Con
oltre 800 basi militari in tutto il mondo, la spesa militare che
impegna fino alla metà del bilancio federale, uno stato permanente
di guerra sostenuto da una propaganda di guerra pervasiva, i membri
del Congresso cosiddetti "neocons" che sostengono, giorno
dopo giorno, ulteriori interventi militari, bombardamenti, cambi di
regime, sanzioni (di recente contro la Corea del Nord, il Venezuela,
l'Iran, la Russia e per conseguenza la Germania e la Francia), armi
consegnate per le loro guerre per procura alle forze da essi usate
(nei giorni scorsi all'Ucraina occidentale) e per i progetti di
future guerre (Iran, Corea del Nord), gli Stati Uniti d'America, la
cui economia è strettamente legata alle guerre fin dalla seconda
guerra mondiale, cercano di perpetuare il loro sistema ad ogni costo,
anche a costo di mettere in pericolo l'intero pianeta. Inoltre, come
ogni sistema capitalistico, l'apparato bellico degli Stati Uniti ne
implica la crescita. Traduzione: sempre più guerre. Ma fino a che
punto e per quanto tempo?
di
Patrick J. Buchanan
Sabato,
Kim Jong Un ha testato un missile ICBM di portata sufficiente a
colpire il territorio degli Stati Uniti. Ora sta lavorando per
migliorarne la precisione e perché possa ospitare una testata
nucleare abbastanza piccola, che possa tenere sul missile e rientrare
nell'atmosfera.
A
meno che non crediamo che Kim sia un pazzo suicida, il suo obiettivo
sembra chiaro. Vuole ciò che ogni potenza nucleare vuole: mostrare
la capacità di colpire il territorio del suo nemico con un terribile
impatto, al fine di dissuadere quel nemico. Kim vuole che il suo
regime sia riconosciuto e rispettato, e che gli USA, che hanno
pesantemente bombardato il nord dal 1950 al 1953, lascino la Corea.
Dove
porta tutto questo? Cliff Kupchan del "Gruppo Eurasia" ha
dichiarato: "Gli Stati Uniti sono di fronte a una scelta
binaria: o accettare la Corea del Nord nel club delle potenze
nucleari o rischiare un'azione militare con la certezza che si
tradurrebbe in perdite civili impressionanti. "
Diciamoci
la verità. Le sanzioni statunitensi contro la Corea del Nord, come
quelle che sono state varate la scorsa settimana non impediranno a
Kim di fare progressi con i suoi missili. E' troppo vicino al suo
obbiettivo.
Qualsiasi
attacco preventivo contro il Nord potrebbe innescare un contrattacco
contro Seul che ucciderebbe decine di migliaia di sudcoreani e anche
soldati statunitensi di stanza nel paese e le loro famiglie.
Questo
equivarrebbe a scatenare una guerra totale contro la Corea del Nord,
ed è una guerra che il popolo americano non vuole.
Sabato
scorso, il presidente Trump ha "twittato" la sua
frustrazione sui fallimenti della Cina a togliere le castagne dal
fuoco per gli USA : «non fanno NIENTE per noi con la Corea del Nord,
solo parlare. Noi non permetteremo che ciò continui. La Cina
potrebbe agevolmente risolvere questo problema. »
Domenica
scorsa, i bombardieri B-1B degli Stati Uniti hanno sorvolato la
Corea e il comandante della US Air Force del Pacifico, generale
Terrence J. O'Shaughnessy ha detto che le sue unità erano pronte a
colpire la Corea del Nord con una «forza rapida , letale e
travolgente.»
Pertanto
sempre Domenica, Xi Jinping ha passato in rivista un'imponente
parata militare di carri armati, di aerei, di truppe e di missili,
con i funzionari cinesi che deridevano Trump: "un Presidente
novizio" e un "bambino viziato" che bluffa contro la
Corea del Nord. È vero? Lo sapremo presto.
Secondo
il primo ministro giapponese Shinzo Abe, Trump ha promesso di
"prendere tutte le misure necessarie" per proteggere gli
alleati degli Stati Uniti. E l'ambasciatrice USA alle Nazioni Unite,
Nikki Haley ha mostrato gli artigli dicendo: "il tempo delle
chiacchiere è finito."
Stiamo
andando verso un confronto militare con il Nord? I mercati, che hanno
continuato a registrare i record di lunedi, non sembrano pensarlo.
Dopo
che il Congresso ha approvato con maggioranza schiacciante un altro
round di sanzioni contro la Russia la settimana scorsa, e che Trump
ha firmato la legge che lo priva di qualsiasi diritto di revocare le
sanzioni senza l'approvazione del Congresso, la Russia ha abbandonato
ogni speranza di riavvicinamento con l'America di Trump. Domenica
scorsa, Putin ha ordinato all'ambasciata e al Consolato degli Stati
Uniti di ridurre il loro staff di 755 persone.
La
seconda Guerra Fredda, iniziata quando gli Stati Uniti hanno
posizionato la NATO al confine con la Russia ed hanno aiutato i
golpisti a rovesciare il governo filo-russo di Kiev, si va
raffreddando ad alta velocità. Stiamo aspettando una risposta da
Mosca all'ostilità del Congresso, quando gli Stati Uniti avranno
bisogno di assistenza in Siria o con la Corea del Nord.
Le
sanzioni varate la scorsa settimana hanno colpito anche l'Iran, dopo
che questi hanno testato un razzo destinato a mettere in orbita un
satellite, anche se l'accordo sul nucleare vieta solo i test di
missili balistici in grado di trasportare testate nucleari. Gli
iraniani hanno perciò fermamente replicato che i loro test
missilistici sarebbero continuati.
In
questi ultimi giorni si sono viste pure navi da guerra degli Stati
Uniti e motovedette iraniane in pericolosa prossimità, con le
imbarcazioni USA che mandavano segnali di avvertimento e colpi di
intimidazione. Aerei e navi degli Stati Uniti si sono incrociati con
frequenza sempre maggiore anche con le navi e gli aerei russi e
cinesi nel Mar Baltico e nel Mar Cinese Meridionale.
Mentre
gli USA sono titubanti a iniziare una guerra contro la Corea del
nord, Washington sembra stia sbavando per una guerra contro l'Iran.
Di fatto Trump ha minacciato di denunciare l'Iran per violazione
dell'accordo sulle armi nucleari e questo suggerisce un possibile
futuro confronto.
Ma
uno si chiede: Se il Congresso è determinato a confrontarsi con quel
cattivo che è l'Iran, perché non annulla la commessa dei Mullah
iraniani per l'acquisto di 140 aerei alla Boeing? Perché gli USA
vendono aerei di linea al “più grande sponsor del terrorismo del
mondo"? Lasciano che Airbus prenda soldi insanguinati?
A
quanto pare, le guerre americane in Afghanistan, Siria, Iraq, Yemen e
Somalia non sono sufficienti a saziare il Partito della guerra.
Adesso vuole istigare i Sunniti del Medio Oriente contro gli Sciti,
che sono dominanti in Iran, Iraq, Siria e Sud del Libano e sono una
maggioranza in Bahrein e nelle regioni produttrici di petrolio
dell'Arabia Saudita.
I
militari USA avranno lavoro. Il presidente Trump potrebbe avere
bisogno di truppe transgender, dopo tutto...
Uno
dei motivi per cui Trump ha sconfitto i suoi rivali repubblicani nel
2016 era che sembrava condividere il desiderio del popolo americano
di concentrarsi sulla politica interna. Tuttavia, oggi, i rapporti
USA con la Cina e la Russia sono così cattivi come mai sono stati in
decenni, mentre si parla di guerra contro l'Iran e la Corea del Nord.
E'
questo che l'America ha votato, o è contro questo che l'America ha
votato?
Articolo
originale in Inglese apparso su Buchanan.org con il titolo: Shall We
Fight Them All? il 31 Luglio 2017
Traduzione
dall'Inglese di Gb.P.