tempi per parlare e i tempi per rispettare il silenzio.. La passione per il lavoro manuale e per la natura con i suoi ritmi… Però gustare tutto questo non è immediato, soprattutto per i gruppi che vengono con un programma loro, già stabilito. E’ faticoso cogliere il senso della nostra vita, e allo stesso tempo c’è la percezione di poterne trarre qualcosa per se stessi, per sostenere il proprio quotidiano.

C’è anche sete di qualcosa di qualcosa di più profondo, di una esperienza più personale e allo stesso tempo ecclesiale di Cristo, della preghiera, della fede..

Gli altri consacrati, che vivono a contatto quotidiano anche con i giovani, ci dicono della mancanza generale di vocazioni, ma anche di una disponibilità di fondo alla vita consacrata, e del bisogno che qualcuno parli loro di questa possibilità, soprattutto con la vita e l’esperienza. I Focolarini, così come altri, stanno lavorando molto sul senso della vita come vocazione.

Noi vorremmo proporre il nostro modo, quello monastico, di seguire il Signore. La vita monastica ha in Siria le sue radici: è nata qui, allo stesso tempo che in Egitto, nel terzo secolo dopo Cristo. Molti Santi monaci hanno vissuto qui, durante i secoli. Sarebbe un dono di Dio vederla rifiorire oggi..

Concretamente:

Il programma prevede dei fine settimana ( giovedì pomeriggio, venerdì e sabato, che sono i giorni liberi per chi lavora) durante l’anno in cui invitare, con l’aiuto dei parroci, i giovani ad una esperienza strutturata secondo i nostri tempi. Preghiera della liturgia delle ore, celebrazione Eucaristica (o celebrazione della Parola), Lectio Divina guidata, lavoro manuale, pasti in comune con la lettura di tavola, tempo personale di meditazione e preghiera, e un momento di condivisione finale. L’esperienza di alzarsi presto, e gustare le ore della notte e del primo mattino per la preghiera. L’esperienza del lavoro e di un po’ di fatica anche fisica.. L’esperienza del silenzio. E di una parola più controllata; l’ascolto della natura e l’attenzione al servizio comune.

Ai partecipanti lasceremmo l’onere di pagarsi il viaggio, e 7000 SYP ( pari a due euro per due giorni) come quota di partecipazione, per responsabilizzare la partecipazione.  Per coprire le nostre spese, avremmo bisogno ancora di 10 euro per persona ( per due giorni).

Quindi, per un ritiro di dieci persone per un fine settimana, avremmo bisogno di 10 euro x 10 persone = 100 €, più qualche spesa di materiale = 130 € 

10 incontri = 1300 €




4:  TUTTI A SCUOLA ! PROGETTO DI SOSTEGNO PER SPESE SCOLASTICHE 2021/2022

Anche se l’anno scolastico è già iniziato, vorremmo dare un sostegno alle spese della scuola, che incidono non poco sull’economia della famiglia.

Ecco qualche dato: vorremmo aiutare un gruppo di 104 ragazzi.

55 delle elementari, 25 delle medie, 10 delle superiori e 14 universitari.

ELEMENTARI : 55 bambini

per ogni bambino :

abiti 200.000 SYP ( scarpe, 25000; pantaloni 25000; camicia 30000; zaino 30000. Gli abiti 2 volte nell’anno scolastico)

quaderni 22.000 SYP

penne 14.500 SYP

vanno a scuola al villaggio, non c’è trasporto. TOT. A bimbo 236.000 SYP = 63 €

236.000 SYP : 3400= 69,4 $ x 55 = 3818 $ : 1,1= 3470 €

MEDIE : 25 bambini

abiti 200.000 SYP

quaderni 26.000 SYP

penne 14.500 SYP

mezzi di trasporto al villaggio vicino 350.000 TOT. A bimbo 590.500 SYP = 158 €

590.500 SYP : 3400= 173,6 $ x 25= 4342 $ : 1,1 =3947 €

SUPERIORI : 10 ragazzi

abiti 230.000 SYP

quaderni 30.000 SYP

penne 20.000 SYP

mezzi di trasporto al villaggio vicino 350.000 TOT. A ragazzo 630.000 SYP = 168,5

630.000 SYP : 3400= 185,2 $ x 10= 1853 $ : 1,1 =1685 €

UNIVERSITA’ : 14 giovani

abiti 230.000 SYP

quaderni 30.000 SYP

penne 20.000 SYP

mezzi di trasporto ( alla città) 1.500.000 TOT. A giovane 1.780.000 SYP = 476 €

TOTALE IN EURO PER IL PROGETTO : 15.765 €

( N: B: i libri di testo in Siria sono dati gratuitamente dalla Scuola )



5: LA PICCOLA FATTORIA  MICROPROGETTO PER ALLEVAMENTO MUCCHE

La nostra è una richiesta di aiuto per un progetto di allevamento di mucche, nel villaggio di Azer ( Talkalakh, provincia di Homs).  Il villaggio di Azer è un piccolo villaggio cristiano Maronita, di circa 500 abitanti, molto vicino al confine con il Libano e circondato da villaggi Alauiti e Sunniti. E’ una zona rurale, l’economia si sostiene soprattutto, e a fatica, attraverso i lavori agricoli.

Molti dei nostri giovani sono partiti, purtroppo; tanti sono ancora in servizio militare, e non hanno molte prospettive davanti a sé.  Chi vuole restare, ha bisogno di avere un lavoro, un minimo di possibilità di guadagnarsi la vita.

Sami Thome è un giovane di 33 anni, ha terminato da poco il suo servizio militare, durato 10 anni, ed ora non ha un lavoro stabile (anche se guadagna occasionalmente qualcosa come tassista). E’ fidanzato e vorrebbe sposarsi , restando a vivere nel villaggio.

Anche Hasib Dabboul è del villaggio : ha 34 anni, è sposato e padre di tre figli. Lui ha una professione, è uno scalpellino come tutta la sua famiglia, ma è ancora in servizio militare ( da ormai sei anni) e non può certo accettare del lavoro fisso.

Entrambi hanno un po’ di terra ed uno stabile dove ospitare le mucche, quindi potrebbero iniziare subito ad occuparsi degli animali.  Con il tempo, vorrebbero aumentare il numero delle mucche, e magari lavorando insieme pensare anche ad una piccola fabbrica di prodotti lattieri.

Ma questo in una fase successiva.  Sarebbe già molto per loro poter disporre di una risorsa immediata, vendendo il latte con le prime mucche a disposizione.



Vi ringraziamo in anticipo per il vostro interesse nel sostenere il popolo siriano, così provato anche nelle cose più basilari come il nutrimento, la salute, lo studio, il lavoro.

Sappiamo che la situazione sta diventando precaria anche in Occidente, e non è facile per nessuno.. Tutto ciò che potrete fare, sarà prezioso..

Da parte nostra, ci rendiamo garanti della serietà di queste persone e delle loro intenzioni.

Con riconoscenza, le sorelle di Fons Pacis


Per fare la tua donazione, ti chiediamo di seguire queste istruzioni:

Intestatario:
Associazione Nostra Signora della Pace
via Provinciale del Poggetto, 48 - 56040 Guardistallo PI

Bollettino su:
Conto Corrente Postale n. 12421541

oppure

Bonifico bancario su:
IBAN: IT61M0306909606100000002047
Codice SWIFT: BCITITMM

Nella causale del bonifico, puoi precisare una delle seguenti voci:

Monastero Trappiste di Azeir - Adotta una pietra , o il nome di uno dei 5 progetti proposti

Tutti i contributi saranno riconosciuti con gratitudine e sono deducibili dalle tasse ai sensi del D.L.G. 460/97.

Ass. Nostra Signora della Pace  https://www.nostrasignoradellapace.it/sostieni/

venerdì 6 gennaio 2017

Si conclude il progetto "Sotto l'albero di Natale dei bambini siriani"

Cari amici e sostenitori, 
riceviamo da suor Lydia tante fotografie che ci fanno partecipi della festa di Natale dei piccoli siriani di Marmarita. Grazie ai vostri contributi, ognuno dei 290 bambini dell'asilo ha ricevuto una bella giacca, caldissima, manufatta nel laboratorio tessile di Aleppo e un po' di golosi dolcetti.
Inoltre, grazie al contributo straordinario di un'amica giornalista, 4 famiglie abitanti nei villaggi della Valle dei Cristiani hanno potuto avviare piccole attività di commercio aprendo dei negozietti.
Ci sta molto a cuore sostenere la speranza e l'intrapresa locale, che permetta ai siriani di poter restare nella propria terra: 
GRAZIE DI CUORE per la vostra generosità ! Che il buon Dio vi renda il centuplo in questo nuovo anno. Preghiamo che sia l'anno della Pace!

Troverete presto il resoconto finale del Progetto qui: 
http://oraprosiria.blogspot.it/p/aiutateci-restare-progetti.html




Tante belle giacche  calde per tutti i nostri piccini dell'asilo al-Amal ( La Speranza) di Marmarita










Il piccolo negozio aperto grazie ai contributi
dei nostri sostenitori da una quarta famiglia
con due bimbi e una piccola neonata
Una mamma ha avviato un'attività
di piccolo commercio con cartoleria

Il papà di 4 bimbi ha potuto aprire un rivendita
di frutta e verdure


TUTTI VI RINGRAZIANO CON GRANDE AFFETTO E PREGANO PER  VOI 

mercoledì 23 novembre 2016

PROGETTO: SOTTO L'ALBERO DI NATALE DEI BAMBINI SIRIANI


Dallo scorso anno sosteniamo una struttura educativa situata a Marmarita, cittadina nell'altopiano della Valle dei Cristiani, al di fuori dei combattimenti, situata tra Homs e la costa mediterranea , gestita dalle SUORE DEL PERPETUO SOCCORSO .
L'afflusso di rifugiati è in costante aumento e, benchè non sia toccata dalle brutture della guerra, la popolazione soffre pesantemente le conseguenze della mancanza di lavoro, l'aumento del costo della vita, le sanzioni che bloccano gli scambi economici e finanziari.

La richiesta che ci viene fatta quest'anno è di operare in duplice direzione: la gioia del dono natalizio per i bambini e l'aiuto al sostentamento di alcune famiglie attraverso una attività lavorativa .
La scuola di Marmarita è frequentata da bambini sfollati, provenienti dalle zone più devastate della Siria, quasi tutti rimasti solo con la madre e i fratelli, alcuni orfani di entrambi i genitori.
Vi sono molte educatrici laiche e la gestione delle attività è accurata , volta a rasserenare i bimbi che hanno vissuto esperienze così traumatiche e dolorose.

I bimbi del gruppo dell'asilo sono così suddivisi:
  • 70 bambini di 3 anni
  • 115 bambini di 4 anni
  • 105 bambini tra i 5 e i 6 anni
per un totale di 290 bambini.

In Marmarita alcuni rifugiati hanno aperto un laboratorio di cucito , dove si confezionano e vendono i capi prodotti in collaborazione con un gruppo di donne che sono rimaste ad Aleppo, la città martire: è una attività preziosa che consente a queste donne di sostentare la famiglia.
Per Natale il gruppo degli artigiani, composto da 2 uomini e 4 donne, confezionerà per i 290 bambini una giacca in tessuto molto caldo con cappuccio.
Ogni bimbo inoltre riceverà nel suo pacco natalizio un po' di dolcetti e cioccolata.
Il costo del dono natalizio è di 17 euro per ogni bambino.

Il denaro non può essere inviato in Siria direttamente a causa delle sanzioni , che bloccano ogni transazione internazionale anche per gli istituti religiosi e i missionari.
Dunque il denaro viene inviato sul conto delle Monache Trappiste in Italia, che appoggiano le loro consorelle in Siria e anche altre Congregazioni ed opere di carità rivolte ai poveri siriani.

QUI IL CONTO CORRENTE SU CUI VERSARE, AVENDO CURA DI INDICARE NELLA CAUSALE : “ BAMBINI SIRIANI ASILO DI MARMARITA”

CC postale: 12421541
CausaleB
ambini Siriani Asilo di Marmarita


(l'offerta è detraibile)

Vi ringraziamo per la vostra amicizia e per tutto ciò che vorrete destinare a questi bimbi e a queste famiglie così duramente provate da questa interminabile terribile guerra, ma soprattutto per la vostra preghiera affinchè ci sia concesso il dono immenso della Pace.

Ora pro Siria

Cari amici, vi invitiamo a sostenere anche l'analoga iniziativa 'Un vestito sotto l'albero' per  donare abiti caldi ai bambini di Aleppo che i Fratelli Maristi hanno nella loro cura.
E' promossa dalla amica ONLUS italiana AIULAS. Qui i riferimenti:
http://www.aiulas.org/i-nostri-progetti/un-vestito-sotto-l-albero/

lunedì 18 luglio 2016

Intraprendere per restare? : "Se non ci fossero le sanzioni ... "

I nostri lettori ricorderanno che nel periodo natalizio abbiamo sostenuto e presto concluso il Progetto "Fabbrica di cioccolato", coordinato e diretto nella cittadina di Kafroun (Valle dei Cristiani) dall'amico Johnny Ghazzy. Ecco ora gli aggiornamenti, le speranze e i desideri:


Cari amici,
salve, vi mando tanti saluti da Kafroun.

Come avevo già scritto la volta scorsa, il lavoro principale che ho fatto ultimamente è stato di riuscire a trovare una ricetta di buona qualità di cioccolato, questo significa anche dover cercare e trovare sempre la materia prima di buona qualità.
Sarebbe tutto più facile se l’attuale situazione di embargo non impedisse a noi Siriani di fare ordini anche all’estero. Purtroppo dobbiamo arrangiarci anche se le difficoltà non sono di poco conto.

Sono due i principali problemi: il primo è quello della sicurezza: la guerra in corso rende poco sicuro e difficile anche il trasporto di persone e di cose, anche se noi viviamo in una zona relativamente sicura.
Il secondo problema è di tipo economico, perché il cambio Euro-Dollaro varia spesso notevolmente e allo stesso tempo la Lira siriana continua a perdere di valore. Inutile dire che anche questo problema è legato alla guerra, ma in maggior misura alle sanzioni alle quali la Siria è sottoposta.

Le sanzioni affamano la popolazione e soffocano la nostra economia che, nonostante la nostra voglia di fare, rende difficilissimo anche trovare il credito per finanziare ogni iniziativa. Molti tra noi vorrebbero darsi fa fare in qualche modo per dare più servizi alla gente, ma mettere in piedi una piccola impresa di qualsiasi tipo è diventato proibitivo: qui non si trova quasi più nulla dei materiali o delle attrezzature necessarie per poter lavorare. Se davvero voi, in Italia e in Europa desiderate aiutarci, dovete far di tutto perché venga tolto ai Siriani questo ingiusto embargo che danneggia solo noi che viviamo nelle zone controllate dal governo, ma non viene applicato nelle zone sotto il controllo degli altri.

Nonostante queste grosse difficoltà, la qualità del cioccolato che sono riuscito a produrre è tra le migliori che si trovano in zona, e dal punto di vista del prezzo è più conveniente di altri (entra nella fascia media): ad oggi vendo un kilo di cioccolatini al prezzo di 5.75 € e il costo di produzione è di 3.80 €.
Per la vendita del prodotto, fino adesso ho fatto pubblicità nella zona di Kafroun dove mi trovo, e lo vendo ai negozi privati, dopo averlo confezionato senza mettere una marca (nome...ecc!), perché non ho ancora concluso le pratiche che mi permettano di ottenere la registrazione aziendale.
Nel 2015 sono riuscito a produrre circa 250 kg. di cioccolato pronto per essere venduto, con l’aiuto di due signore “Siham e Mariette” , e altre due saltuariamente, avendo il sostegno dalla casa salesiana che mi ha messo a posizione lo spazio sufficiente per lavorare. Il lavoro si faceva secondo la richiesta dei negozi, e fino adesso sono soltanto 2 i negozi centrali che si interessano di provvedere a tutto ciò che serve per le feste (matrimoni, battesimi, prime comunioni... ecc). Lavoravamo 6 ore al giorno, per 5 giorni a settimana.
In generale il lavoro con il cioccolato rallenta durante l’estate a causa dell’alta temperatura, e poi sempre a motivo del caldo, la mancanza di energia elettrica è molto maggiore di altri periodi, perciò lavoriamo solo su richieste da parte dei clienti.

Per il futuro, sto pensando di ingrandire la dimensione della piccola fabbrica e conseguentemente la possibilità di avere nuove fette di mercato anche in altre zone (Tartous e paesi vicini), ma questo sarà possibile, a Dio piacendo, solo dopo la fine dell’estate.
Come sapete già, ho comperato tutto il materiale e i macchinari che mi servono adesso per poter lavorare, ma passo imprescindibile è trovare un locale adeguato (piccola fabbrica) per lavorare bene, e spero di poterlo fare entro ottobre 2016.

Un affettuoso saluto. Grazie a tutti voi,

Jony 

giovedì 14 luglio 2016

Bambini di Siria: La colonia estiva e l'amore che vince



L'asilo delle Suore del Perpetuo Soccorso di Marmarita, nella Valle dei Cristiani, in questi mesi si è riempito di bambini che sono fuggiti dalle zone più flagellate dalla guerra.
Sono bambini segnati da esperienze terribili e da lutti infiniti in famiglia. 
Da qui è nato il progetto COLONIA VACANZE SERENE, per offrire nei mesi estivi opportunità di gioco e di esperienze in letizia.
Anche per i bambini siriani ci sono presenze che regalano angoli di paradiso.
Grazie: per l'amore e la normalità che è possibile donare a chi vuole restare nella sua terra.



mercoledì 17 febbraio 2016

AIUTATECI A RESTARE. Concluso il Progetto 'Fabbrica di Cioccolato'

la "Fabbrica di cioccolato"
.... Poi Fiorenza ha detto che l’Isis non può uccidere noi perché noi amiamo la vita, loro amano la morte, ma se noi amiamo la vita allora vogliamo viverla fino in fondo.”
“ Mi ha colpito quando Fiorenza ha raccontato che in Siria l’Isis sta distruggendo tutte le opere sante e per questo i cristiani devono fuggire. Ma i cristiani scappano anche perché l’Isis vuole far convertire le persone dalla vita alla morte e distruggere tutte le loro case. I cristiani riusciranno a respingere l’Isis così: credendo in Dio, pregando e cercando di convertire la morte alla vita.”


Questi sono due brani tratti dai testi scritti dagli alunni di una scuola di Lecco che ha invitato Fiorenza a parlare del suo viaggio in Siria e ha poi promosso una raccolta di fondi, in occasione delle feste natalizie, per questo scopo.

All'appello per sostenere il progetto di micro-credito ideato a partire dall'incontro con l'ingegner Joni Ghezzi , cooperatore salesiano aleppino oggi rifugiato a Kafroun (nella Valle dei Cristiani), hanno risposto moltissimi privati, Parrocchie, gruppi e Associazioni: nel giro di due mesi siamo riusciti a raccogliere 9.098 euro  tramite il supporto di AIULAS-Aiutiamo la Siria e la campagna promossa da Piccole Note attraverso San Callisto ONLUS.  

Abbiamo così potuto rispondere pienamente ai bisogni indicati da Joni, che aveva ricevuto un primo acconto con cui ha fatto le spese iniziali ed ora potrà completare gli acquisti necessari ad avviare il lavoro.





Joni il 7 febbraio ci scrive :
Grazie per la vostra generosità per questa piccola nostra intrapresa. Dio vi dia la salute, pace e gioia. Per l'avanzamento del progetto ho avuto qualche difficoltà nel garantire il reperimento del cioccolato e trovare i materiali dalla fabbrica, quindi mi dispiace per il ritardo, però oggi ho ricevuto la prima quantità di cioccolato. Ho comprato tutti gli stampi per cioccolatini di cui avremo bisogno, sono 163 in varie forme.  Ho anche ho comprato un primo frigorifero.  Ecco i costi: 
163 Kg di cioccolato: 1073 €  
          165 modelli : 1304 euro
          Frigo: 488 €   
Dopo queste prime spese, comprerò: .un secondo frigo.carta per imballaggio cioccolatini.attrezzature per il lavoro.generatore di energia elettrica, necessario a causa della carenza e dei frequenti tagli di corrente elettrica fornita dallo Stato.Inoltre l'affitto di un paio di locali per il lavoro.
State sicuri che i preparativi vanno avanti bene, nonostante le difficoltà con i materiali e l'elettricità, ed ho già fatto un buon cioccolato. 
Quindi grazie e pregate sempre per la Siria!




A tutti voi amici sostenitori, grazie di cuore!
Che il Signore nella sua generosità vi renda il centuplo e che questo piccolo seme di speranza sia l'inizio di un futuro migliore per la nostra coraggiosa 'amata Siria'

da Fiorenza e staff Ora pro Siria



giovedì 31 dicembre 2015

Per questi volti carichi di promessa di bene, Ti ringraziamo!


DAI BAMBINI DEL GIARDINO D'INFANZIA DI  MARMARITA 
IN OCCASIONE DELLE FESTE NATALIZIE: 
SEMINANDO LA SPERANZA!




Cari amici,
Ciao a tutti coloro che aiutano i nostri bambini, per la maggior parte sfollati interni al Paese o di famiglie prive di risorse materiali. 
In particolare voglio ringraziare per la tanta carità che abbiamo ricevuto da voi per il S. Natale *.
Il numero dei bambini che frequentano l'asilo è 270, con 10 euro a bambino abbiamo potuto offrire il dono di Natale comprendente berretto, guanti, caramelle, biscotti, palloncini;
poi abbiamo dato a ogni educatrice l'equivalente di 10 euro in sterlina siriana.
Sono state pagate le donne che hanno lavorato a mano la lana per le sciarpe e i berrettini, e anche questo è stato un aiuto per alcune mamme disoccupate.
Il giorno della festa era il 22 dicembre. Sono arrivati tanti Babbo Natale, un gruppo di Clown; alcune persone travestite hanno animato il pomeriggio.
L'atmosfera ha avuto molto successo, i bambini si sono divertiti un sacco, hanno riso e giocato. Anche quei bimbi solitamente taciturni e feriti da tanto male cui hanno assistito, hanno riso lieti. 
 TUTTI vi mandano il loro grazie. 
Mi unisco a loro e vi chiedo ancora di non dimenticarci , soprattutto domandando la pace per il nostro Paese!  e anche perchè quest'anno a Marmarita fa già molto freddo e il prezzo del gasolio per riscaldare le aule è alle stelle.
Che Dio vi doni giorni sereni e benedizioni abbondanti!

Suor Lydia Assaf
Asilo Infantile 'Al Amal' 
Marmarita, Valle dei Cristiani - Siria

( ndr: fino ad oggi 3.300 euro)







Marmarita, 1 gennaio 2016

martedì 15 dicembre 2015

Puoi aiutarci ? per chi in Siria tenta di restare

Puoi aiutarci ?

Su 800.000 migranti arrivati in Europa nel 2015 (fine novembre), 400.000 sono siriani. 4 milioni di siriani sono rifugiati nei paesi vicini, 10 milioni su 20 milioni di abitanti sono sfollati all' interno della Siria. 
Nessuna guerra all' Isis bloccherà questa emergenza umanitaria, anzi potrebbe aggravarla se condotta in modo cieco.


LA FABBRICA DI CIOCCOLATO:
UN PROGETTO PER AIUTARE I SIRIANI IN SIRIA


Raccogliamo 7.700 dollari per la realizzazione di un piccolo laboratorio di pasticceria per la produzione di cioccolatini che darebbe lavoro a 5 persone, forse anche qualcuna in più.
I cioccolatini in Siria sono utilizzati, come i confetti nella nostra tradizione, per matrimoni, battesimi e altri festeggiamenti.

Per ulteriori informazioni e per conoscere le garanzie e referenze del progetto

oppure leggi qui sotto:
Chi legge Piccolenote sa la nostra povera prossimità alla Siria, Non solo per raccontare la terribile tragedia che vi si è abbattuta, ma anche per riportare alcune testimonianze, grandi o piccole che siano, di intelligenza e di conforto che quel Paese sta regalando alla Chiesa e al mondo intero. Come anche è capitato, sempre attraverso le nostre pagine, di lanciare alcune iniziative volte a dare, per quel che si può, un qualche conforto a quanti sono stretti in quella terribile tempesta.   
Così anche in questo tempo di Avvento piace proporre ai nostri lettori un piccolo progetto che ci è stato proposto, volto più che a dare sollievo immediato (e di breve durata), a creare una prospettiva più a lungo termine a quanti vi saranno coinvolti. Crediamo che anche l’adesione a questo piccolo gesto di carità, e anzitutto di preghiera, possa aiutare a vivere questo tempo di attesa del Signore.  
Di seguito pubblichiamo parte della testimonianza di una nostra amica che è stata in Siria di recente, e alla quale si deve la proposta che rilanciamo. Può aderire chiunque, sia con donazioni, anche minime, che con una piccola preghiera. Le donazioni vanno effettuate alla San Callisto Onlus e si può fare cliccando qui.  
Joni Ghazzi è sfollato con la famiglia da Aleppo a Kafroun. Joni è ingegnere, ad Aleppo aveva progettato e costruito una piccola macchina per la produzione di cioccolatini, che in Siria vengono utilizzati al posto dei confetti per matrimoni, battesimi e festività varie. Ci racconta con entusiasmo ciò che aveva realizzato ad Aleppo e ci mostra l’esemplare che è riuscito a salvare dalla distruzione del suo laboratorio. Con lui riusciamo a formulare un progetto che non sia di sola sussistenza ma abbia prospettive di micro-impresa che nel tempo possa svilupparsi autonomamente e auto-finanziarsi.Stiliamo un preventivo di spesa, che alla fine prevede un investimento di $ 7700 e darebbe lavoro a una famiglia e altre 5-7 donne.Il prodotto ha uno smercio sicuro e nella misura delle risorse può impiegare anche più persone.




هل بإمكانكم مساعدتنا؟

venerdì 13 novembre 2015

Viaggio in Siria (3): «Aiutateci a rimanere nella nostra terra»



 Lo scopo principale del mio viaggio era quello di individuare modalità per rispondere alla domanda del Papa, dei Vescovi e Patriarchi siriani: "aiutiamo i cristiani a restare nella loro terra".
In realtà non è stato facile, lo sconcerto davanti alla frenesia di fuga dalla Siria mi ha interrogato molto, per comprenderne le ragioni.
   Ne parlo con suor Marta , la superiora del monastero di Azeir:
 “Fra tutte queste vicende alterne che senza soluzione di continuità accompagnano il conflitto siriano da anni, c’è speranza, non c’è speranza, c’è accordo , non c’è accordo, sono buoni gli uni e cattivi gli altri, cattivi gli uni e buoni gli altri, gli aerei cadono per gli incidenti, oppure per l’Isis, oppure per il lavoro dei servizi segreti… in tutto questo, durante questa estate è accaduto qualcosa di molto importante, e di molto triste. Più triste del solito, perché colpisce la Siria al cuore: si sta ammalando la speranza. Non diciamo che è morta, non è vero, e poi…c’è sempre speranza. Ma il colpo è stato forte. Noi, che cerchiamo sì di essere informate per come si può, ma cerchiamo soprattutto di stare con la nostra gente, di sentire quello che loro sentono, semplicemente con loro, in tutti questi anni ci siamo incontrate sempre con questo sentimento di base: siamo colpiti, magari umiliati, certamente violati, abbiamo tutto il mondo contro… ma resistiamo. Resisteremo. Ecco, da questa estate, da quei giorni in cui si sono spalancate le porte dell’Europa e le immagini ci hanno mostrato migliaia di siriani (e non solo) percorrere i campi e le strade europei, cioè non quando le avete viste voi ma quando queste immagini sono state viste QUI, in Siria… per la prima volta dall’inizio della guerra abbiamo sentito attorno a noi lo sconforto, la desolazione. La solitudine della gente rimasta.  Prima –e dopo- c’era tanto dolore, tragico, orribile, devastante… ma con un’anima di vita dentro, nonostante tutto. Ma dopo queste immagini, abbiamo sentito attorno a noi un vero e proprio sgomento.
Ma soeur, hai visto ? non è rimasto più nessuno… Se ne sono andati tutti"..”ya haram! Cosa restiamo a fare qui ?” “Ma soeur, in Università da me non ho più compagni, sono rimasto solo io, sono tutte ragazze… Voglio andarmene anch’io..”. “I miei amici mi mandano messaggi, da là…mi chiedono cosa aspetto a partire”...
Qui da noi non cadono bombe e non piovono missili, come ad Aleppo; eppure vogliono partire. Non è solo emotività: ci sono delle ragioni molto concrete e valide per volersene andare, come il costo sempre più insostenibile della vita, il problema delle sanzioni che abbiamo cercato di segnalare  già altre volte, sanzioni che pesano come una spada di Damocle su qualunque iniziativa si possa prendere, il non vedere la prospettiva di una fine ( solo ora, dopo l’intervento della Russia, qualcuno riprende un po’ di coraggio…). Per qualcuno anche la prospettiva del servizio militare è una motivazione in più...  Questo desiderio irrefrenabile di partire è una desolazione. Una cosa tristissima. Più della morte, non sappiamo come spiegarvelo. 
Però, va bene, a cosa serve rattristarsi? Cosa facciamo? Ci piangiamo addosso? No. Ci sono comunque ancora tanti, abbastanza almeno, che scelgono di restare. Non diremmo “ non hanno scelta”. Qualcuno sì, e partirebbe subito. Ma altri scelgono di restare. Bene, senza giudicare chi fa altre scelte, costruiamo con chi resta.
Questo è quello che si può fare oggi...     Ed è importante, più di quel che sembri.  Non è solo questione di non darsi per vinti, di volere a tutti i costi portare avanti i propri progetti. E’ in gioco qualcosa di più importante, una vera e propria visione dell’uomo. Perché quello che ha colpito tutti è stato vedere che non sono solo quelli sotto le bombe a partire, quelli che hanno perso la casa, quelli che sono a rischio di qualche persecuzione, da una parte o dall’altra della barricata..., sono anche tanti che “cercano un futuro migliore”.   Non giudichiamo e capiamo bene: in Europa c’è povertà, sì, ma insomma un giovane magari comunque all’Expo riesce ad andare, occasioni di esperienze ne ha molte, sarà forse uno strazio e organizzato male, ma l’università è di buon livello, in giro per le strade di una città come Milano può anche sentire un concerto, o vedere una mostra a Firenze, o in qualunque paesino di provincia può imparare a fare l’elettricista con altri mezzi e altre tecnologie… a installare un fotovoltaico.. anche semplicemente avere una buona connessione internet gratis o quasi.. 
E a noi sembra proprio qui la sfida: tutte queste cose buone, utili in se stesse, che noi stesse apprezziamo quando ne abbiamo l’occasione, sono indispensabili per essere uomini e donne veri, pieni, completi, oggi ? E’ vero, questa società siriana è impoverita, distrutta, messa in ginocchio.. Ma questo significa che abbiamo perduto l’opportunità di “completare” il nostro percorso umano, di arricchirlo oggi e qui ? Cosa è veramente nelle nostre mani ? Quale potere abbiamo veramente nella nostra vita ? Non esiste davvero un’alternativa di sviluppo a quella che i paesi dell’Occidente hanno percorso ? E se qualcosa veramente ci manca, non possiamo cercare come ottenerlo, lavorare per ricrearlo, magari trovando il “ nostro” modo ? Anche in questa rovina concreta che abbiamo sotto gli occhi? 
Concretamente. Per aiutare a restare, occorre aiutare a vedere delle possibilità buone, possibilità vere... Aiutare per cibo, acqua , gasolio è fondamentale, soprattutto là dove le condizioni sono veramente inumane, e siano benedette le tante persone che spesso, anche a rischio della vita, si prodigano per il loro fratelli. E che lo stanno facendo instancabilmente da anni.  Ma aldilà della sopravvivenza, bisogna pensare anche a ricostruire l’oggi e il domani secondo criteri di vita, di crescita, persino di bellezza.. altrimenti la speranza si ammala. L’uomo non è fatto solo per mangiare, scaldarsi, sopravvivere, e il suo cuore lo sa.  Occorre sostenere l’impresa locale, tutte le piccole iniziative possibili sul posto. Tutti i segni di attività, di ingegno, di creatività.. Di collaborazione fra le forze. Sostenere e aiutare a creare il nuovo, là dove se ne intravvede la possibilità. In gioco c’è l’uomo, c’è la nostra piena umanità.  E questo raggiunge, riguarda , non solo i cristiani, ma tutti i siriani, senza differenze, perché è solo in uno sforzo della comune umanità rinnovata che potranno ricostruire insieme una nuova Siria. 
Da parte nostra, come monastero, sentiamo sempre di più l’invito ad essere, anche se semplicemente, un punto in cui si possa attingere una e-ducazione, cioè un essere condotti innanzi, fuori, fatti crescere prima di tutto dallo Spirito Santo, in un percorso di presa di coscienza della propria dignità e del valore della nostra esistenza comune come figli di un unico Padre."

S.O.S. : si sta ammalando la speranza… teniamola viva!

  Ci sono siriani disposti a restare e a custodire la speranza e aiutarsi reciprocamente per sperare, li abbiamo incontrati!  

  I religiosi, come suor Lydia del Giardino d'Infanzia di Marmarita ( "noi restiamo con la nostra gente, e se dovremo andarcene perchè vince Daesh saremo gli ultimi a lasciare il Paese") che si prende cura di 270 bimbi dai 6 mesi ai 6 anni, in gran parte sfollati;  
  il gruppo Foi et Lumiere della Valle dei Cristiani, che sulle orme di Jean Vanier continua ad accompagnare gli handicappati;   
  le nostre sorelle trappiste che vogliono offrire lo spazio perchè le donne del villaggio creino un laboratorio di cucito utile alle loro famiglie e in seguito aperto a ricevere ordinazioni di lavoro sartoriale; 
 il padre di famiglia amico dei Salesiani che produce candele, e Joni , sfollato da Aleppo, che ha inventato una macchina per fare i cioccolatini e si illumina alla mia proposta di sostenere il ricrearsi della sua micro-impresa qui in Kafroun , dando lavoro a un gruppo di famiglie cristiane.

E poi , mano a mano, si affacciano altre timide proposte: sostenere l'iniziativa di creare una sala a disposizione dei ragazzi per incontrarsi e per studiare, con qualche PC, un generatore per la luce , dei buoni testi i lettura;  
aiutare le iniziative di promozione della donna, come piccolo artigianato e una stamperia... 

  Non smettiamo di pregare perchè cessi l'instabilità politica e venga finalmente la pace nella 'amata Siria': soltanto  questo potrà veramente ridestare la speranza. 
E neppure smettiamo di operare presso gli organismi occidentali perchè vengano tolte le sanzioni che in Siria colpiscono non i governanti ma il popolo ( senza sanzioni si abbasserebbero i prezzi e le mafie non avrebbero tanto potere) .

  Vi propongo quindi di sostenere il primo piccolo progetto individuato : 
'scalda il Natale di un bimbo sfollato' : a Marmarita in inverno fa abbastanza freddo,  un completo 'berretto, sciarpa, guantini' , fatti a mano in modo da dare anche  lavoro a un gruppo di donne. Bastano 10 euro per bimbo. Sarà suor Lydia (Suore del Perpetuo Soccorso) a ricevere e provvedere alla distribuzione. 
Scrivendo all'indirizzo mail:  oraprosiria@gmail.com  vi daremo ogni riferimento.

  In seguito, nello spazio "Aiutateci a restare": progetti, sulla pagina principale del Blog, vi proporremo le iniziative che implementeremo con i coraggiosi che là resistono.

   Diamo una alternativa ragionevole alla disperazione dei nostri fratelli siriani, ma  in fin dei conti diamo a noi stessi le ragioni in cui si radica la speranza del nostro futuro e la nostra libertà.
Grazie, e buon Avvento!

   Fiorenza