Intervento a Capitol Hill, Washington, il 26 giu 2014,
di Padre
Henri Boulad, SJ,
Direttore del Jesuit Centre Culturel Alexandria (Egitto)
Sì, l'Occidente ha sangue sulle sue mani, il sangue di
milioni di esseri umani, perché ha tradito i suoi valori e calpestato i suoi
principi, per grossolani interessi
materiali, politici, economici ...
20 anni fa, scrissi un articolo intitolato: "Europa, attenzione a non perdere la tua anima". Oggi, è quasi fatta. L'Occidente ha perso la
sua anima, quella che gli ha permesso di essere il veicolo di cultura, di
civiltà, di umanesimo, di valori spirituali.
Ciò che ha reso l'Occidente il faro del mondo, che ha prodotto
l'Umanesimo rinascimentale e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sta
lentamente morendo sotto i nostri occhi. Ciò che ha generato i Michelangelo,
Pascal, Einstein, Beethoven, George Washington, Abraham Lincoln e molti altri
geni dell'arte, della cultura, della civiltà si sta estinguendo.
L'Occidente ha tradito, si è venduto per denaro sporco,
petrolio, gas, dollari, euro ...
Il mio maestro, Gesù, disse una volta: "Che giova
all'uomo guadagnare il mondo intero se perde la sua anima!"
L'Occidente ha perso la sua anima. L’ha venduta al diavolo, sacrificata a questi Mammona
chiamati: il denaro, il potere, la potenza, l'avidità ...
Quando una civiltà perde la sua anima, le rimane solamente
da sparire, da spegnersi, da sgretolarsi. E questo è ciò che sta accadendo
sotto i nostri occhi. Recentemente un francese mi disse tristemente: "La
Francia è moribonda, la Francia è morta."
Se l'Occidente non riprende se stesso, se non ritrova i suoi
valori fondanti, umanistici, morali, spirituali ... è spacciato.
L'Occidente crollerà come sono crollati i grandi imperi del
passato. Tradendo i suoi valori, l'Occidente si condanna a morte. Ciò non è ancora evidente, ma il verme è nel frutto. L'interno è in uno stato di lenta decomposizione.
Un giorno, questo magnifico edificio della civiltà occidentale
crollerà da sé ...
Quando l’ESSERE UMANO non è più al centro di una civiltà, questa civiltà,
per quanto prospera sembri, è destinata a scomparire a più o meno breve
scadenza.
Oggi, l'essere umano non ha più alcun valore. Cento morti,
un migliaio di morti, diecimila morti ... poco importa. L’essenziale è la
conquista di un territorio, l'accesso ad un giacimento di gas o di petrolio.
Centomila morti, come la Siria di oggi; un milione di morti,
come in Iraq ieri; due milioni di morti, come nel Sudan prima di ieri ... Tutto
questo non conta.
L'Occidente ha il sangue sulle mani ... e, invece di riprendersi, di tornare
alla ragione, esaminare la sua coscienza, persegue la sua politica omicida e suicida .
Gli occorre ad ogni costo il Medio Oriente, questa regione
maledetta, dove scorre l'oro nero. Contano solo i suoi interessi geo-politici e
strategici.
Ma dov'è L’UOMO in tutto ciò? Conta così poco, così poco!
Il compito più urgente oggi è quello di riscoprire il
significato dell’UOMO, per ricollocarlo al suo posto al centro della nostra visione
del mondo, del ripensare le nostre politiche, le nostre economie, le nostre
strategie in funzione dell’ essere umano .
All'indomani della Seconda Guerra Mondiale, contando i suoi
80 milioni di morti, l'Europa era stordita. Allora si è chiesta che cosa era
successo, quale demone l’ aveva posseduta, quale follia omicida si era impadronita
di lei. La Germania ha quindi intrapreso il consociarsi del Riarmo morale per
sradicare il male alla sua base. Piuttosto che piangere lacrime di coccodrillo su questo macello, su questa tragedia, la Germania si rese conto che era nella guarigione morale, in
un soprassalto spirituale, in un
supplemento d'anima, la soluzione.
Questo è esattamente quello di cui abbiamo bisogno oggi.
L'Occidente saprà ritrovare le sue radici umaniste e spirituali? Riuscirà a rimettersi
in discussione? Saprà fare la sua rivoluzione, come quella dell'Egitto, che ha
aperto una strada?
Quando un popolo si sente ingannato dai suoi dirigenti,
truffato da coloro che ha eletto "democraticamente", questi eletti
perdono ogni legittimità e meritano di essere destituiti e condannati per tradimento.
E’ tempo di uscire dalla nostra apatia, di mobilitare
l'opposizione, di scendere in piazza a migliaia e milioni, di urlare la nostra
rabbia, che la nostra indignazione scoppi.
E' tempo di smascherare l'ipocrisia dei media e di coloro
che li manipolano - mafie, giganti finanziari e politici corrotti – per fare
luce, gridare la verità, stabilire il diritto e la giustizia.
Il nostro mondo va male, il nostro mondo è malato, morente!
Cerchiamo di svegliarci. Siamo agli sgoccioli!
Henri Boulad, sj
Direttore del Centro Culturale gesuita di Alessandria,
Egitto
( traduzione FMG)
( traduzione FMG)
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