Il
15 marzo i Ministri degli Esteri di 4 nazioni hanno rilasciato una
dichiarazione congiunta, in occasione del nono anniversario
dell'inizio del conflitto siriano. Qui. l'ex ambasciatore britannico
in Siria, Peter Ford, offre un suo commento che è una critica
bruciante a tale dichiarazione dolorosamente fuorviante:
DICHIARAZIONE
COMUNE SULLA SIRIA DI REGNO UNITO, USA, FRANCIA E GERMANIA
Commenti
di Peter Ford, ex ambasciatore in Siria:
Non
c'è nulla di nuovo nella dichiarazione (testo sotto) emessa il 15
marzo dai quattro governi. Nella misura in cui però rappresenta una
certa forma di esposizione della politica, quando normalmente questi
governi non offrono alcuna spiegazione per ciò che stanno facendo,
vale la pena di fare un'analisi testuale, offerta in sezioni tra il
testo.
Comunicato
stampa
Nono
anniversario dell'insurrezione siriana: dichiarazione congiunta
I
governi di Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti hanno
rilasciato una dichiarazione congiunta sul nono anniversario
dell'insurrezione siriana.
Pubblicato
il 15 marzo 2020
On.
Dominic Rennie Raab, Primo Ministro dell' Ufficio per gli Affari
Esteri e del Commonwealth
In
una dichiarazione congiunta Francia, Germania, Regno Unito e Stati
Uniti dichiarano:
Nove
anni fa oggi, decine di migliaia di Siriani sono scesi in piazza
pacificamente chiedendo il rispetto dei diritti umani e la fine della
corruzione del governo. Invece di ascoltare le legittime richieste
del popolo siriano, il regime di Assad ha risposto con una spietata
campagna di arresti arbitrari, detenzioni, torture, sparizioni
forzate e violenza. Mentre il conflitto siriano entra nel suo decimo
anno, il brutale tentativo del regime di Assad di ottenere una
vittoria militare ha fatto sfollare oltre 11 milioni di persone -
quasi la metà della popolazione siriana di prima della guerra- e ha
ucciso oltre 500.000 siriani.
Commento di Peter Ford:
"Ecco subito qui: la teoria della guerra con un solo
belligerante. Nessuna menzione degli estremisti islamici che con
supporto esterno hanno rapidamente preso il controllo dei disordini.
Nessun riconoscimento che la stragrande maggioranza degli sfollati
interni ha cercato scampo dai jihadisti nel territorio detenuto dal
governo, nessun riconoscimento che oltre la metà dei presunti
500.000 morti erano combattenti, da entrambe le parti."
Il
regime di Assad deve accettare la volontà del popolo siriano che
richiede e merita di vivere in pace e libero da bombardamenti,
attacchi di armi chimiche, bombe a barile, attacchi aerei, detenzione
arbitraria, tortura e fame.
Commento di Peter Ford:
"I
nostri vecchi preferiti, 'attacchi con armi chimiche' (messi in
discussione, per usare un eufemismo) e "bombe a barile",
come se i mortai jihadisti non piovessero nelle aree civili,
specialmente sui Cristiani! Non esistevano, no! Nè alcuna menzione
delle decapitazioni! Una totale grettezza sulla questione di come
debba essere definita ed espressa la "volontà del popolo",
specialmente quando l'ultima fatwa dei leader religiosi jihadisti
mette in guardia la popolazione dall'essere sedotti dai diavoli
gemelli della democrazia e del secolarismo".
Esprimiamo
la nostra soddisfazione per la liberazione da parte della Coalizione
Globale e delle SDF Forze Democratiche Siriane di tutto il territorio
un tempo controllato da Daesh. Tuttavia, la minaccia di Daesh rimane
e siamo decisi a continuare i nostri sforzi congiunti attraverso la
Coalizione per garantire la loro sconfitta duratura. Stiamo
combattendo il terrorismo con determinazione e siamo in prima linea
nella lotta.
Commento di Peter Ford:
"In
realtà la Coalizione e SDF non hanno liberato TUTTO il territorio
precedentemente detenuto dall'ISIS. Ditelo al popolo di Palmira, di
Deir Ez Zor, del campo di Yarmouk, Suweida e in molte altre aree. Ma
ovviamente le Quattro Potenze devono giustificare la continua
occupazione illegale delle regioni della Siria nordorientale e il
saccheggio delle sue risorse petrolifere, quando l'ISIS è ridotto a
resti che senza ombra di dubbio il governo siriano sarebbe in grado
di reprimere se solo le forze Occidentali con la loro presenza in
loco non consentissero loro di sopravvivere".
Ma
la lotta al terrorismo non può e non deve giustificare massicce
violazioni del diritto internazionale umanitario o continua violenza.
La sconsiderata offensiva militare di Assad, Russia e Iran a Idlib
provoca solo ulteriori sofferenze e una crisi umanitaria senza
precedenti, poiché vengono distrutte infrastrutture mediche e
umanitarie e i lavoratori vengono uccisi, nonché i civili. Nel suo
ultimo sanguinoso assalto a Idlib, il regime di Assad, sostenuto da
Russia e Iran, ha fatto fuggire quasi un milione di civili dal solo
dicembre, lo sfollamento più rapido dall'inizio del conflitto.
Affinché l'ultimo cessate il fuoco nel nord-ovest della Siria duri,
è necessario stabilire un cessate il fuoco a livello nazionale come
richiesto nella risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni
Unite (UNSCR) 2254.
Commento di Peter Ford:
"Fate
come diciamo, ma non come abbiamo fatto (a Raqqa, Mosul, Fallujah,
Rimadi ecc.)! Lasciate tranquilli i cloni di Al Qaeda liberi di
opprimere e depredare il popolo di Idlib! La soluzione proposta, un
cessate il fuoco a livello nazionale, in realtà è già in atto dato
che Idlib è ora l'unica area in cui si vedono conflitti aperti. E
cosa viene dopo il cessate il fuoco per rimuovere i gruppi, che anche
noi in un momento di disattenzione abbiamo classificato come
terroristi? Questo non ve lo diciamo".
Nonostante
gli sforzi significativi della comunità internazionale, l'assistenza
per salvare la vita non sta ancora raggiungendo un gran numero di
coloro che hanno un disperato bisogno. Come principali donatori
dall'inizio della guerra, continueremo a sostenere l'assistenza
umanitaria al popolo siriano, anche attraverso l'assistenza
transfrontaliera che è una necessità vitale, e chiediamo che tutte
le parti, in particolare il regime siriano e i suoi alleati,
consentano un accesso umanitario sicuro, senza ostacoli e prolungato
a tutte le persone bisognose in Siria. Tuttavia, non prenderemo in
considerazione la fornitura o il sostegno di qualsiasi assistenza per
la ricostruzione fino a quando un processo politico credibile,
sostanziale e autentico non sarà irreversibilmente in corso. In
assenza di tale processo, l'assistenza alla ricostruzione per la
Siria non farebbe altro che rafforzare un governo profondamente
imperfetto e arbitrario, aumentare la corruzione, rafforzare
l'economia di guerra e aggravare ulteriormente le cause profonde del
conflitto.
Commento di Peter Ford:
"Traduzione: aprire più passaggi in modo che i jihadisti
che controllano tutti gli aiuti che entrano possano godere di ancora
più opportunità per ricostituire le loro scorte di guerra. E
indipendentemente dal fatto che la privazione economica aggravi
ancora di più l'immensa sofferenza civile che pretendiamo di
aborrire non smetteremo di bloccare l'assistenza internazionale per
la ricostruzione finché non abbiamo installato i nostri tirapiedi a
Damasco. Anche se sappiamo che è pura illusione, vogliamo comunque
causare privazione per pura vendetta. Non possiamo permettere ad
Assad, all'Iran e alla Russia di godere della loro vittoria e con un
po' di fortuna più sofferenza causerà ulteriori disordini ".
Incoraggiamo
la comunità internazionale a continuare a fornire assistenza ai
vicini della Siria per condividere i costi della crisi dei rifugiati
siriani. Ai siriani sfollati deve essere permesso di ritornare
volontariamente e in sicurezza nelle loro case, senza timore di
detenzione arbitraria, violazione dei diritti e coscrizione forzata.
Tuttavia, il regime siriano continua a impedire loro di farlo.
Commento di Peter Ford:
"Ah,
'coscrizione forzata'. È terribile aspettarsi che i giovani
difendano la legge e l'ordine quando sono rimaste ancora poche
migliaia di giovani meno fortunati provenienti da città e villaggi
decimati nelle aree controllate dal governo per difenderli. Lasciamo
che i jihadisti tornino senza essere molestati nei nostri Paesi, no?
"
Continueremo
a documentare la responsabilità per le atrocità commesse dal regime
di Assad e continueremo i nostri sforzi per garantire che coloro che
sono responsabili di crimini contro l'umanità, crimini di guerra e
altre violazioni e abusi siano identificati e ritenuti responsabili.
La comunità internazionale deve riunirsi per sostenere la raccolta e
la pubblicazione della documentazione di violazioni e abusi dei
diritti umani e delle violazioni del diritto internazionale
umanitario, compreso il lavoro critico della Commissione d'inchiesta
delle Nazioni Unite; il Meccanismo Internazionale, imparziale e
indipendente delle Nazioni Unite per la Siria; e la commissione
d'inchiesta del Segretario Generale delle Nazioni Unite.
In
modo che questo sia l'incentivo necessario per indurre la leadership
siriana a uscire con le mani in alto.
La
soluzione militare che il regime siriano spera di raggiungere, con il
sostegno della Russia e dell'Iran, non porterà pace. Ribadiamo il
nostro forte sostegno al processo guidato dalle Nazioni Unite a
Ginevra e alla risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle
Nazioni Unite per realizzare una Siria pacifica e stabile.
Commento di Peter Ford:
"Ovviamente
non vi diciamo come realizzare questo miracolo se si deve evitare di
ricorrere alla forza delle armi. La pace è già stata raggiunta nel
75% della Siria controllata dal governo, mentre i jihadisti di Idlib
sono totalmente contrari ai negoziati così come alla democrazia".
Noi
- Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti - chiediamo al regime
di Assad di fermare le spietate uccisioni e di impegnarsi in modo
significativo in tutti gli aspetti della risoluzione 2254 del
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, tra cui un cessate il
fuoco a livello nazionale, una costituzione riformata, il rilascio di
persone detenute arbitrariamente, così come elezioni libere ed eque.
Un processo politico credibile non può essere limitato ai tentativi
di convocazione di un comitato costituzionale. Tutti i cittadini
siriani, compresi i cittadini sfollati e rifugiati, dovrebbero poter
partecipare a elezioni libere ed eque, sotto la supervisione delle
Nazioni Unite.
Commento di Peter Ford:
"Ecco qua: la nostra soluzione è quella di truccare le
elezioni. Milioni di rifugiati voteranno sicuramente per i nostri
tirapiedi. La dichiarazione è notevole tanto per le sue omissioni
quanto per quello che dice. Non una parola su secolarismo o
protezione per le minoranze: il fatto che i gruppi jihadisti siano
completamente cancellati dal quadro, tranne che in un divieto di
usare il terrorismo come giustificazione all'uso della forza armata,
è davvero sorprendente. Non c'è qui una sola parola con cui Hayat
Tahrir Al Sham, (già Al Nusra, già Al Qaeda) il gruppo jihadista
dominante, non concorderebbe "
Ringraziamo il Reverendo Andrew Ashdown per la segnalazione.
Qui la risposta del Governo Siriano al Comunicato dei 4 Governi Occidentali :
https://sana.sy/fr/?p=179573&fbclid=