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mercoledì 30 luglio 2025

Coloni ebrei attaccano di nuovo il villaggio cristiano di Taybeh in Cisgiordania

Dichiarazione sull'attacco perpetrato nella città cristiana di Taybeh

Gerusalemme, 29 luglio 2025

 Noi, Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione e incrollabile condanna a seguito dell'ennesimo violento assalto che ha preso di mira la città cristiana cisgiordana di Taybeh. Diversi veicoli sono stati incendiati e sono stati spruzzati graffiti pieni di odio: un inequivocabile atto di intimidazione diretto a una comunità pacifica e fedele, radicata nella terra di Cristo.

Questo grave incidente non è un fatto isolato. Fa parte di un allarmante schema di violenza dei coloni contro le comunità della Cisgiordania, comprese le loro case, gli spazi sacri e i modi di vita. Solo pochi giorni fa, i coloni sono entrati con la forza a Taybeh, radunando il bestiame nel cuore della città. Individui mascherati - alcuni armati, altri a cavallo - si sono aggirati per le strade, seminando il terrore e minacciando la sacralità della vita quotidiana. Il fuoco ha raggiunto le mura dell'antica chiesa, testimonianza vivente della presenza duratura della fede cristiana in Terra Santa.

Ci rammarichiamo che le dichiarazioni ufficiali della polizia israeliana abbiano ridotto la questione ai soli danni alla proprietà, omettendo il contesto più ampio di intimidazioni e abusi sistematici. Queste omissioni distorcono la verità e non affrontano le violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, compresi il diritto alla libertà religiosa e la protezione del patrimonio culturale.

Un'ulteriore preoccupazione è la campagna di disinformazione reazionaria da parte di gruppi affiliati ai coloni israeliani, lanciata in risposta alle recenti visite diplomatiche a Taybeh. Anziché affrontare le gravi violazioni in atto, queste narrazioni cercano di screditare le vittime e di sminuire il significato della solidarietà internazionale. Tali distorsioni mirano a deviare il controllo e a sminuire la condotta criminale in violazione delle norme internazionali.

Siamo gravemente turbati dal clima di impunità prevalente, che mina lo Stato di diritto e mette a rischio la coesistenza pacifica nella terra della Risurrezione. La mancanza di responsabilità non solo minaccia le comunità cristiane, ma indebolisce anche le basi morali e legali che sostengono la pace e la giustizia per tutti.

Chiediamo al governo israeliano di agire con chiarezza morale e impegno:

- di consegnare alla giustizia senza indugio i responsabili di questi crimini;

- di assicurare una protezione efficace e coerente alla popolazione di Taybeh e a tutte le comunità vulnerabili;

- di rispettare i suoi obblighi davanti al diritto internazionale e di garantire l'uguaglianza di fronte alla legge.

Ringraziamo di cuore le missioni diplomatiche e i partner internazionali che hanno visitato Taybeh e sono stati solidali con la sua popolazione. La vostra presenza offre speranza e forza morale. Vi esortiamo a continuare il vostro sostegno. L'aggressione persiste - e anche la nostra vigilanza e la nostra preghiera unite per una pace radicata nella giustizia.

  • I Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme

*Tradotto dall'Ufficio Stampa del Patriarcato Latino

https://lpj.org/it/news/statement-on-the-attack-perpetrated-in-the-christian-town-of-taybeh