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venerdì 16 marzo 2012

Perché alla primavera non segua l’inverno

Dall' Osservatore Romano del 16 marzo 2012

Intervista ad Al Jazeera del cardinale Tauran

ROMA, 15. Se i cristiani saranno costretti ad abbandonare il Medio Oriente sarà una «tragedia»: è uno scenario di desolazione che va assolutamente scongiurato quello che il cardinale presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Jean-Louis Tauran, delinea in un’intervista ad Al Jazeera, l’emittente televisiva più seguita nel mondo islamico.

Un’occasione inedita per affrontare temi spinosi come le persecuzioni religiose e l’esodo dei cristiani dal Medio Oriente, la complessa situazione dei Luoghi Santi, come pure le prospettive della cosiddetta Primavera araba e l’intolleranza verso i musulmani immigrati in Europa, dove lo «scontro di civiltà » rischia di diventare uno «scontro di ignoranze».

I contenuti dell’intervista, realizzata il 24 febbraio scorso a Roma dal giornalista saudita di nazionalità britannica Sami Zeidan, sono stati anticipati oggi sul «Corriere della Sera» da Marco Ventura, il quale sottolinea come sia «la prima volta che un ministro della Curia si rivolge all’universo arabo-musulmano in un faccia a faccia televisivo». In pratica, «una svolta comunicativa» afferma Ventura.

La parte centrale dell’intervista — che da sabato andrà in onda per tre giorni nel programma «Talk to Al Jazeera» e sarà accessibile gratuitamente sul sito (http: // english. aljazeera. net/ programmes/ talktojazeera) — riguarda le violenze subite dai cristiani in diversi Paesi. Spariranno, dunque, le comunità cristiane dal Medio Oriente? «I cristiani — dice il cardinale nell’intervista secondo le anticipazioni del quotidiano italiano — condividono il destino dei popoli di quella regione e dove non c’è pace, la gente soffre.
Per me la grande tentazione per i cristiani in Medio Oriente è quella di emigrare». Tuttavia, «se i cristiani lasciano il Medio Oriente — continua il porporato — sarà una tragedia, perché lasciano la terra in cui sono nati. I cristiani hanno sempre vissuto in Medio Oriente, se vanno via i Luoghi Santi diventeranno musei, e sarebbe una catastrofe». Attualmente però, i cristiani sono «bersagli di una specie di opposizione, si sentono cittadini di seconda classe in Paesi in cui i musulmani sono la maggioranza». Un’altra importante questione riguarda la tutela dei Luoghi Santi.

Per il cardinale Tauran — secondo l’anticipazione dell’intervista all’emittente — la posizione della Chiesa «a volte è stata ignorata, ma se il problema dei Luoghi Santi non viene adeguatamente risolto, non ci sarà pace in Medio Oriente. La Santa Sede è l’unica che ha sempre detto: per favore, non lasciate questo tema per l’ultimo minuto, è un problema molto complesso, va trattato con grande intelligenza e buona conoscenza della storia. La Santa Sede è favorevole a uno status so ciale internazionalmente garantito per la parte di Gerusalemme in cui i Luoghi Santi delle tre fedi monoteistiche siano aperti ai credenti». Infine, una battuta sulla Primavera araba: «Le aspirazioni sono buone, è nata da giovani in cerca di dignità, libertà e lavoro, valori condivisi da cristiani e musulmani, ma speriamo che vada verso l’estate, non verso l’inverno».

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