di Ian Hamel
trad. Gb.P. OraproSiria
Gli
Stati Uniti e l'Europa non hanno sempre considerato Daesh un nemico.
Al contrario, l'hanno ampiamente finanziato e armato, dice il
giornalista indipendente Maxime Chaix ne "La guerra dell'ombra
in Siria" , frutto di cinque anni di ricerche.
Maxime
Chaix, traduttore di diversi libri del canadese Peter Dale Scott,
autore di «The American War Machine»), non è affatto un
complottista. A partire da fonti aperte, egli racconta che gli
americani e i sauditi, nella loro ossessione di voler abbattere
rapidamente Bashar al-Assad, hanno ampiamente aiutato i jihadisti in
Siria già dal 2011. Per ingannare l'opinione pubblica, hanno
battezzato «ribelli moderati» il Fronte al-Nusra, il ramo siriano
di al-Qaeda. Daesh nacque nel 2013 da una scissione del Fronte
al-Nusra. Fu solo molto più tardi, consci di aver favorito un
mostro, che gli Occidentali dichiararono guerra allo Stato islamico,
proclamato da Abu Bakr al-Baghdadi.
L'11
febbraio 2015, l'ex comandante della NATO, il generale Wesley Clark,
spiega tranquillamente alla CNN, e quindi a milioni di
telespettatori, che «Daesh [è stato] creato attraverso il
finanziamento dei nostri amici e alleati [in Medio Oriente], perché
ti diranno che se vuoi uomini che combattano Hezbollah [sciita] fino
alla morte, non pubblicherai un manifesto di reclutamento del genere
... "Unisciti ai nostri ranghi, costruiremo un mondo migliore",
preferirai piuttosto sostenere [in segreto] questi fanatici
religiosi, questi fondamentalisti [sunniti]».
Un
miliardo di dollari all'anno
Nell'ottobre
2011, Barack Obama autorizza David Petraeus, il direttore della CIA,
a lanciare una guerra segreta in Siria, chiamata Timber Sycamore ,
coinvolgendo altri quindici servizi speciali, tra cui servizi
europei, in particolare inglesi e francesi. «Nel corso degli anni,
questa campagna è cresciuta a tal punto che il Washington Post l'ha descritta nel giugno 2015 come "una delle più grandi operazioni
clandestine" nella storia della CIA, con un finanziamento quasi
pari a un miliardo di dollari l'anno» scrive Maxime Chaix, le cui
informazioni sono tutte corroborate da una moltitudine di note a piè
di pagina.
Un'enorme
rete di rifornimenti di armi destinate ai ribelli viene così creata
da David Petraeus e poi dal suo successore a capo della CIA, John
Brennan, "in coordinamento con i loro alleati turchi,
petromonarchie, europei e israeliani". Il che fa affermare a
Christopher Davidson, che ha condotto ricerche su Timber Sycamore ,
nel suo libro "Shadow Wars", che «Daesh non era
considerato un nemico dall'ufficio di Obama e dai suoi principali
partner, ma come un turbolento "vantaggio strategico"».
Al
Qaeda ha fatto «un buon lavoro»
«La
guerra dell'ombra in Siria» non risparmia neanche le grandi potenze
europee. Il libro riporta che i servizi britannici dalla loro base
militare a Cipro controllano i movimenti delle truppe siriane e ne
informano i ribelli. Quanto a Laurent Fabius, allora Ministro degli
Affari Esteri, non esita a dichiarare che il Fronte Al-Nusra fa «un
buon lavoro». E si tratta del ramo di al-Qaeda nel Levante! La
scissione tra Al-Nusra e Daesh ha avuto luogo nella primavera del
2013. Il fronte di Al-Nusra è stato ribattezzato Jabbat Fateh
al-Sham nel luglio 2016, e Hayat Tahrir al-Sham nel gennaio 2017.
Nel
dicembre 2015, il deputato di LR Alain Marsaud, ex giudice
antiterrorismo, intervistato in questo libro, ricorda di aver avuto
«l'opportunità di mostrare all'Assemblea Nazionale le foto di
combattenti di Al-Nusra in possesso di fucili d'assalto francesi».
Quanto al deputato socialista Gerard Bapt, riconosce che gli aiuti
francesi ai ribelli in questo paese «e più in generale il sostegno
occidentale a loro favore, sono continuati anche dopo gli attentati
contro Charlie Hebdo e l'Hyper Kosher, benchè rivendicati da
al-Qaeda».
«La
guerra delle ombre in Siria» è tanto più intrigante perché il suo
autore non risparmia il regime siriano. Ricorda che Bashar al-Assad
ha anch'egli un'innegabile responsabilità nella crescita
dell'islamismo in Medio Oriente «specialmente dopo l'invasione
dell'Iraq condotta dagli Stati Uniti nel 2003». Maxime Chaix ricorda
anche che in un'altra epoca la CIA ha subappaltato ai suoi partner
siriani la detenzione extragiudiziale e la tortura dei sospetti
jihadisti dopo averli rapiti illegalmente.
(*)
Maxime Chaix, «La guerre de l’ombre en Syrie. Cia, pétrodollars
et djihad» , Eric Bonnier Editions, febbraio 2019.