Sulla
strada per uscire da Damasco in viaggio verso il cuore della
Siria, il nostro autobus ha superato Jobar (Ghouta orientale),
l'enorme quartiere della città occupato da gruppi terroristici per
anni e liberato dall'Esercito Siriano e dai suoi alleati nella
primavera del 2017.
Stavo
facendo delle foto dal finestrino, cercando di catturare l'altro
aspetto della distruzione della guerra, quando abbiamo superato
questo giovane uomo sulla sua bicicletta. Il suo sguardo dice tanto.
Tutte le persone qui hanno un DPTS (disturbo post traumatico da
stress), senonché il trauma è in corso e sono tutti così stanchi.
Risoluti e laboriosi come sempre, ospitali oltre misura... ma così
dannatamente stanchi.
E'
più facile paradossalmente - o almeno così mi sembra - quando il
lupo è proprio alla tua porta e la vita si riduce a sopravvivere un
giorno alla volta. Adesso i lupi se ne sono andati da Damasco e da
gran parte della Siria, ma ora a incombere è la realtà di
affrontare il prossimo inverno, il prossimo anno ... il futuro.
La
Siria ha vinto questa guerra, ma dagli Stati Uniti, da Israele e
dall'Europa è vietato che qui sia finita anche per la gente. Succede
invece che continuino ad essere presi a calci nello stomaco, mentre
cercano di alzarsi da terra e di ricostruire, con sanzioni e divieti
che possono essere definiti solo come una insolita e crudele
punizione. Sono ancora dei paria nella maggior parte del mondo - o
visti come patetiche vittime. Riesci a immaginare di essere trattato
in questo modo? Quando sono arrivata al confine c'era un piccolo
SNAFU (un disguido, o inesattezza) sul mio Visto. Niente di
importante, ma sono rimasta lì per qualche ora per risolvere il
tutto. Mentre stavo aspettando, gli ufficiali mi hanno offerto caffè,
tè alle erbe e cioccolatini mentre mi avranno ripetuto almeno 100
volte il benvenuto nel loro paese. A Palmira, i soldati a guardia di
quel prezioso sito sono usciti e hanno dato a noi tutti delle bibite.
Tutto
questo mentre gli Stati Uniti rubano il loro petrolio con l'aiuto di
alcuni traditori curdi; la Turchia invade i loro confini come fa da
quasi 9 anni; e i terroristi continuano a occupare la provincia di
Idlib perché gli Stati Uniti e la Turchia continuano a proteggere
ciò che resta dei loro beneficiati terroristi.
Tutto
ciò che la Siria chiede è che le forze militari non invitate e
presenti illegalmente se ne vadano, e di avere la possibilità di
ottenere investimenti e ricongiungersi al mondo per ricostruire le
proprie vite, l'economia e le infrastrutture. Più di un milione di
ex rifugiati sono tornati nel Paese. Ciò che frena la maggior parte
degli altri - ed è anche il motivo per cui delle persone ancora se
ne vanno o vogliono farlo - sono in primo luogo le dannate sanzioni.
Essi non chiedono l'elemosina - anche se gli Stati Uniti e tutti i
mandanti di questa guerra mostruosa dovrebbero doverosamente pagare
centinaia di miliardi di riparazioni - chiedono solo di essere
trattati come esseri umani. La Siria non ha tutt'ora alcun debito
estero - un altro dei suoi terribili "crimini" contro
l'impero USA/globalista.
Quello
che porta davvero persone come me a tornare ancora e ancora sono
questi esseri umani. Ciò non vuol dire che la Siria non abbia la sua
normale quota di corrotti e criminali, ma dai filosofi cosmopoliti
agli agricoltori figli dei figli dei figli di contadini, gli amici
che incontriamo qui sono indimenticabili e degni di qualsiasi impegno
a loro nome.
Janice Kortkamp 3/11/2019
trad. Gb.P. OraproSiria
trad. Gb.P. OraproSiria
Nessun commento:
Posta un commento
Invia alla redazione il tuo commento. Lo vaglieremo per la sua pubblicazione. Grazie
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.