Storie siriane 2018 (2)
raccolte da
Marinella Correggia
L'upcycling
o riuso creativo è l’utilizzo di materiali di scarto, destinati a
essere gettati, per creare nuovi oggetti dal valore maggiore del
materiale originale.
E
una specie di upcycling tessile appare fra le storie della
ricostruzione in Siria, nello specifico la ricostruzione
dell'economia e del tessuto lavorativo e sociale nella città di
Aleppo. Malgrado un periodico ritorno alla violenza nei quartieri
periferici colpiti da ordigni lanciati da gruppi armati arroccati a
ovest della città, ad Aleppo la vita quotidiana (acqua, elettricità,
disponibilità di beni essenziali) è migliorata molto dopo anni
terribili; ma la situazione economica è difficilissima, con un tasso
di disoccupazione molto alto, il costo della vita elevato e i salari
molto bassi. La maggioranza delle famiglie ha tuttora bisogno di
aiuti materiali, come scrive nella sua Lettera da Aleppo n.33 il dottor Nabil Antaki, volontario dei Maristi blu.
In
questa tipica situazione di post-guerra, ecco un progetto dalla bella
valenza sociale ed ecologica appunto basato sul riutilizzo tessile.
Leyla
Antaki, volontaria dei Maristi blu, spiega il progetto Heart Made
ad Aleppo: «Questo progetto di trasformazione di abiti fuori
moda in pezzi unici, ideato insieme ad alcune delle nostre giovani
volontarie, ha diversi obiettivi. Il primo è dare lavoro a donne
sfollate o comunque in stato di bisogno. Sono dieci le donne che ci
lavorano, mettendo in pratica quanto appreso nei corsi di taglio e
cucito. Ma l'altro scopo è educativo: recuperare tessuti contro lo
spreco. Dunque, ricorriamo a stock di magazzino rimasti invenduti nel
tempo e li trasformiamo dando loro una seconda vita. I modelli li
prendiamo su internet, adattandoli poi ai gusti locali. E con i
ritagli, le maniche, i jeans dei pantaloni facciamo borse grandi e
piccole, sacchetti che decoriamo. In sintesi si tratta di evitare le
spreco tessile, imparare la perfezione nel lavoro e realizzare cose
belle. Le donne cuciono cinque giorni a settimana in un ambiente
familiare, negli spazi dei Maristi. Abbiamo preso in affitto un
negozietto in città per vendere i nostri articoli affinché il
progetto diventi autosufficiente. I nostri prezzi sono molto
contenuti.»
Auguriamo
che il marchio Heart Made ottenga tutto il successo di vendite
che merita.
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