54 morti e 129 feriti causati da due autobombe e due ordigni arigianali, nel quartiere a prevalenza cristiano di Jaramana di Damasco , il 28/11/2012Primavera siriana? No, grazie La rivolta è solo un'illusione
Buongiorno cari amici,
era tanto che non vi scrivevo. Avevo deciso di non farlo più. Sapete perché? Perché ormai l'Occidente, Italia compresa, non vuole più ascoltare la nostra storia, non vuole più guardare l'altra faccia della verità. Ma quello che è successo oggi nella zona di Damasco in cui abito mi spinge a scrivervi un paio righe...... Le auto-bombe di Jaramana spargono il terrore tra i cristianiAgenzia Fides 29/11/2012 Tra le vittime dell'attentato perpetrato ieri mattina nel sobborgo damasceno di Jaramana ci sono otto cristiani, greco-cattolici e greco-ortodossi. Lo conferma all'Agenzia Fides padre Nicolas Haddad, del monastero greco cattolico di San Germano, appartenente alla Società missionaria di San Paolo. La strage, realizzata con due auto-bomba fatte esplodere di prima mattina, ha causato la morte di più di 50 persone, in maggioranza musulmani e drusi. “Tra di loro” racconta padre Nicolas “c'erano molti giovani e molti studenti. L'attentato era stato preparato per uccidere più gente possibile: quando è esplosa la prima auto-bomba, la gente si è avvicinata, e solo allora è esplosa la seconda. Tra i più di cento feriti, i cristiani sono almeno dieci”.---- http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=40450&lan=ita
Gridiamo: mussalaha!"Dieci punti per la pace e la riconciliazione in Siria"di Madre Agnès Mariam |
1. Sostenere la risoluzione dei conflitti attraverso il
negoziato e l'attuazione di un processo democratico.
2. Arrestare il flusso di armi in Siria.
3. Stigmatizzare metodi di guerra che sono contro la
Convenzione di Ginevra.
4. Frenare le interferenze straniere nel conflitto siriano.
5. Fornire informazioni veritiere sul conflitto in Siria.
6. Supporto ai nuovi partiti politici che si moltiplicano e
danno una forma nuova nel panorama politico in Siria.
7. Cessare le sanzioni che stanno solo danneggiando la
popolazione civile.
8. Equa distribuzione degli aiuti umanitari.
9. Appello all' imparzialità tra le ONG che lavorano nel conflitto
siriano.
10. Sostenere un nuovo stato che garantirà parità di cittadinanza e la libertà religiosa per tutti i gruppi religiosi ed
etnici.