Scrive
su MintPress Sarah Abed analizzando il ruolo che alcune fazioni kurde
hanno giocato durante la storia: i Kurdi hanno aiutato le maggiori
potenze a creare il caos in Medio Oriente - dalla rivolta kurda in
Iraq negli anni '60 al conflitto in corso in Siria oggi.
Ancora
oggi, essi si rivelano l'arma di USA e Israele per la
destabilizzazione del Medio Oriente, in cui gli interessi petroliferi
giocano un ruolo primario:
In
questo quadro si comprendono le preoccupazioni espresse a Fides dal
Vescovo di Hassakè mons Hindo :
Offensiva “autonomista” dei curdi a Hassaké. L'Arcivescovo Hindo: si sentono protetti dagli americani
I
militanti e i miliziani che fanno capo al Partito Democratico Curdo
(PYD), braccio siriano del Partiya Karkeren Kurdistan (PKK), hanno
iniziato a realizzare nei fatti il loro intento – coltivato da anni
- di creare una regione autonoma curda nella regione siriana di
Jazira, che nei media curdi già viene indicata col nome curdo di
Rojava.
Nella
provincia siriana nord-orientale di Hassaké, l'auto-proclamata
amministrazione autonoma di Rojava ha iniziato a implementare un
sistema di tassazione locale per sovvenzionare i pubblici servizi
della regione. Secondo quanto affermano i responsabili del progetto,
le tasse saranno utilizzate per sostenere i servizi sanitari e
educativi locali, per migliorare il sistema di sicurezza e anche per
affermare con più forza nelle istituzioni e nella vita sociale i
diritti delle donne. Il programma di tassazione prevede imposte per
tutti i cittadini che hanno entrate mensili pari o superiori a
100mila lire siriane (circa 200 dollari), e quindi dovrebbe
coinvolgere circa il 75 per cento della popolazione locale.
“Oltre
a cercare di imporre questo nuovo sistema di tasse” riferisce
all'Agenzia Fides l'Arcivescovo
siro cattolico Jacques Behnan Hindo
"quelli del PYD hanno anche requisito e chiuso le scuole. Metà
le hanno trasformate in caserme, e nelle altre hanno detto di voler
introdurre nuovi programmi scolastici, che verranno realizzati in
lingua curda. Tempo fa hanno provato anche a espropriare un terreno
appartenente alla nostra Chiesa, ma lo hanno subito restituito, dopo
che io avevo inviato lettere di denuncia sia alla Nunziatura che ad
alcuni dei loro responsabili”.
Secondo
l'Arcivescovo Hindo, che guida l'Arcieparchia siro cattolica di
Hassaké-Nisibi, anche la regione di Jazira è coinvolta nella
delicata e complicata partita geopolitica che si sta giocando in
tutta la regione, e che ruota anche intorno alla 'questione curda':
“I
militanti curdi del PYD” riferisce a Fides l'Arcivescovo Hindo “si
sentono forti perché credono di avere l'appoggio degli USA. Io li ho
messi in guardia: guardate, gli americani prima o poi se ne andranno,
e voi vi troverete peggio di prima. Questi militanti sono collegati
al PKK, che opera in Turchia, e dicono di aspirare soltanto a una
maggiore autonomia locale, senza perseguire mire indipendentiste.
Inoltre, sono nemici dei curdi di Masud Barzani, che in Iraq stanno
invece marciando verso il referendum per proclamare la piena
indipendenza del Kurdistan iracheno. Qui da noi, il progetto di una
amministrazione autonoma sostenuto del PYD sembra andare avanti
perché loro hanno le armi, ma in realtà non riscuote consensi
neanche da parte degli altri curdi. Tanto meno da parte delle tribù
musulmane e di noi cristiani. E non credo che sarà mai accettato dal
governo di Damasco”.
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