Il post dal titolo Il ribelle Dall'Oglio continua a suscitare reazioni di diverso segno.
Da parte nostra evidenziamo il commento di una lettrice che ci è sembrato particolarmente pertinente:
Una cosa in particolare mi lascia perplessa. Il Sig. Dall’Oglio parla di dovere morale di un intervento armato. Ma di quale morale sta parlando ? Non quella cattolica, dato che il Papa ( e non solo questo Papa) da tempo chiede di finirla con la logica delle armi e favorire le soluzioni politiche e l’autodeterminazione dei Siriani. Lo chiedeva recentemente anche il rappresentante della Santa Sede all’ONU, così ho letto su un articolo riportato da questo blog.
Non entro nel merito della questione in sé, ma mi fa specie che questa posizione sia proposta da un sacerdote, da un gesuita. Questa non è materia di infallibilità, è vero. Ma un gesuita non dovrebbe cercare di essere in sintonia col Papa?
Sarebbe più onesto mi pare presentare queste tesi senza clargyman.
E poi: da un anno e mezzo chiede questa soluzione ? Ciò mi fa pensare che in tutto questo tempo dall’Oglio sia rimasto chiuso a qualunque evoluzione possibile della situazione, a qualunque sforzo di chicchessia che non entrasse nella sua prospettiva. Più che dialogo, sembra ricerca del proprio progetto. Atteggiamenti così non aiutano a costruire una libertà condivisa.
Alessandra
Riceviamo e pubblichiamo la lettera che scrive al Padre un cristiano di Damasco
A Paolo Dall’Oglio
Non so come chiamarti, ti chiamo Padre? Non so. Perché ,
secondo me il prete è un uomo che ha
messo la sua vita al servizio della pace, dell’amore, e della riconciliazione.
O ti chiamo Monaco? Pure non so, perché secondo me il Monaco è un uomo ascetico, cerca il volto di Dio negli altri.
Secondo me, e secondo tanti altri siriani, in particolare
i Cristiani della Siria, non sei più un uomo di Dio. Ma sai perché?
1- perché stai
cercando la tua gloria
terrena, non altro.
2- perché hai
cambiato la tua vocazione da uomo di
pace, ad un uomo che chiama alla guerra.
3- invece di cercare di trovare una soluzione pacifica
della crisi siriana, hai iniziato a concentrarti ed a mettere tutta la tua energia
per portare l’intervento Nato ed armare i ribelli che tu chiami Partigiani, perché i cannibali sono
diventati partigiani, secondo te.
Per tutto questo, noi cristiani della Siria, crediamo che
Gesù Cristo è Dio di pace non di guerra, è Dio di amore non di odio, Dio di gioia non Dio
che ama il sangue.
Basta accusare gli
altri religiosi cristiani della Siria che “sono disonesti e sono stati creati
dal regime” .. Non giudicate per non
essere giudicati!
Basta dire che sei l’unico religioso che alza la sua voce contro il regime! . Ma non sei stato per più di 30 anni sotto la protezione del regime?
Basta dire che sei l’unico religioso che alza la sua voce contro il regime! . Ma non sei stato per più di 30 anni sotto la protezione del regime?
- Paolo, te lo dico con tanto dispiacere: hai perso tutti i tuoi
punti, hai perso, e lo dico con tanta
amarezza, l’amore della maggioranza Cristiana.
- Secondo te l’intervento della Nato è la migliore uscita dei siriani?
- Bombardare le città principali (Damasco-Homs-Tartus-Lattakia-Aleppo)
dove vive il maggior numero dei
cristiani con questo intervento che invochi, è la soluzione migliore?
Vuoi distruggere quello che è rimasto della Siria?
Ti ho conosciuto da tanti anni, dal 1988, avevo in quel
tempo 18 anni. All’inizio mi piacevano tantissimo le tue nuove idee sulle
religioni. Mi piaceva la tua apertura verso gli altri, il tuo modo di fare, la
fondazione di Mar Musa…
Allora, Paolo, ti prego: Abbi pietà del popolo siriano, particolarmente dei cristiani rimasti, e non commerciare col loro sangue, perché NOI NON
TI ABBIAMO NOMINATO DELEGATO O PORTAVOCE
DEI CRISTIANI DELLA SIRIA.
Ti prego, torna alla via recta, ascolta la tua coscienza Cristiana che chiama all’amore e
alla pace.
Tieniti lontano
dalle idee Jihadiste estremiste, e lascia i salafiti ed i fratelli musulmani, …
o vorresti essere uno di loro?
Il tuo fratello in Cristo.
Samaan
Daoud