Aleppo - La disinformazione continua.
 da Nabil Antaki, dei fratelli Maristi
da Nabil Antaki, dei fratelli Maristi
Abbiamo
chiesto al Dr. Nabil Antaki se le informazioni riportate da una
settimana  sulla situazione in Aleppo corrispondono a quello che
accade  lì.  Ecco
la sua risposta:
A
tal proposito, ultimamente mi rendo conto che i media  continuano a
mentire per omissione. Dall'inizio della guerra in Aleppo 4 anni
fa, essi non riportano tutti i fatti nel loro complesso.
 Aleppo
è bombardata quotidianamente dal 2012 da parte di gruppi
terroristici che provocano morti e feriti. Nessuno se ne è mai
curato; se non per felicitarsi per il "buon lavoro che
fanno" [riferendosi alla dichiarazione di Laurent Fabius]. 
E' tempo che l'Occidente si svegli e smetta di sostenere i
terroristi.
 Noi
in Aleppo siamo disgustati dalla mancanza di imparzialità e
obiettività dei mezzi di comunicazione.  Parlano solo di
sofferenza e perdita di vite umane nella parte orientale della città,
controllata da al-Nosra, gruppo terrorista affiliato ad al-Qaeda,
che hanno sempre chiamano "ribelle", il che è un modo per
renderlo più rispettabile. E passano sotto silenzio le perdite
e la sofferenza quotidiana nei nostri distretti occidentali di Aleppo
dovuti ai bombardamenti lanciati da questi terroristi. Non
parlano neanche circa il blocco e i tagli totali di acqua ed
elettricità che quelli infliggono a noi ...
 I
media non dicono nulla dei bombardamenti continui e della carneficina
che ha avuto luogo la scorsa settimana, nella parte occidentale della
città [dove il dottor Nabil vive], dove nessun quartiere è stato
risparmiato e dove ci sono ogni giorno decine di morti. Queste
omissioni sono tanto più scioccanti in quanto questi nostri
distretti rappresentano il 75% della superficie di Aleppo e hanno 1,5
milioni di persone - contro 300.000 nella parte orientale occupata
dai gruppi terroristici.
 Questa
informazione monca insinua che i terroristi che ci attaccano sono le
vittime. Peggio ancora, i media hanno sviato la nostra
richiesta "SAVE ALEPPO" suggerendo che questo appello
chiedeva la cessazione delle ostilità da parte delle "forze di
Assad". Il che è falso. Inoltre, non ci sono "forze
di Assad": ci sono le forze dell'esercito regolare siriano a
difesa dello Stato siriano.
Essi
[i media tradizionali] potrebbero almeno avere la decenza di parlare
della carneficina causata dagli attentati terroristici che hanno
mietuto molte vittime. Come è successo di nuovo venerdì
scorso, quando uno dei loro colpi ha colpito una moschea  nell'ora
della preghiera causando 15 morti e 50 feriti tra i civili. Gli
attacchi e le perdite che soffriamo vengono presentati [dai media] in
modo da lasciare il pubblico nell'incertezza su chi è il vero
responsabile di questi crimini.
 Da
tre giorni i media stanno accusando il "regime di Assad" e
i russi di aver  bombardato e distrutto un ospedale sostenuto dalla
ONG Medici
senza frontiere  ad
est della città.  Essi
sostengono che "l'ultimo pediatra di Aleppo" è stato ucciso
nel bombardamento. Abbiamo ancora molti pediatri in Aleppo.  Ciò
dimostra molto bene  che, per i media, conta solo la parte orientale
occupata dai ribelli, e che i tre quarti della città di Aleppo
amministrati dallo stato siriano, dove praticano ancora molti
pediatri, non contano.
 L'ospedale
MSF menzionato non è nella lista degli ospedali siriani stabilita
prima della guerra da parte del Dipartimento della Salute. Quindi,
se c'è, è stato installato in un edificio dopo la guerra.  Io
non credo che le forze governative o un aereo russo abbiano
deliberatamente bombardato un ospedale. Non è nel loro 
interesse.
 Abbiamo
constatato la stessa parzialità, quando il più grande ospedale di
Aleppo  Al-Kindi ,
è stato colpito dai missili terroristici di al-Nosra e
intenzionalmente bruciato nel 2013. I media non hanno prestato
attenzione a questo atto criminale. Siamo disgustati e rivoltati
da questa disinformazione in corso.
Nabil
Antaki, 30 aprile 2016 
http://arretsurinfo.ch/alep-linformation-mensongere-continue-par-nabil-antaki/
Il Vescovo di Aleppo Monsignor Jeanbart :
L’ULTIMO
PEDIATRA? ...  Monsignor
Jeanbart ha anche criticato l’informazione unilaterale: «Il
governo sta cercando di liberare la città dopo che per mesi gli
aleppini sono stati bombardati [dai ribelli]. Ovviamente è triste
che un ospedale sia stato distrutto. Ma Medici senza frontiere
ha dichiarato che l’ultimo pediatra è stato ucciso. Non è
vero, ce ne sono molti altri dove più di un milione di persone
vivono. Quando sentite parlare delle sofferenze di Aleppo, spesso si
parla del regime che attacca i civili controllati dai ribelli. Ma è
quasi sempre vero l’opposto. Non sto scusando il regime di Assad,
ma non posso permettere che le menzogne continuino a informare il
mondo. (…) Noi abbiamo più libertà di coloro che vivono
nell’altra [metà di Aleppo]. Fino a quando non attacchi i soldati
del governo, puoi anche criticare il governo e non ti succede niente.
Ma se fossimo dall’altra parte, verremmo obbligati a convertirci
all’islam e saremmo cittadini di serie B, senza diritti».
|  | 
| Missili e razzi lanciati dalla zona sotto il controllo dei ribelli ieri hanno colpito l’ospedale di Dabbi’t, centrando il reparto di ostetricia e uccidendo 17 bambini, oltre che donne e uomini. | 
    Padre Ibrahim, francescano:
BOMBE
SUI CIVILI. ... «È
il momento peggiore di Aleppo da sempre», spiega padre Ibrahim.
«Abbiamo appena avuto la notizia che un ospedale è stato
bombardato: si parla già di 17 vittime. Ma da mercoledì scorso a
oggi le bombe cadono sulle moschee, sulle chiese, sulle case, in
tutte le zone di Aleppo ovest».
È da anni che la situazione è questa, spiega il francescano, ma ora l’intensità degli attacchi è aumentata. Chi spara? «Sicuramente qui nella parte ovest, chi ci colpisce non è l’esercito, che ci difende, ma sono le milizie che non hanno accettato la pace». Si tratta «sicuramente» di un «bombardamento fondamentalista e terrorista: sono bombardamenti non contro obiettivi militari, protetti, ma contro obiettivi civili indifesi come scuole, chiese, ospedali. Un modo di terrorizzare la gente e usare questo terrore come carta da giocare nelle trattative».
È da anni che la situazione è questa, spiega il francescano, ma ora l’intensità degli attacchi è aumentata. Chi spara? «Sicuramente qui nella parte ovest, chi ci colpisce non è l’esercito, che ci difende, ma sono le milizie che non hanno accettato la pace». Si tratta «sicuramente» di un «bombardamento fondamentalista e terrorista: sono bombardamenti non contro obiettivi militari, protetti, ma contro obiettivi civili indifesi come scuole, chiese, ospedali. Un modo di terrorizzare la gente e usare questo terrore come carta da giocare nelle trattative».
STRUMENTALIZZAZIONI. Sui
media internazionali è stata data la notizia che è stato colpito un
ospedale pediatrico da missili russi o dell’esercito di Assad. È
vera questa notizia? Cosa è accaduto? Padre Ibrahim ammette di non
avere certezze sull’accaduto, di certo, sottolinea, «quando viene
colpito un ospedale con bambini e donne ricoverate, questo non può
essere che un crimine di guerra a cui siamo al cento per cento
contrari». Quel che può dire il francescano è che si tratta di
quella parte della città «dove ci sono i miliziani di al-Nusra (il
nome locale di al Qaeda, ndr): si è detto che era un ospedale da
campo dove curavano i terroristi feriti in azione di guerra». La
Chiesa, prosegue, è contro ogni tipo di bombardamento su civili
innocenti, «ma sappiamo che ci sono diverse strumentalizzazioni
delle informazioni».
   Il vescovo di Aleppo, monsignor Audo:
... Eccellenza,
qual è la situazione ad Aleppo? La settimana scorsa il bombardamento
degli ospedali, ogni giorno nuovi attacchi...  «La
situazione è drammatica: la città divisa in due, a ovest i
governativi e a est i ribelli asserragliati nella città vecchia.
L'80% della popolazione è senza lavoro. E i bombardamenti durano da
mesi. Ma sull'ospedale vorrei dire una cosa: bisogna fare attenzione,
i media occidentali parlano di Siria solo quando attacca l'esercito
di Assad. Quando sparano i ribelli non ne parla nessuno. Venerdì
scorso i gruppi armati dell'opposizione hanno bombardato una moschea
facendo 250 fra morti e feriti. Ne avete sentito parlare?» 
Ci
sono due pesi e due misure? 
«Certo:
per l'Occidente Assad uccide i bambini e i pediatri, mentre i ribelli
islamisti sono degli angeli» 
Chi
paga per tutto questo?
  «I
soldi vengono dall'Arabia Saudita, i miliziani sono armati e
addestrati in Turchia».
Quindi
la coalizione che combatte Isis in realtà finanzia la jihad?   «Esattamente.
Questa guerra è organizzata per interessi economici e strategici ad
alti livelli da Usa e Israele, secondo un accordo ben orchestrato. Ma
sono loro dietro tutto: hanno i loro interessi, che difendono tramite
intermediari come la Turchia, l'Arabia, il Qatar»
Sono
parole molto pesanti.  «Eppure
sono rapporti geopolitici chiari. I nodi sono due: la volontà di
Israele di sopravvivere e quella statunitense di imporre la propria
supremazia economica. Questi obiettivi sono intrecciati e per
raggiungerli si punta a dividere gli avversari. Guardi cosa hanno
fatto con Saddam e cosa hanno provato a fare con Assad».
 

 
 
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