Lettera da Aleppo n° 48, 5 febbraio 2024 (a un anno dal terribile terremoto)
Traduzione di fratel Giorgio Banaudi
Cari amici,
I Maristi blu sono in lutto: la nostra
volontaria più anziana, Marguerite També, è morta improvvisamente
pochi giorni fa, mercoledì 31 gennaio.
All'età di 92 anni, Margot era ancora
molto attiva, veniva ogni giorno nella nostra sede presso la comunità
dei Fratelli, gestiva il progetto "Sviluppo delle donne",
riordinava e distribuiva gli abiti usati che ricevevamo, ascoltava i
nostri volontari e condivideva con loro la sua vita e la sua
esperienza. Margot è stata con noi fin dagli inizi, nel 1986, in
questo cammino di solidarietà insieme con i più svantaggiati.
Lascerà un grande vuoto nei nostri cuori e nella vita di tantissime
persone qui ad Aleppo.
Ho esitato a lungo prima di scrivere
questa lettera. Mi sembrava quasi indecoroso parlarvi della nostra
situazione ad Aleppo mentre poco lontano da noi si sta consumando una
terribile tragedia, una delle peggiori della storia.
Decine di migliaia di bombe sganciate
su una piccola area con la più alta densità di popolazione al
mondo; decine di migliaia di vittime civili (27.000 i morti finora),
la maggior parte dei quali sono bambini e donne; non c'è famiglia
che non abbia perso uno o più membri; quasi due milioni di sfollati
su una popolazione di poco più di 2.200.000 abitanti, la maggior
parte dei quali vivevano già praticamente come profughi; la maggior
parte degli ospedali e delle strutture mediche è stata resa
inutilizzabile; le medicine, l'acqua, l'elettricità e il cibo
vengono forniti col contagocce; i palestinesi di Gaza stanno
soffrendo come mai nessuno prima.
E tutto questo continua, nonostante la
condanna dei governi del mondo, nonostante le incessanti richieste
del Segretario Generale delle Nazioni Unite, dell'UNICEF, dell'OMS,
di Medici senza frontiere e di Human Right Watch di fermare questi
atti di guerra e lasciar passare gli aiuti umanitari.
L'unico aspetto positivo di questa
tragedia è che ha riportato in primo piano la questione palestinese
e che tutti i governi, soprattutto le grandi potenze, tornano
finalmente a parlare della soluzione dei due Stati, mentre, pur
essendo convinti che questa sia l'unica soluzione possibile, da 20
anni non hanno fatto nulla per metterla in pratica, permettendo anzi
che la colonizzazione dei territori palestinesi occupati continuasse
e impedendo di fatto la creazione di uno Stato palestinese autonomo.
Qui ad Aleppo, tutti sono solidali con
i palestinesi e, a dir poco, disgustati dalle atrocità commesse
contro di loro. Le conversazioni degli aleppini, i messaggi su
WhatsApp, i post su Facebook sono tutti incentrati su questa
tragedia.
Non solo: anche la situazione economica
e la vita quotidiana in Siria, e in particolare ad Aleppo, sono
argomenti di discussione quotidiana, perché le cose qui vanno di
male in peggio.
I prezzi aumentano ogni giorno di pari
passo con il crollo della valuta nazionale; il costo della vita, già
insopportabile, continua a salire a livelli mai visti, con il
risultato che il 90% delle famiglie vive sotto la soglia della
povertà e non riesce ad arrivare a fine mese. Lo Stato, non avendo
più a disposizione risorse finanziarie, non sovvenziona più come un
tempo i prodotti essenziali come pane, benzina e gasolio per il
riscaldamento, contribuendo così all'aumento dell'inflazione.
E pensare che prima del 2011 il Paese
era prospero e la povertà molto rara.
Le riserve sono ormai quasi esaurite;
molti prodotti sono razionati; l'elettricità viene erogata solo per
2 ore al giorno. La gente soffre; basti pensare a questo freddo
inverno, con temperature di 4-5 gradi, senza nessuna possibilità di
riscaldamento!
Durante gli anni della guerra, la vita
ad Aleppo era pericolosa. Negli ultimi 6 anni è diventata ancora più
difficile, addirittura intollerabile. Il movimento migratorio sta
crescendo, soprattutto di recente, grazie soprattutto alle nuove
opportunità offerte dal governo canadese. Alcuni dei principali
referenti dei Maristi Blu sono già partiti, altri sono in attesa del
visto per emigrare.
Cosa possiamo dire a coloro che,
disperati e senza più speranza, vengono a chiederci consiglio su una
possibile partenza o a coloro che, ottenuto il visto, vengono a
salutarci? Se non augurare loro buona fortuna.
Di fronte a tutte le sofferenze patite
dalla popolazione di Aleppo, noi Maristi Blu riteniamo che il nostro
contributo per alleviarle sia ancora più urgente che mai.
Vi faccio qualche esempio:
Il nostro programma "Goccia di
latte” fornisce a 2.100 bambini il fabbisogno mensile di latte. Il
prezzo di una razione mensile di latte per bambini (720.000 LS) è
più costoso dello stipendio mensile attribuito al papà (che è di
circa 400.000 LS).
Di recente abbiamo ricevuto una grande
donazione in natura da un'associazione francese: pannolini per
neonati. Il prezzo mensile dei pannolini per un bambino (200.000 LS
prodotti qui localmente) è la metà dello stipendio del papà! Il
nostro progetto "Pannolini per i bèbè” aiuta circa 600
famiglie al mese.
Il nostro progetto "LED", che
consiste nell'installazione di una batteria, di un inverter e di luci
a LED nelle case di oltre 200 anziani o di famiglie numerose, ha
permesso loro di non vivere più al buio dopo il tramonto. La maggior
parte delle persone non dispone dei soldi per pagare un modesto
abbonamento mensile a un generatore privato (400.000 LS al mese), che
fornirebbe un po' di elettricità per accendere almeno qualche
lampadina.
I "Cestini alimentari" che
distribuiamo a 1.100 famiglie ogni mese, sono proprio ciò di cui
hanno più bisogno. Il prezzo (400.000 LS) di ogni cesto permette
così a molte famiglie di sopravvivere; il 56% delle famiglie siriane
è considerato a rischio dal punto di vista alimentare, stando alle
agenzie delle Nazioni Unite.
Infine, per concludere questa
carrellata di esempi, il nostro programma "Sostegno scolastico"
contribuisce alle spese scolastiche, di trasporto e di assistenza per
più di cento alunni e studenti.
Tutti gli altri progetti proseguono
normalmente.
I nostri programmi educativi, in
sintesi: "Voglio imparare” per l'istruzione e l'educazione di
120 bambini dai 3 ai 6 anni, "Piccoli Semi" per il sostegno
psicosociale di 450 bambini e adolescenti, "Taglio e cucito"
per l'insegnamento del cucito a 20 partecipanti per ogni sessione che
dura circa 3 mesi.
I nostri programmi di assistenza:
"Affitto" per aiutare 120 famiglie sfollate a trovare un
alloggio, "Aiuto medico” per curare circa 150 malati ogni
mese, "Pane condiviso " per fornire un pasto caldo
quotidiano a 260 anziani che non hanno più nessuno ad Aleppo.
Infine i nostri programmi di sviluppo:
MIT", il nostro centro di formazione per adulti, con 2 sessioni
di 12 ore al mese; il programma "Microprogetti", che
insegna alle persone a creare e avviare progetti personali e finanzia
una cinquantina di progetti all'anno; "Formazione
professionale", con 2 moduli per 20 apprendisti ciascuno, che
imparano un mestiere nell'arco di 2 anni; il progetto "Sviluppo
delle donne", con sessioni della durata di 3 mesi ciascuna; e
infine, ma non meno importante, "Heartmade (fatto col cuore)",
che, grazie alle sue 16 sarte, crea capi di abbigliamento unici per
le donne, a partire da scarti di tessuto.
Quest'anno, più che negli anni
precedenti, stiamo facendo del nostro meglio per formare i membri dei
Maristi Blu, in particolare i responsabili dei progetti.
Per i nuovi volontari stiamo
organizzando corsi formativi: un ciclo di tre sessioni di formazione:
i Maristi – i Maristi Blu - la Solidarietà.
Per i volontari più esperti, formazione sul campo attraverso la condivisione delle attività di altri progetti.
Per i direttori dei progetti: da un
lato, incontri regolari per riflettere insieme sull'impatto dei
progetti sui volontari e sui beneficiari, sulla conformità dei
nostri valori con le nostre azioni, sullo stato attuale dei Maristi
Blu e sul loro futuro; dall'altro, sessioni di formazione, su base
locale o con la presenza dei Maristi del Libano o della Spagna;
l'ultima sessione di formazione di 3 giorni completi si è appena
conclusa con la partecipazione di tutti i direttori dei progetti,
sotto la direzione di 2 formatori libanesi dell'associazione Waznat.
Stiamo facendo del nostro meglio, entro
i limiti delle nostre capacità umane e materiali, per aiutare,
alleviare, educare, formare, sviluppare e seminare un po' di speranza
in un ambiente di sofferenza che incoraggia solo il pessimismo e la
disperazione.
Infine, vi chiediamo, cari amici, di
pregare per:
Noi, Maristi Blu, affinché Dio ci
aiuti a continuare la nostra missione;
Per i siriani che soffrono e che
non vedono alcuna luce all'orizzonte o alla fine del tunnel;
Per la popolazione di Gaza,
affinché la carneficina si fermi;
Per tutti i palestinesi, affinché
i loro diritti siano finalmente riconosciuti, l'occupazione finisca
e possano vivere nel loro Stato.
Per l'intera regione mediorientale
che, come una polveriera, potrebbe esplodere in qualsiasi momento.
Aleppo, 5 febbraio 2024
Per i Maristi Blu – Dr. Nabil Antaki