Le feste di Natale durano abbastanza a lungo nella vita della chiesa armena a motivo dei diversi calendari liturgici ; il mondo latino festeggia la solennità dell’Epifania, mentre la chiesa armena celebra il Natale e la Epifania, che sono per noi una sola festività.
Quindi il Natale ed il Battesimo di Gesù sono festeggiati in un’unica festa, ma gli Armeno-cattolici celebrano il Natale il 25 dicembre, come i cattolici e gli ortodossi che seguono il calendario gregoriano.
Dopo la santa messa cantata che dura quasi due ore si comincia la seconda parte della cerimonia; si celebra la Solenne benedizione delle Acque, durante la quale si rivive il Battesimo di Gesù nelle acque del fiume Giordano. Si leggono le profezie, le litanie, un’Epiclesi e i tropari in cui si sottolinea la discesa del Signore e l’azione compiuta da San Giovanni Battista, anello di congiunzione tra l’Antico ed il Nuovo Testamento.
Momento emozionante è anche quando si canta l’inno secondo il VII tono del calendario armeno:
<< Luce da Luce, dal Padre fosti inviato e Ti incarnasti dalla Santa Vergine per rinnovare l’Adamo corrotto. Tu, Iddio, apparisti sulla terra, camminasti con l’uomo e salvasti l’universo dalla maledizione d’Adamo>>. Si versano alcune gocce del Santo Crisma nell’acqua, e si immerge la Croce; durante questi gesti canta il vescovo- celebrante e tutto il coro questo canto ed anche il celebrante ed il Padrino immergono nell’acqua santa il crocifisso: <<Sia benedetta e santificata quest’acqua col segno della Santa Croce e del Santo Vangelo e del Santo crisma e della grazia di questo giorno, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia, Alleluia, Alleluia.>>
E’ una tradizione nella chiesa armena di avere un Padrino del Battesimo del Signore; e di solito si sceglie un ragazzo giovane di 12 anni, che sia maschio ed abbia fatto la prima comunione e cosi lui rappresenta tutta la comunita’ . Dopo la cerimonia si passa nella sala della parrocchia, dove vengono i fedeli a baciare la croce battezzata e si distribuisce l’acqua santa che si porta a casa per la benedizione per l’inizio dell’anno nuovo.
L’Epifania è veramente un giorno pieno di luce. Così come il Battesimo è una festa di luce nella Chiesa armena.
Per i nostri fedeli armeni siriani da quasi tre anni è una festivita’ di speranza e di continue preghiere per la pace cosi tanta assente in questa terra benedetta -la Siria; che era e rimarrà con l’aiuto del Signore il centro della Pace in medio oriente.
I nostri fedeli armeni siriani hanno fiducia nel Signore della Pace che il giorno della Pace si avvicini e tornera’ la grande madre Siria come era terra di Pace; terra dei profeti ed innanzitutto modello di convivenza tra tante confessioni; questa e’ la Siria; terra aperta per tutti.
Infine, chiedo a voi tutti di continuare anzi di non smettere di pregare per la Pace in Siria; perchè da lontano come i Magi vediamo gia’ la scintilla della Pace.
La Pace del Signore vi accompagni e vi assista nel continuare il vostro lavoro per le bene delle anime.
Vi auguro Santo e buon Natale Armeno.
P. Karnik Youssef
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