Qara, venerdì 2 gennaio 2015
Natale
in Siria 2014
Per
la quarta volta
abbiamo
celebrato
il
Natale
in guerra.
Quest'anno,
ci
ha
offerto
un
cesto pieno di
regali.
La
notizia che parrebbe più
banale
durante
il
periodo natalizio è stata una
fonte di
gioia: il
24 dicembre
c'era
l'elettricità
da
mezzogiorno fino alle 02:30 e
il
giorno di Natale
da
mezzogiorno fino alle 08:30 del
giorno
di Santo Stefano.
Adesso, abbiamo interruzioni elettriche solo durante la mattinata e nelle
prime ore
del
pomeriggio.
E
così
abbiamo
potuto
festeggiare
il Natale
in
tutta
la sua gloria
e
la venuta di Gesù
Cristo come la
Luce
anche nel
nostro mondo.
Abouna Georges, il sacerdote bizantino di Qara è venuto per la celebrazione della "paramonia" (veglia di Natale), cioè il lungo servizio delle "ore reali", così chiamato perché a quel tempo in Costantinopoli anche l’imperatore partecipava a questa veglia. Poi è seguita la prima Eucaristia di Natale con il nostro piccolo gruppo in grande solennità.
Quando
siamo
arrivati
nel
refettorio, c’era la grande sorpresa
della presenza di Madre
Agnes-Mariam
e
suor
Carmel.
Madre
Agnes-Mariam
però
aveva un
forte raffreddore.
Si era prima fermata all'ospedale
Der
Attieh,
perché
riusciva
a malapena
a
respirare.
Era stata invitata a Mosca da un movimento per la pace e ha avuto un incontro proficuo tra altri con Mikhail Bogdanov, l'inviato speciale per il Medio Oriente. A Mosca, sembra, ha preso questo brutto raffreddore. Nel frattempo, un pasto è stato preparato per tutto il gruppo, inclusi alcuni rifugiati . Alle 23.00 ho celebrato la messa di mezzanotte e dopo abbiamo cantato con la comunità tutte le canzoni tradizionali di Natale in diverse lingue e da diversi paesi. Erano le 01:30 quando abbiamo iniziato il banchetto. E poi è arrivato anche "Baba Noel" con tutti i tipi di regali per tutti. Durante tutto l'anno, si osserva quello di cui ognuno ha bisogno per il suo lavoro o per se stessi e con il Natale arrivano le sorprese. E poi la elettricità se ne è andata e così siamo stati avvisati che era davvero il momento di andare a dormire.
Era stata invitata a Mosca da un movimento per la pace e ha avuto un incontro proficuo tra altri con Mikhail Bogdanov, l'inviato speciale per il Medio Oriente. A Mosca, sembra, ha preso questo brutto raffreddore. Nel frattempo, un pasto è stato preparato per tutto il gruppo, inclusi alcuni rifugiati . Alle 23.00 ho celebrato la messa di mezzanotte e dopo abbiamo cantato con la comunità tutte le canzoni tradizionali di Natale in diverse lingue e da diversi paesi. Erano le 01:30 quando abbiamo iniziato il banchetto. E poi è arrivato anche "Baba Noel" con tutti i tipi di regali per tutti. Durante tutto l'anno, si osserva quello di cui ognuno ha bisogno per il suo lavoro o per se stessi e con il Natale arrivano le sorprese. E poi la elettricità se ne è andata e così siamo stati avvisati che era davvero il momento di andare a dormire.
Anche
la
comunità del villaggio
era
in festa.
Per
la prima volta
un
grande
albero
di Natale è stato posto e
decorato
in
segno di
solidarietà
dei 20.000
musulmani
con
il
piccolo gruppo di
200
cristiani.
Anche
Abouna
George
era
stato invitato
a
tenere
un
breve
discorso
e
ha
paragonato
l'albero
di Natale
con
“l’albero
della
vita"
al
momento della creazione.
Un
altro
evento
unico:
sono stati
distribuiti biglietti con la
bandiera
siriana
e
nella zona
bianca
tra
le
due
stelle
c’era la
Mezzaluna Rossa
con
dentro una
croce.
Uno
dei
nostri volontari
ha
detto di non aver mai visto prima questo collegamento con la Croce.
Proprio
in
questi giorni
sono
stati effettivamente
portati
extra
aiuti
che
sono stati imballati in seguito qui da
uomini di
Qara.
I
cristiani sono
generalmente ben visti perché
avevano
fin
dall'inizio
della
guerra la visione e
l'atteggiamento
giusto.
I cristiani non
si sono uniti
alle azioni dei ribelli
ed
hanno
anche rifiutato in modo radicale le notizie
occidentali con
la
loro propaganda
di
guerra.
Madre
Agnes
Mariam è quasi guarita in
un solo giorno.
Il giorno di Natale
c’era una messa
bizantina
guidata
da
Abouna
Georges.
Per
tutto il
pomeriggio
e la sera
abbiamo
parlato,
discusso,
dibattuto,
e abbiamo guardato sul cellulare immagini
e
filmati
da
Mosca, la città con le sue
belle
chiese e
monasteri
e
la
sua vita pubblica
dove
oggi si persegue sempre di più una linea di condotta etica.
Dopo
il crollo
dell’Unione
Sovietica, la Russia
ha
iniziato
un
ritorno
alle
sue
radici
e
alla
sua fede.
Nel
frattempo, siamo stati occupati con due
giornalisti
italiani
che
volevano fare una lunga intervista
con
Madre Agnes-Mariam
e anche realizzare una
relazione dettagliata
sulla
vita
nel
monastero.
Avevano
anche
seguito
la madre nelle
sue
conferenze
in
USA.
Sono
giornalisti
e
registi
indipendenti,
che non riuscivano a trovare
nessuno interessato verso la vera storia di
ciò
che sta accadendo
in
Siria.
Apparentemente la
verità
interessa solo a poca gente.
Alla
fine
hanno
deciso di
autofinanziarsi. Fin dall’inizio, i due giovani
si sono sentiti qui a casa e hanno
anche
filmato
quasi
tutto.
E
poi
le
relazioni sulla
TV
siriana!
Due
giorni prima
era
già stato trasmesso un
(vecchio)
bellissimo
documentario
sul
nostro
monastero.
Con
un
po' di nostalgia,
abbiamo
guardato
le vicende di Mar
Yakub
prima
della guerra.
Poi
è arrivata
qui una
troupe televisiva
siriana
che
ha fatto
registrazioni
per
mostrare come
il
Natale è celebrato
qui nel Qalamoun
liberato.
A
Natale
abbiamo
visto questo film ed interpretato come
un segno di
speranza,
vita,
luce
e gioia,
in
mezzo a
tante
difficoltà
e
sofferenze.
Oggi chiese
vengono
riparate
o
ricostruite.
Anche in Maaloula, un piccolo gruppo di cristiani è tornato e ha celebrato la festa di Natale. Nelle interviste suona spesso una parola di ringraziamento all'esercito. Tanti ragazzi normali e anche semplici miliziani hanno dato la loro vita per la protezione della popolazione.
Anche in Maaloula, un piccolo gruppo di cristiani è tornato e ha celebrato la festa di Natale. Nelle interviste suona spesso una parola di ringraziamento all'esercito. Tanti ragazzi normali e anche semplici miliziani hanno dato la loro vita per la protezione della popolazione.
Le trasmissioni ufficiali delle celebrazioni natalizie sono notevoli. Oriente e Occidente hanno una loro propria ricchezza, ma la liturgia bizantina è particolarmente ricca. In Occidente hanno mantenuto l'unità della fede per mezzo di una lingua, cioè il latino. Ed è proprio impressionante quando in Piazza San Pietro a Roma, con i pellegrini provenienti da tutto il mondo, si prega tutti insieme il Padre Nostro in latino. Tuttavia, l'Oriente non si è mai aggrappato a una sola lingua, ma la sua liturgia, sempre e ovunque, è celebrata nella lingua del popolo. L'unità della fede è molto più profondo di quanto sia il segno esteriore della lingua...
(traduzione A. Wilking)