Lettera da Qara, venerdì,
11 settembre 2015
Per
tre giorni siamo stati sotto la polvere. Giovedì si è schiarito un
po'. Non c'era sole, ma solo un bel banco di nebbia con polvere che
penetrava dappertutto, anche nelle nostre camere. E se il sole nel
pomeriggio si faceva vedere per un attimo, sembrava piuttosto la
luna, cioè una macchia rotonda bianca senza irradiazione. Nessuno
qui lo ha mai sperimentato, nonostante il fatto che abbiamo già
avuto molte tempeste. Era come una versione indebolita del flagello
delle locuste prima dell'esodo del popolo ebraico dall'Egitto. Si
poteva scrivere un messaggio con il dito nella sabbia infiltrata che si trovava dappertutto. Qui si dice che la maggior parte della sabbia
arriva dall'Arabia Saudita, da dove proviene anche la maggior parte
dei terroristi. L’unica consolazione: in Arabia Saudita sembrano
esserci ora il maggior numero di conversioni alla fede cristiana.
I
media occidentali vedevano nella tempesta di sabbia ancora qualcosa
di positivo, nel senso di: "la
tempesta della sabbia ha il vantaggio che l'esercito non può
bombardare".
E' vero che l'esercito non può bombardare i terroristi e cosi questi
ultimi possono continuare liberamente le loro abominevoli azioni e
occupare nuove aree...
Aspettando
con impazienza le macchine per la produzione delle candele
Nel
mese di giugno di quest'anno abbiamo fatto esperienza in Libano con
due macchine per fare le candele e abbiamo imparato il mestiere. A
causa delle molte interruzioni di corrente in Siria, le candele sono
molto richieste. Ci sono gia alcune organizzazioni che sono pronte a
comprare tutta la nostra futura produzione di candele. Volevamo già
iniziare la produzione in Libano e poi venire in Siria con
le macchine, ma ogni volta c’erano difficoltà impreviste. Solo
adesso tutto è finalmente in ordine per la trasporto delle macchine
in Siria. L’idea è di cominciare subito la produzione delle candele
per poter reclutare anche qualche operaio, affinchè essi possono
mantenere le loro famiglie invece di fuggire dal paese.
La distribuzione di cibo, indumenti e altri beni continua, ma ci
impegniamo sempre di più per creare posti di lavoro. Tutto si svolge
lentamente, ma in modo regolare. C'è ancora tanto bisogno. Comunque vogliamo ringraziare tutti i benefattori, che ci hanno permesso di
acquistare queste due macchine. Speriamo di essere in grado di
informarvi di più la prossima settimana.
Le
vittime degli “amici della Siria”
Vogliamo
esprimere il nostro ringraziamento e stima per tutte le persone,
individui o gruppi, che vogliono offrire un aiuto sincero e generoso
per trovare soluzioni creative e umanitarie per i rifugiati. Tuttavia,
finché non ci sia la volontà di affrontare la realtà, la
situazione solo peggiorerà. Infatti, si tratta di un crimine organizzato. I rifugiati sono le vittime dei crimini intenzionali dei
paesi chi si sono schierati contro la Siria dall’inizio. E questi
crimini continuano non-stop. Il 5 settembre, a Parigi c’è stata una manifestazione nominalmente in solidarietà con i rifugiati. In
realtà, tutto è stato organizzato dalla cosiddetta "opposizione",
che non vuole altro che distruggere la Siria ulteriormente e
consegnarla alle potenze occidentali. Quindi, arriveranno ancora
tanti altri rifugiati di più.
Ci
sono sempre stati rifugiati e ci saranno sempre. Inoltre, è un
diritto umano di scegliere in libertà dove vivere e dove lavorare.
Eppure quello che vediamo ora accadere in Europa è disumano.
Decine di migliaia di uomini hanno un solo desiderio: fuggire dalla
morte. Inoltre, tanti muoiono o di esaurimento, o di soffocamento,
annegamento o sono assassinati. I nostri media mostrano in dettaglio
questa tragedia. Tuttavia noi vogliamo continuare a denunciare la
causa: si tratta di una intenzionale criminalità organizzata. Il
presidente francese, François Hollande ha ancora ripetuto in una sola
frase tutte le bugie sulla Siria: il Presidente della
Siria è colpevole di tutto, lui massacra il suo popolo ! Ma
Hollande non parla invece dei terroristi e di Daesh sostenuto
(allenato, pagato e armato) dall’occidente in Siria !
La
situazione dei “rifugiati" rinforza Hollande nel suo
discorso. Se i paesi "amichevoli" riescono ad inserire i
loro terroristi tra i rifugiati in modo inosservato, essi possono
arbitrariamente usare questi terroristi contro i paesi a loro scelta.
Se si vuole arrestare il flusso di profughi, dobbiamo fermare gli attacchi criminali e denunciare i bugiardi. Il 24 febbraio
2012, il club di auto-proclamati "amici della Siria" ( Stati Uniti, UE, Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Francia...) ha
cominciato con la distruzione sistematica della Siria. Si sono
riuniti in Tunisia, Turchia, Doha, Londra, Parigi.... Cina e Russia
hanno ringraziato per l'invito e saggiamente non hanno partecipato.
Il momento è venuto che organizzino loro un club degli "amici
delle vittime" di questo gruppo malefico.
Il
piccolo Ayan Kurdi
Quando
tutti i mezzi di comunicazione occidentali mostrano e commentano per
due giorni consecutivi sempre la stessa immagine emozionale, si può
già sospettare che questa immagine non solo avrà buoni effetti ma
anche può essere abusata. Questo Ayan Kurdi, un bimbo siriano di 3
anni annegato, viene trovato il 2 settembre con la faccia
nella sabbia sulla spiaggia di Ali Hoca, Bodrum, Turchia. Un'immagine
straziante ed emozionale. Prima, vogliamo esprimere le nostre sincere
condoglianze per la sofferenza indescrivibile dei genitori e della
famiglia, - se è tutto vero quello che i media vogliono farci
mostrare -.
Diffondere
in tutto il mondo questa particolare immagine del bambino annegato
sembra essere una mezza verità. Infatti, la seconda parte
delle immagini mostra paramilitari turchi e un
fotografo, e a poco distanza alcune persone che stanno
sguazzando nell’ acqua del mare. E’ chiaro che l’immagine è
stata manipolata, anche perchè il bambino si trova in posizione
perpendicolare alle onde. Il corpicino del bambino non può mai
essere stato portato a riva in tal modo: un corpo trasportato dalle
onde segue automaticamente la stessa direzione delle onde. Dunque è
chiaro che hanno messo il bambino in tal posizione solo per le foto. Tutte le guerre moderne sono state
giustificate da mostruose bugie emotive. Colin Powell lascia una
bombola di gas esplodere e lo trasforma in un video per mostrare che
l'Iraq utilizza armi chimiche. Il Presidente Bush parla di una
minaccia mondiale causata da Iraq per la presenza di armi di
distruzione di massa. La nostra NATO dimostra un colonnello Ghadhaffi
che sta per ammazzare il suo popolo. E per il presidente siriano
hanno prodotto un video dove si vede Assad bagnato dal sangue del
suo stesso popolo. I media sono capaci di trasformare queste bugie in
una perfetta veste giornalistica. Nel frattempo, tutti potevano
sapere che sia Irak, Libia e Siria erano paesi ricchi con una società
armoniosa... finché gli imperialisti occidentali vi hanno creato un
inferno di fatto, con l'aiuto delle bugie qui sopra elencate.
Una
girandola
I
nostri più autorevoli giornalisti seguono in modo esemplare la linea
politicamente corretta. Mark
Vance ha adattato il suo articolo all’attuale opinione pubblica:
cioè: la nostra società occidentale è così buona e attraente che
tutti vogliono esserci. Infatti, é vero che la nostra società
occidentale con tutti i suoi pseudo-valori attuali sia in piena
fioritura. Fantastico eh! La prova: basta guardare le decine di
migliaia di profughi provenienti dal Medio Oriente che
improvvisamente hanno scoperto il nostro paradiso. Non ti preoccupare
degli stranieri (il termine "riflesso xenofobo" fa
giornalisticamente più impressione). La presenza dei profughi prova
tutto! Questo è il testo ideale per un primo ministro che si sta
preparando per le prossime elezioni... come una girandola sul
campanile della Chiesa.
Un
modello di un piano razionale e diplomatico è stato offerto da uno
dei nostri politici più autorevoli, Mark Eyskens, professore
emerito, ex-primo ministro e ministro di stato. Cioè Mark Eyskens
presenta dieci proposte per il problema dei rifugiati (deredactie.be,
7 settembre 2015). Mark Eyskens inizia con quello che vive di più
nel cuore della popolazione: il crimine dei trafficanti di uomini e
la mancanza di solidarietà. Così egli attira l'attenzione della
gente. Poi egli approfitta dell’occasione di stroncare i partiti
nazionalisti e fa brillare nello stesso tempo la superiorità del
suo partito e altri, con l’argomento che il suo partito e gli altri sarebbero ispirati dal cristianesimo e dall’ umanesimo e da valori
sociali e liberali. E infine, egli presenta dieci proposte in modo
logico e perfettamente diplomatico: (1) creare accordi vincolanti,
(2) stabilire eque quote come proposto dalle più alte autorità, (3)
nessun - 4 m - alto muro per placare gli elettori xenofobi, (4)
dominare i demagoghi populisti, (5) organizzare l’immigrazione
per riempire il nostro deficit demografico, (6) sviluppare una
politica di immigrazione, (7) stimolare la solidarietà con i paesi arabi ricchi. (8) naturalmente arrestare soprattutto le guerre
civili e religiose in Siria, Libia, Iraq, Yemen, Afghanistan e paesi
dell'Africa nera. Lui suggerisce un intervento militare della NATO
o dell'ONU, ma realizza che purtroppo non c'è nessun accordo e di
più sarebbe una cosa troppo impegnativa e costosa, (9) cercare
soluzioni diplomatiche e (10) più coinvolgimento con i “failed
States".
Ecco
queste sembrano essere alcune proposte altamente sensibili. Egli
suggerisce anche giustamente che una crescita della popolazione
potrebbe completare il nostro deficit di nascita. Lui esprime in modo
molto cauto anche un desiderio verso Qatar, Arabia Saudita, Kuwait,
Bahrain, Emirati Arabi Uniti e Oman, - tutti stati ricchissimi - che
non vogliono accogliere nessun rifugiato, con un discorso “che
noi siamo benestanti e abbiamo abbastanza schiavi”. Questo
ministro conosce il mondo della diplomazia e della politica, sia sul
piano nazionale sia internazionale. Egli sa quello che è
necessario per un buon dialogo ed egli conosce molto bene la differenza
tra quello che è fattibile e non-fattibile. E perciò egli rimane
assolutamente intelligente, perfetto e diplomatico facendo slalom tra i confini "politicamente corretti". Che il tandem US-Israele e NATO con i loro alleati dei paesi citati sopra abbiano creato il caos, quello il ministro Eyskens non l'ha notato. Questo non
è neanche riconosciuto in nessun documento ufficiale. No, la colpa
del caos é apparentemente da attribuire a quegli stessi paesi con
il loro governo. Sono proprio loro che hanno provocato quelle "guerre
civili e religiose" e noi occidentali dobbiamo fermarli...
attraverso una distruzione militare ancora più dannosa ! I rapporti
ufficiali lo spiegano molto chiaramente. Infatti, proprio in questi giorni
il Presidente del partito di Eyskens richiama ad un intervento
militare in Siria! Il foto del piccolo Aylan ha funzionato. La
sovranità di un paese non conta neanche. Apparentemente non esistono
le decine di migliaia di terroristi armati e sostenuti
dall'Occidente. Probabilmente per lui si tratta solo di teorie di
cospirazione, diffuse da persone semplici senza istruzione che
possono solo ragionare basandosi sulla propria coscienza ed esperienza.
Che una nazione ha il diritto di scegliere il proprio governo e che
un presidente sostenuto e scelto dalla maggior parte del suo popolo rimane al potere finchè il popolo siriano decide altrimenti, non
sono principi che si trovano in questi cosiddetti programmi politici
corretti. Loro non considerano neanche il fatto che nessuna autorità
mondiale ha il diritto di invadere un paese solo per uccidere e
distruggere, come vogliono fare in Siria. Le sanzioni economiche imposte al popolo siriano non sono niente altro che terrorismo
economico. Il progetto occidentale pre-programmato automaticamente
per la Siria sarà portato a termine come un robot o una macchina
senza propria coscienza: pre-lavaggio, lavaggio, asciugatura, piega,
stiratura e dopo mettere a posto. Purtroppo, quando si tratta un
popolo in tal modo, significa morte, distruzione e una massa di
rifugiati.
Se
Steffan de Mistura, l'inviato speciale del Segretario generale dell'ONU
per la Siria vuole fare qualcosa di buono, è meglio che egli studi
prima la situazione in sua totalità in modo coscienzioso. Dal 2011
la Siria e il popolo siriano pagano un prezzo altissimo per
l’espansionismo e l’avidità degli US e i suoi alleati nel
Medio-Oriente. Per realizzare i loro progetti, hanno contato su un
rapido rovesciamento del governo di Damasco e per quello scopo hanno
creato, finanziato e armato gruppi di terroristi più barbari che
mai. L'obiettivo è niente meno che un genocidio dei siriani.
Finché
continuano i crimini contro popoli pacifici e sovrani, giustificati
dalla legge del più forte e avvolti nella mostruosa menzogna diplomatica, cosi continueranno ad aumentare anche i flussi dei rifugiati. Questo non chiede una soluzione meramente tecnica da
robot e macchine, ma chiede una soluzione presa da persone con una
coscienza personale.
Padre Daniel
( trad. A Wilking)
L'abbraccio commosso del Papa nel racconto del giovane sacerdote salesiano di Aleppo
Pier Jabloyan.
"Di dove sei?" , dico 'di Aleppo in Siria', e vedo il Papa alzarsi e dirigersi verso di me e mi abbraccia; non sapevo più cosa dire e avevo una sensazione strana pensando che non era me che il Papa circondava con le sue braccia, ma tutto il mio popolo di Aleppo, tutto il popolo di Siria, e lui mi ripeteva queste parole :" La nostra Siria così cara al mio cuore "!!!
Allora. lontano dal microfono, gli dico che ho un regalo di Aleppo per lui: una granata che avevo trovato nel cortile dei bambini del convento salesiano sul quale un colpo di mortaio si era abbattuto; in quanto come le altre congregazioni, ci troviamo ad Aleppo, Damasco e nella zona di Homs ..." Vostra santità, siamo stanchi, ci porti nella vostra preghiera, ne abbiamo bisogno, perché torno a Aleppo fra tre giorni."
Mi ha tenuto la mano e la stringeva così tanto che ho sentito una forza raccogliermi dalla testa ai piedi...
Alla fine dell'evento, il Papa si chinava ad uno a uno sui presenti, e fermandosi di fronte a me ha detto stringendomi la mano e tirando fuori dalla tasca il mio regalo: " Pier, non riesco a dimenticare La Siria, fate sempre parte della mia preghiera....." E continuò il suo cammino!
Allora. lontano dal microfono, gli dico che ho un regalo di Aleppo per lui: una granata che avevo trovato nel cortile dei bambini del convento salesiano sul quale un colpo di mortaio si era abbattuto; in quanto come le altre congregazioni, ci troviamo ad Aleppo, Damasco e nella zona di Homs ..." Vostra santità, siamo stanchi, ci porti nella vostra preghiera, ne abbiamo bisogno, perché torno a Aleppo fra tre giorni."
Mi ha tenuto la mano e la stringeva così tanto che ho sentito una forza raccogliermi dalla testa ai piedi...
Alla fine dell'evento, il Papa si chinava ad uno a uno sui presenti, e fermandosi di fronte a me ha detto stringendomi la mano e tirando fuori dalla tasca il mio regalo: " Pier, non riesco a dimenticare La Siria, fate sempre parte della mia preghiera....." E continuò il suo cammino!
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