di James
Perloff , 31 marzo 2018
"H"
(iniziale dell'intervistata) è nata a Damasco e immigrata legalmente
negli Stati Uniti dalla Siria più di 20 anni fa, molto prima che
iniziasse la guerra. È diventata cittadina degli Stati Uniti ed ha
conseguito un dottorato in un'università americana. Parla
perfettamente inglese e arabo. Di recente è tornata da un viaggio in
Siria, dove ha molti familiari e amici che la tengono informata della
situazione. È anche una dei cristiani più gentili e devoti che
abbia mai incontrato. Sto mantenendo il nome di H riservato, poiché
non voglio con questa intervista mettere a repentaglio la sicurezza
della sua famiglia in Siria, o lo stato del suo lavoro professionale
negli Stati Uniti.
Inizialmente
avevo previsto che la nostra discussione sarebbe stata divisa in due
parti; per prima cosa le ho voluto dare un breve quadro sui
retroscena della politica americana. Quando ci siamo seduti, ho detto
a H che sono giornalista dal 1985. Ho iniziato a spiegare che
l'America è gestita da un'oligarchia che si nasconde dietro una
facciata di democrazia bipartitica, che i candidati presidenziali
sono stati a lungo preselezionati, che gli americani sono stati
ripetutamente ingannati riguardo alle guerre passate e presenti e che
la nostra stampa è controllata dallo stesso establishment che
controlla i politici. H stava sorridendo e ho potuto rapidamente
capire che nulla di ciò che dicevo fosse una novità per lei. E così
è stato appurato che il famoso commentatore "Syrian Girl"
(i cui account Facebook e YouTube sono stati censurati) ha detto il
vero: i siriani sono ben informati sul Nuovo Ordine Mondiale. In
effetti, i siriani conoscono meglio le realtà della geopolitica
americana di quanto non la conosca la maggior parte degli americani.
Così, dopo circa quattro minuti, ho riso e ho detto a H che la mia
"lezione" era finita. Le ho chiesto perciò di dirmi la
verità sulla Siria.
JP
(James Perloff): Prima di tutto, parlami di Bashar al-Assad. I media
americani e molti politici qui lo ritraggono come un dittatore
malvagio che opprime il popolo della Siria e che deve essere
rovesciato con uno dei nostri continuamente ripetuti “regime
changes.”. Come giudica e che cosa pensa la gente della
Siria riguardo ad Assad? Soprattutto, vorrei che tu dicessi ai miei
lettori come i cristiani della Siria lo considerano.
il giorno di Pasqua, il presidente Assad e la moglie Asmaa sono andati a visitare Christine, la giovane cristiana che ha perso una gamba nel bombardamento del 22 gennaio dai miliziani della Ghouta sul quartiere cristiano di Bab Touma |
H: Lo amano. I cristiani lo adorano. Egli rispetta tutte le religioni. Molti americani hanno l'idea sbagliata che la Siria sia uno stato musulmano. Non lo è: è uno Stato laico, sebbene i cristiani siano in minoranza. Ogni mese, Bashar visita le suore del monastero di Mar Thecla, quelle che sono state rapite dall'ISIS, e ha anche visitato il monastero di Seidnaya. Bashar non avrebbe dovuto diventare presidente, lo sai. Suo fratello era stato preparato per quella posizione. Bashar ha studiato medicina e si è specializzato in oculistica, un oftalmologo. Ma dopo che suo fratello morì, suo padre gli chiese di prepararsi a prenderne il posto per la leadership della Siria. Bashar ha portato grande prosperità in Siria. Anni fa, dopo che gli Stati Uniti hanno posto delle sanzioni contro di noi, siamo stati costretti a farci noi i nostri prodotti di consumo. È stato difficile, ma siamo diventati autosufficienti e abbiamo iniziato a esportare molti prodotti. Sai, la Siria non aveva debito pubblico prima della guerra. Quindi noi troviamo "umoristico" quando la stampa americana ci definisce un "paese del terzo mondo", considerando quanto debito gli Stati Uniti hanno.
Quanto
ad Assad, è amato dai Siriani. E' solito uscire senza protezione tra
la gente, senza guardie del corpo. Sai, è un alawita [gli alawiti
sono una branca dell'islam sciita], mentre la maggior parte dei
musulmani siriani sono sunniti, ma lo amano comunque. Certo, alcuni
di loro preferirebbero avere un presidente sunnita, e ci sono persone
che si oppongono a lui. Ma non c'è un presidente che sia benvoluto
da tutto il suo popolo; guarda Obama, o Trump, nessuno ha il 100 per
cento di approvazione, ma la maggioranza dei siriani ama Bashar.
Conosco personalmente persone che sono andate a scuola con lui, e
tutti garantiscono per la sua personalità.
H:
Sì, Stanno combattendo lo stesso nemico. Molti Cristiani sono
morti nell'esercito siriano. Ti troverò alcune foto di soldati
cristiani che pregano in chiesa prima di andare in battaglia.
JP:
Adesso, per quanto riguarda i cosiddetti "ribelli" che gli
Stati Uniti sostengono, quanti sono in realtà i Siriani?
H:
Dall'80 al 90 per cento sono stranieri - la maggior parte non parla
nemmeno l'arabo [la lingua madre della Siria]. Vengono da tutto il
mondo: Afghani, Sauditi, Libici, Ceceni, persino dal Canada. Sono
addestrati in Turchia e in Giordania.
JP:
Mi è stato detto che gli Stati Uniti pagano questi mercenari più di
quanto paghino i nostri stessi soldati (USA).
H:
Questo non saprei, ma combattono per chi li paga di più.
JP:
Sembrerebbe giusto dire che il Nuovo Ordine Mondiale crede di poter
far lavorare chiunque per sè se li pagano abbastanza bene, che si
tratti di banchieri, politici, giornalisti, o soldati. Ora in America
sentiamo molti termini confusi per descrivere i "ribelli":
Isis, Daesh, Al Qaeda, Al Nusra, i Caschi Bianchi. Puoi chiarire?
H:
ISIS è lo stesso di Daesh e sono supportati dall'Arabia Saudita.
Jabhat al-Nusra ottiene supporto dal Qatar. Sono entrambi alleati
degli Stati Uniti, e gli Stati Uniti lo sanno, e continuano a
chiamarli "ribelli moderati". Jabhat al-Nusra, Al Qaeda,
i Caschi Bianchi, sono fondamentalmente gli stessi. Qualunque sia
il loro nome, sono pagati per fare la guerra in Siria contro il
governo.
JP:
Come sicuramente sai, il film The White Helmets ha ricevuto un Oscar
come "Miglior documentario". È un grande esempio di come
Hollywood sia politicizzata. Ovviamente, Hollywood è gestita dallo
stesso sistema che controlla i mezzi di informazione e il governo.
H:
In realtà, non ne ero a conoscenza, né ho visto quel film. In
Siria, li chiamiamo "Evil Helmets" o anche "Devil
Helmets." Costruiscono un sacco di notizie false. Quando i
combattimenti iniziarono intorno a Homs, uomini incappucciati vennero
e cacciarono la mia zia e alcuni dei suoi vicini fuori dal letto; li
hanno fatti alzare per stare fuori all'aperto solo con i loro
pigiami. I militanti li hanno filmati e poi la registrazione è
stata trasmessa da Al Jazeera dicendo: "Questo è ciò che
Assad sta facendo al suo popolo". Come forse sapete, Al Jazeera
ha fatto un accordo con il canale di Al Gore. Tutto ciò mi ricorda
il film Wag the Dog, in cui il governo ingaggia un regista di
Hollywood per filmare una guerra falsa, che verrà trasmessa nei
notiziari come se stesse davvero accadendo. Oggigiorno è facile
fabbricare notizie false.
JP:
Voglio raccomandare ai miei lettori di guardare Wag the Dog (titolo
italiano "Sesso & Potere") se non l'hanno fatto. Ora,
che cosa succederebbe ai Cristiani siriani se Assad fosse rovesciato
e queste persone fossero vittoriose?
H:
Tu non vorresti saperlo... A Maaloula, quattro cristiani, tre
uomini e una signora, avevano pistole puntate alla loro testa
dall'ISIS e fu loro imposto di rinunciare a Cristo o sarebbero stati
uccisi. Si sono rifiutati di rinunciare a Cristo. Quindi furono
tutti uccisi; gli uomini morirono martirizzati e la donna fu creduta
morta, ma era ancora viva e visse per raccontare la storia. Ma
voglio che tu sappia che tutti questi gruppi non solo uccidono i
Cristiani, ma uccidono anche i musulmani che non sono d'accordo con
le loro convinzioni, che siano sunniti, sciiti o membri di altri rami
dell'Islam.
JP:
Per me, è una follia che abbiamo sostenitori di Trump qui in
America, che si professano cristiani ma che tifano per la sua
politica "Assad se ne deve andare", che è identica alla
politica Neocon "Assad se ne deve andare" di Obama, John
McCain e Hillary Clinton. Come sai, dopo che ha lanciato i 59
missili da crociera contro la base aerea di Shayrat, ho scritto un
articolo chiamato "14 Ragioni per cui gli attacchi aerei della Siria furono davvero una cattiva idea". Un esempio per tutti:
non è possibile smantellare armi chimiche bombardandole; questo le
libererebbe solo nell'atmosfera, danneggiando le persone. Questa è
la prova lampante che l'amministrazione Trump sapeva che Assad non
aveva usato armi chimiche contro il suo stesso popolo.
H: E
quale sarebbe il movente di Assad, subito dopo aver avuto un'enorme
vittoria militare? [Aleppo]. Ogni volta che i media iniziano a
parlare di armi chimiche, ciò significa solo una cosa: che
l'esercito siriano ha avuto una grande vittoria. Come quella che
abbiamo appena avuto in Ghouta, di cui avevamo disperatamente
bisogno, perché se Ghouta fosse caduta Damasco poteva cadere, e
quella sarebbe stata la fine della Siria. L'America vuole impedire
il progresso dell'armata siriana, quindi creano una scusa per
bombardare l'esercito di cui abbiamo disperatamente bisogno per
proteggerci.
23 marzo: notte di celebrazione della popolazione di Damasco per la vittoria dell'esercito siriano a Ghouta |
JP: Sì. Infatti, subito dopo che Trump bombardò la base aerea, l'ISIS lanciò una nuova offensiva per riprendere Homs. Quindi, quello che Trump in effetti ha fatto è stato sferrare un attacco a sostegno dell'ISIS, il che è molto ironico, dal momento che egli è arrivato al potere in gran parte in quanto oppositore dell'estremismo islamico. Naturalmente, l'America ha sostenuto a lungo l'ISIS con armi e addestramento. Dimmi, cosa ne pensano i siriani delle motivazioni del governo degli Stati Uniti?
H:
In Siria noi diciamo: L'America non è l'America, l'America è
Israele.
JP:
Ci sono ex membri del Congresso, come Cynthia McKinney e Jim
Traficant, che hanno confermato ciò che hai appena detto.
H:
Mia madre è di Homs; è qui che i militanti hanno avuto la loro
prima vittoria. Sai che bandiera hanno sollevato lì quando è
successo?
JP:
No, non lo so.
H:
Era la bandiera israeliana. I miei amici e familiari ne hanno fatto
delle foto, poi è stata rapidamente rimossa.
JP:
Beh, immagino che non dovrebbe essere una sorpresa. L'ISIS non
attacca mai Israele, i suoi feriti sono stati curati negli ospedali
israeliani, e c'era un colonnello israeliano [Yusi Oulen Shahak],
catturato tra le forze dell'ISIS. Ho letto di recente che i militari
statunitensi hanno comandato un'esercitazione congiunta con gli
israeliani, la più grande di sempre. Includeva un finto attacco alla
Siria, al Libano e persino a Gaza.
H:
Non lo sapevo, ma so che gli americani hanno circa 20 basi in Siria.
Hanno ricevuto aiuto dai curdi.
JP:
Venti? Bene, allora sono davvero seri nell'estendere la guerra. E
loro non hanno il diritto di essere lì. Puoi immaginare come
reagirebbero gli Americani se un paese straniero lanciasse missili
cruise su di noi e costruisse basi sul nostro suolo? A proposito,
dove hai preso quell'informazione sulle 20 basi?
H:
Dalle notizie siriane, così come dai miei contatti in Siria.
JP:
Quanto ritieni affidabili i mezzi di comunicazione siriani?
H:
Beh, devo dire che in ogni Paese ci sarà una certa dose di
parzialità sui suoi mezzi di informazione. Ecco perché è sempre
importante avere informazioni anche dai tuoi contatti attraverso i
social media e da amici e familiari sul campo; quelli possono dirti
cosa sta realmente accadendo.
JP:
Poi voglio chiederti che sentimenti provano i siriani per i Russi.
H:
Se non fosse stato per l'intervento della Russia, la Siria sarebbe
caduta molto tempo fa. I russi sono brave persone secondo l'opinione
dei siriani. Non ci hanno mai tradito. Sai, quando ero ragazza in
Siria, vivevamo molto vicino ai loro uffici governativi. Li vedevo in
piscina. Ero molto a mio agio tra loro, erano brave persone che si
occupavano dei loro affari. I siriani si fidano che la Russia sa
mantenere la parola data, ma nessuno si fida degli Stati Uniti. Tutti
in Siria e in tutto il Medio Oriente sanno che l'America può essere
tuo amico un giorno, poi pugnalarti alle spalle il giorno seguente,
perché hanno tradito i Paesi Arabi così tante volte.
JP:
Beh, ne abbiamo un sacco di esempi, come sono sicuro che tu sappia,
un tempo armavamo Saddam Hussein e prima di lui i Talebani.
H:
Sì. Al proposito, c'è stato un tempo in cui i Siriani amavano
davvero e rispettavano l'America. Ma questo è cambiato negli ultimi
venti anni.
JP:
In questo momento c'è un enorme risveglio cristiano in Russia, e
Putin, naturalmente, è un Cristiano Ortodosso. Recentemente ho letto
che una delle ragioni per cui è intervenuto in Siria è stata anche
quella di proteggere la Chiesa Ortodossa, che è presente in Siria da
2.000 anni, e che è stato incoraggiato a farlo dal Patriarca Kirill.
H:
Beh, questo non lo so, potrebbe essere vero. Tuttavia, voglio anche
dire che nessuna nazione sacrifica i suoi soldati a meno che non sia
anche nel suo interesse nazionale. La Russia ha interessi petroliferi
e di gas naturale in Siria, e le dà anche ulteriore accesso al mare,
di cui ha bisogno. Certamente, l'Occidente ha i suoi piani per il
petrolio e il gas siriani, che minaccerebbe l'economia russa. Devi
capire che la situazione in Siria è molto complessa. Abbiamo le
alture del Golan che Israele ci ha tolto e non vuole restituire,
quindi la Siria è in contrasto con Israele. Ci sono gruppi sunniti
in Siria che vorrebbero sostituire Assad con un presidente sunnita;
ciò renderebbe felice l'Arabia Saudita, che è un paese sunnita, e
indebolirebbe l'Iran che è un paese sciita. Ci sono molti fattori e
ragioni per questa guerra, chiamiamola pure una guerra mondiale che
viene combattuta attraverso mercenari in Siria, così come in Iraq e
nello Yemen. Gli stessi giocatori sono in quei Paesi. Quindi, per
farla breve, è una guerra tra due grandi potenze, America e Russia,
con i loro alleati, sulla nostra terra. In effetti, quest'ultimo
affare con l'ex spia russa assassinata, e l'espulsione dei
diplomatici russi, potrebbe non essere una coincidenza che ciò sia
avvenuto nello stesso periodo del nostro successo a Ghouta. La nostra
informazione è che i Russi hanno severamente avvertito gli Stati
Uniti di non interferire bombardando il nostro esercito, o ci
sarebbero state conseguenze.
JP:
Beh, ci siamo chiesti tutti se l'Occidente stesse usando l'affare
Skripal per iniziare una Guerra Mondiale! Ma in altre parole,
potrebbero davvero tentare di fare pressione sulla Russia per fare
marcia indietro in Siria.
H:
Sì, o fare qualche tipo di accordo sulla Siria.
JP:
Adesso voglio farti una domanda a cui ti potrebbe essere difficile
rispondere: un giorno, qualche settimana fa, ti ho visto piangere e
vestirti di nero. Ti ho chiesto cosa fosse successo e mi hai detto
che la tua zona vicino a Damasco era stata pesantemente bombardata
dagli israeliani.
H:
Non solo dagli israeliani, ma anche da Jabhat al-Nuṣra. Usano un
tipo di bomba illegale, non riesco a ricordare come si chiama. Ma ci
sono state molte vittime e nessuna di queste è stata riportata dai
media americani. Noi [H e la sua famiglia] siamo stati fortunati,
perché eravamo appena arrivati, ma non nel preciso momento in cui è
stato bombardato.
JP:
Ho letto che gli Israeliani cercano di giustificare questi attacchi
dicendo che ci sono Iraniani in Siria.
H:
Oh, Jim, gli Israeliani non si giustificano! Fanno quello che
vogliono. Sanno che possono farla franca per ogni loro azione.
JP:
Bene, permettimi di chiederti questo. Ci sono gli Iraniani in Siria?
H:
Sì, certo. Abbiamo volontari iraniani nell'esercito siriano.
Abbiamo perso così tanti soldati in questa guerra, quindi abbiamo
bisogno anche del loro aiuto.
JP:
Ma gli Iraniani, perché dovrebbero combattere per la Siria?
H:
Perché sanno che se la Siria cadesse, l'Iran sarebbe la prossima.
JP:
Beh, questa è una ragione che ha senso.
H:
Certamente: gli Iraniani supportano anche Hezbollah in Libano. Lo
sapevi che solo in America Hezbollah è considerata terrorista? In
Europa, nessuno li chiama così.
JP:
Quanto sono ottimisti o pessimisti i Siriani riguardo alla vittoria?
H:
Noi speriamo nella vittoria, e siamo incoraggiati dai successi
dell'esercito siriano, ma la gente si sta consumando. Molti sono
affamati e depressi; molti di loro non hanno più soldi, perché non
sono stati in grado di lavorare per anni a causa della guerra. In
Siria, quando qualcuno dice "Buona giornata", il saluto ha
un significato diverso rispetto all'America. In Siria "Buona
giornata" di solito significa: "spero che tu torni vivo e
tutto intero". Perché sai, puoi tornare vivo, ma non essere
ancora tutto di un pezzo.
JP:
C'è qualcos'altro che vorresti far sapere agli Americani?
H: Sì, La ragione per cui
esiste una "crisi dell'immigrazione siriana" è la guerra.
Molte persone sono state costrette ad andarsene perché non avevano
scelta. Lasciateci soli, e non ci sarà più nessun problema di
immigrazione siriana. Vorrei anche dirvi che amo l'America, e sono
felice, grata e onorata di essere chiamata Americana. Sono
semplicemente in disaccordo con le sue politiche in Medio Oriente.
Vorrei incoraggiare le persone a guardare oltre i titoli e a pensare,
prima di formarsi un'opinione. I governi di tutto il mondo creano
falsi pretesti per le guerre. Sfido gli Americani, i leader
Americani e i leader del mondo, a competere nel progresso
dell'umanità invece di competere nella creazione di armi che
distruggono l'umanità. È un mio sogno vedere le persone lavorare
insieme anziché l'una contro l'altra, creando abbondanza, non paura
e scarsità. Quando gli altri stanno bene, stiamo tutti bene. Come
disse l'apostolo Giovanni, se non ami tuo fratello che hai visto,
come puoi amare Dio che non hai visto?
( trad. Gb.P.)