Azer, maggio 2025
Carissimi,
“Il Signore è risorto! Sì, è veramente risorto!”. Rimbalza, l’annuncio, come ogni anno, di bocca in bocca. Ma cosa accade nel cuore? Signore, io credo veramente alla tua Risurrezione? Pasqua esplode, inarrestabile, in una profusione di fiori e cielo da cartolina.
Le Palme, la lavanda dei piedi, la Mensa del giovedì e la Croce il Venerdì... La tomba silenziosa del sabato... e la pietra rotolata il mattino del giorno nuovo. Se Cristo non ha vinto la morte, la nostra fede è vana. Eppure quest’anno la Pasqua è arrivata in un tempo di grande sospensione - almeno qui in Siria - di incertezza, di attesa logorante. La gente è stanca, ed ha paura. Sempre più si sente ripetere: «Dov’è Dio? In tutto quanto ci sta accadendo, dov’è?». Anche fra noi, Cristiani cioè discepoli del Cristo Risorto, si diffonde il dubbio, l’amarezza. Forse siamo come a porte chiuse, disorientati, senza un cammino chiaro davanti.
Mi sembra che in questo momento di prova- prova contingente, particolare, ma anche prova più generale, nel mondo e persino nella Chiesa - raccogliamo i frutti amari coltivati dalla mentalità di questo mondo malato, che non crede più che si possa dare un senso al dolore, alla sofferenza, alla morte. Perchè non si crede più alla vita eterna, a ciò che ha veramente valore aldilà dell’immediato, ciò che resta e che nessuno ci potrà veramente togliere. Noi che professiamo una fede il cui cuore è proprio un Dio che per noi è passato attraverso la morte, e l’ha vinta, stiamo rischiando di lasciarci “spegnere” dentro la speranza vera. Perchè non sappiamo più annunciare la forza del dare la vita per ciò in cui crediamo, per Colui in cui crediamo? Certo la morte fa paura, ha avuto paura anche Cristo. Certo che facciamo di tutto per vivere in pace, perchè le nostre famiglie e comunità siano serene, perchè i nostri figli non debbano temere violenze e soprusi. Ma alla fine la morte c’è, il dolore c’è, la violenza c’è. Non possiamo eliminarli. Perchè il “fumo di Satana” è entrato nel mondo; è entrato persino nella Chiesa, ci diceva già Papa Paolo VI. Se ci riflettiamo un attimo, capiamo che Satana è libero di agire solo perchè anche noi siamo veramente liberi. Liberi di scegliere tra il Bene e il Male. Possiamo lamentarci continuamente per il male che c’è, o scegliere oggi, in ogni momento, qui ed ora, il bello, il bene, il vero che possiamo vivere nonostante tutto. Attraverso tutto. Di fronte al dolore e alla sofferenza individuale, a volte c’è solo da tacere. Ma di fronte al problema del Male in sè, rimbocchiamoci le maniche della fede. Insieme. C’è tanto lavoro da fare, in tutte le parti del mondo. Abbiamo un annuncio da proclamare con la vita: Cristo è risorto!
“Non temere: io faccio nuova ogni cosa. Se solo mi lasci entrare. Perchè questa volta non entrerò a porte chiuse. Attendo che tu mi apra, che tu spalanchi la tua vita ad una speranza certa.” Signore, io credo, aumenta la mia fede”.
Amen, Alleluia!
Una “bellezza"
che non si ferma!
P.S. Situazione in Siria: difficile, tutto sospeso, nessuno sa bene verso cosa stiamo andando. Grande incertezza. Ci sono violenze. Il cantiere: va avanti nonostante tutto, bello! Con la forza di una pazzia voluta da Dio, chissà cosa ne verrà fuori...
Le sorelle: bene, abbiamo avuto un sacerdote per il Triduo, Don Victor della nunziatura, e rendiamo veramente grazie a Dio. Ma facciamo un po’ fatica a star dietro a tutto. Gli auguri di Pasqua ve li mandiamo ora! E grazie di cuore per le vostre preghiere.
M. Marta Fagnani , Monastero Trappista Beata Maria Fons Pacis, Siria
Aiuta a costruire un luogo di Pace in terra di Siria! | ||
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