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venerdì 3 gennaio 2025

Dichiarazione storica a Damasco: i capi delle Chiese siriane uniscono le loro voci per la pace

In questa storica dichiarazione pubblicata il 29 dicembre 2024 a Damasco, Sua Beatitudine Giovanni X, patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente dei greci ortodossi, Sua Santità Efrem II, patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente, capo supremo della Chiesa siriana ortodossa e Sua Beatitudine Joseph I, patriarca della Chiesa greco-melchita cattolica hanno lanciato un vibrante appello alla riconciliazione nazionale, alla revoca delle sanzioni economiche, a una partecipazione attiva nella redazione di una nuova Costituzione, e alla speranza di un futuro migliore per il loro paese, segnato da anni di guerra e sofferenza.


In questo momento storico, mentre la Siria attraversa una nuova transizione, noi, i capi delle Chiese cristiane della Siria, ci rivolgiamo alla popolazione con un messaggio di amore e speranza. Questo messaggio deriva dal nostro senso di responsabilità e dalla nostra profonda fede nella missione del Signore Gesù Cristo, che ha benedetto i costruttori di pace e li ha chiamati figli di Dio (San Matteo 5:9). In questo tempo santo della Natività, Cristo ci chiama ad essere messaggeri di pace sulla terra.

Oggi ci troviamo alla soglia di una nuova era che richiede da ciascuno di noi umiltà, coraggio e determinazione per costruire la Siria del futuro. Questa nuova fase richiede un impegno verso una cultura del dialogo e l'apertura agli altri. Richiede saggezza, deliberazione e lungimiranza, nonché la capacità di evitare di rimanere bloccati in conflitti inutili, populismo o isolamento.

Come cristiani, abbiamo un ruolo vitale e centrale da svolgere in questa fase collaborando con tutti per far avanzare e ricostruire questa patria.

Riconosciamo che la nostra responsabilità spirituale, morale e nazionale ci obbliga a sempre alzare la voce della verità, a difendere la dignità umana in ogni circostanza e ad operare con forza per sostenere il cammino verso la democrazia, della libertà, dell'indipendenza e della pace, che garantisce i diritti e la dignità di tutti i siriani.

Il nostro messaggio di oggi si basa su quattro assi principali:

Riconciliazione

Appello al mondo per la revoca delle sanzioni economiche esterne

Partnership

Speranza 

Primo: Riconciliazione nazionale e dialogo come cammino verso l'unità

La Siria è una nazione con un'identità umana e civilizzatrice, costruita su una storia e una geografia che si sono evolute nel corso dei secoli. Tuttavia, è rimasta ferma nella sua volontà di coesistenza per garantire gli interessi comuni. La diversità etnica, religiosa e culturale che caratterizza le comunità locali siriane è una fonte di ricchezza e forza. Oggi la Siria è chiamata a ritrovare il suo ruolo attivo nella comunità internazionale e a rafforzare la sua appartenenza al suo ambiente geografico e arabo allargato.

Per raggiungere questo obiettivo, chiediamo di:

Avviare un dialogo nazionale globale che riunisca tutte le componenti della società, rafforzando la fiducia e la coesione sociale, affrontando le radici del conflitto e ridefinendo l'identità nazionale siriana sulla base di valori comuni: cittadinanza, dignità, libertà e coesistenza.

Organizzare workshop di dialogo locale in tutte le province, città e villaggi per affrontare le sfide che influenzano la coesione sociale, realizzare una riconciliazione autentica e consentire alle comunità di lavorare insieme per un risanamento condiviso in Siria.

Rafforzare la fiducia tra tutti i siriani attraverso progetti di sviluppo comunitari che contribuiscano a ricostruire il tessuto sociale e rafforzare il senso di appartenenza ad uno stato unito.

Ravvivare lo spirito di convivenza che è sempre stato parte dell'eredità siriana, lavorando per eliminare i pregiudizi, contrastando le parole di odio e discriminazione, perché la vendetta e il risentimento non costruiscono una nazione.

Collaborare per rafforzare la sicurezza e la protezione al fine di garantire il benessere di tutti i cittadini e consolidare la pace civile.

Secondo: Un appello al mondo per la revoca delle sanzioni economiche esterne

La Siria ha recentemente subito sanzioni economiche e un blocco economico. Questo ha colpito i cittadini siriani di tutte le origini. Le sanzioni hanno avuto un impatto negativo sulle comunità locali in Siria e nei paesi vicini, anche loro colpiti dall'emigrazione. Le loro ripercussioni si sono estese ai paesi che accolgono i siriani, sia attraverso la migrazione legale che quella illegale.

Pertanto, chiediamo alla comunità internazionale di agire rapidamente per:

Rimuovere queste sanzioni ingiuste

Sostenere il cammino della ricostruzione e della ripresa economica

Creare opportunità di lavoro

Terzo: Partecipazione alla redazione di una nuova costituzione per il paese

Crediamo che la redazione di una nuova costituzione, che rifletta le aspirazioni dei siriani, sia essenziale per costruire uno stato moderno e democratico.

Sottolineiamo che:

La necessità che il processo di redazione della costituzione sia inclusivo e coinvolga tutte le componenti della società siriana.

Adesione ai principi di cittadinanza, garanzia dei diritti umani, dello stato di diritto e della separazione dei poteri,la libertà di opinione, il credo e il coinvolgimento delle donne.

L'adozione dei valori di giustizia e uguaglianza come fondamento di uno Stato che offre pari opportunità nella vita politica, sociale ed  economica, a tutti i cittadini senza alcuna discriminazione.

Quarto: Speranza per un futuro di luce

Crediamo che la nuova Siria debba rimanere unita e servire come modello di uno Stato moderno basato sui principi della cittadinanza, della democrazia e dei diritti umani.

Affermiamo la nostra visione per la Siria di domani:

Una Siria unita, sovrana e indipendente che preservi la dignità di ogni cittadino, indipendentemente dalla sua religione, credo, etnia o appartenenza politica.

Una Siria dove lo Stato garantisce la neutralità religiosa, basata su una Costituzione che garantisce lo stato di diritto, la separazione dei poteri, il rispetto delle diversità e delle libertà.

Una Siria dove tutti, in particolare donne e giovani, partecipano attivamente alla costruzione del futuro

Un invito all'impegno e all'azione

Noi, capi delle Chiese cristiane presenti in Siria da quasi due millenni, chiediamo a tutti i siriani di lavorare insieme per realizzare questa visione.

Esortiamo anche i nostri fedeli a non cedere alla paura o all'isolamento, ma ad impegnarsi attivamente nella sfera pubblica, partendo dallo spirito del Vangelo fino a quando non diventeranno partner nella costruzione della nuova Siria.

Facciamo appello alla comunità internazionale affinchè si schieri dalla parte dei siriani nella ricostruzione della loro patria entro i confini riconosciuti a livello internazionale, per evitare qualsiasi invasione esterna della sovranità nazionale.

Crediamo che Dio, che ci ha riuniti in questa terra da cui sono nate civiltà e messaggi di fede, benedirà i nostri sforzi e ci guiderà sulla via della pace.

Sia benedetto il nome di Dio per sempre. Amen.»

Giovanni X - Patriarca di Antiochia e sacerdote della Chiesa ortodossa orientale

Ignazio Afrem II - Patriarca di Antiochia e presidente della Chiesa ortodossa siriana nel mondo

Youssef Al-Absi- Patriarca di Antiochia e dei fedeli cattolici romani

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