Ci
era giunta da un lettore la segnalazione di un Appello sottoscritto
in Germania, rivolto alla Cancelliera Federale Angela Merkel , ai
deputati ed alle frazioni parlamentari di Berlino e di Bruxelles. Tra
i firmatari sono inclusi membri del Parlamento, noti
rappresentanti del movimento per la pace, personaggi della politica,
delle Chiese, della Scienza e della Cultura.
Lo facciamo nostro, sperando che anche in Italia vi siano personalità che lo presentino ai luoghi opportuni per intraprendere un'azione efficace per l'intervento umanitario urgente a favore del popolo siriano.
APPELLO DALLE MONACHE TRAPPISTE E DAL POPOLO SIRIANO
Sempre
più persone ci chiedono : ma noi cosa possiamo fare ? Ora che sono
evidenti per tutti le implicazioni politiche, le manipolazioni
internazionali, gli interessi che hanno provocato e mantengono vivo
il conflitto siriano, ora che tutti- o quasi- ne parlano, e che
incredibilmente tutto –o quasi- va avanti come prima… chi davvero
vorrebbe poter fare qualcosa per la Siria e soprattutto per i siriani
e tutto il Medio Oriente, si sente impotente.
Ma
non è così, qualcosa si può fare.. Prima di tutto, non smettere di
voler capire ciò che riguarda questa guerra, informarsi, cercare di
ascoltare tutte le parti.
E’
già moltissimo, perché molto di ciò che è accaduto è stato
possibile grazie alla disinformazione, al potere e alla violenza di
una comunicazione asservita ai vari interessi di parte, così come
accade purtroppo per tante altre realtà.
E’
importante anche guardare “oltre” questa guerra.. Non fermiamo i
nostri occhi solo sulle macerie, sugli orrori di cui può rendersi
capace un’umanità abbruttita, non restiamo sospesi in questo
sentimento vago e scoraggiante di qualcosa di ineluttabile che è lì,
contro il quale non possiamo fare nulla. Guardiamo a cosa possiamo
fare OGGI.
Fare
per costruire, per progettare un futuro. Che ci sarà, oh sì che ci
sarà.
Noi
, qui ne siamo certi, per paradossale che sembri , più le difficoltà
si moltiplicano più sappiamo reagire…
Quello
che vogliono oggi i siriani, quello di cui hanno bisogno, è
soprattutto vivere.
Banale,
ovvio, ridicolo dirlo. Ma oggi lo si deve dire: senza “la vita di
base”, tutti gli altri valori diventano ridicoli.
La
vita C’E’, in realtà, a dispetto di tutto. Solo che è messa
alla prova, fa fatica ; letteralmente, fatica da morire. Perché non
solo non è aiutata, ma è ostacolata, impedita da quell’iniquo
strumento di “democrazia” che sono le SANZIONI INTERNAZIONALI..
Dalla
Germania, e forse da qualche altra parte , si sta muovendo qualcosa.
Qualcuno ha finalmente deciso di prendere seriamente in mano la
questione delle sanzioni. Mobilitatevi anche voi, appoggiateli,
create altre petizioni. Fate qualcosa.
E’
veramente ora di finirla con questa vergogna.. Si sa benissimo che
queste misure non colpiscono affatto chi è al potere. Le sanzioni
colpiscono la gente, ed in modo durissimo… Niente materie prime per
lavorare, niente medicinali, anche per le malattie gravi. Tutto
carissimo, i prezzi degli alimenti sono arrivati a dieci volte
tanto... Senza lavoro, in un paese in guerra, dilaga la violenza, la
delinquenza, il contrabbando, la corruzione, la speculazione,
l’insicurezza. Questi, sono i frutti delle sanzioni..
La
gente non ne può più.. “Benissimo, è proprio questo che si vuole
con le sanzioni: esasperare la gente perché faccia pressione sul
governo”.
Benissimo
? E CHI lo vuole ? Quattro anni ( e più) di sofferenza della gente,
quattro anni di vita tirata con i denti… Provate a immaginare
quanti sono quattro anni per un bambino in crescita ? Quanto
importanti ?
E’
possibile pensare di usare anni di sofferenza della gente per
ottenere un risultato politico, strategico ? mascherandolo poi come
il bene vero della gente stessa? No, non è proprio possibile. E se
non sappiamo trovare altri strumenti, allora siamo veramente indegni di chiamarci paesi democratici.. (cioè, paesi che
dovrebbero avere a cuore le sorti del popolo !!!!)
E
poi si continuano a mandare soldi, aiuti.. E di questo, va detto con
sincerità, qui tutti sono davvero grati, perché l’Occidente sa
essere, è davvero molto generoso. Voi stessi che leggete, sì, tante
volte avete aperto il cuore. Ma non è assurdo ? non sarebbe meglio
creare lavoro, creare opportunità ? Fermare le speculazioni che
aumentano a dismisura i costi ? Far ripartire la vita, ed investire
in progetti? Non serve aggiungere altro..
Vi
chiediamo, con tutto il cuore, di smuovere questa situazione, anzi :
di fermare il prima possibile l’applicazione delle sanzioni.
Questo,
POTETE FARLO. Grazie.
Le
sorelle trappiste
IL TESTO DELL'APPELLO TEDESCO
PROPOSTA
DI CAMPAGNA CONTRO LE SANZIONI ALLA SIRIA
Basta
con l'embargo, affinché il popolo siriano possa ritrovare la pace!
Da
oltre 4 anni gli Usa conducono - per procura - una guerra
sanguinosissima contro la Siria. Forniscono ai gruppi islamisti le
armi più moderne, li fanno istruire dai propri consiglieri militari
nei campi d'addestramento in Turchia e in Giordania. Il regime
wahabita saudita e le altre monarchie del golfo replicano il copione
già sperimentato in Afghanistan negli anni '70 e mettono a
disposizione miliardi di dollari per reclutare e armare le truppe di
Isis e Al Nusra.
La
responsabilità del governo tedesco e dell‘ Unione europea
L‘Unione
europea e il governo tedesco partecipano a questa sporca guerra. Dal
2011 hanno decretato l'embargo contro la Siria. Lo scopo dichiarato
di tale embargo era quello di paralizzare l'economia del paese e di
spingere la popolazione a ribellarsi contro il governo. In combutta
con Usa, Arabia Saudita e con le altre monarchie del Golfo, Europa e
Germania hanno:
–
congelato i conti
siriani all'estero
–
vietato le
importazioni dalla Siria, in particolare quelle di petrolio
grezzo come pure ogni tipo di transazione economica, in modo da
impedire l'importazione dei beni indispensabili al popolo e
all'economia del paese. Anche le rimesse degli emigranti sono
bloccate!
–
proibito le
importazioni da parte della Siria di carburante, olio da
riscaldamento, tecnologia e impianti per la raffinazione del petrolio
e per la produzione di gas liquido necessario per la produzione di
energia elettrica. Senza benzina e senza corrente elettrica,
l'agricoltura, come anche l'industria alimentare, l'artigianato e
l'industria sono di fatto paralizzate.
Il
notiziario televisivo del 14 febbraio 2012 si chiedeva cinicamente:
“Fino a quando potrà resistere l‘economia di Assad?” per
concludere trionfalmente: “L‘economia siriana è a terra.
L‘inflazione galoppa. Il costo dei generi alimentari è
raddoppiato, mentre scarseggiano diesel e merci d‘importazione”.
Persino
a Damasco manca la corrente per 3 ore al giorno, e in altre località
per periodi ancora più lunghi. Oggi, a distanza di 3 anni, il
prodotto nazionale lordo è diminuito del 60%, la percentuale è
passata dal 15% al 58%. Il 64,7% dei siriani vive in uno stato di
miseria estrema e non è più in grado di procurarsi gli alimenti di
base. In questa situazione di degrado, che diffonde fanatismo e
criminalità, Isis e Al Nusra trovano un fertile terreno per
reclutare nuovi combattenti…
Affamare
un popolo è un crimine
L'aver dichiarato
l'embargo contro un paese come la Siria equivale a una dichiarazione
di guerra particolarmente disumana. In Iraq negli anni 1990 l’embargo
fece un milione di persone, fra le quali almeno 500mila bambini.
L'embargo alla Siria funziona da moltiplicatore ed alimenta la guerra
fratricida: 220.000 morti, quasi un milione di feriti e mutilati, più
di 10 milioni di profughi: non vi bastano ancora?
Chiediamo
ai deputati e al governo di agire subito:
–
l‘embargo contro
la Siria deve cessare a più presto in modo che l‘economia del
paese possa riprendersi e che ulteriori sofferenze vengano
risparmiate alla popolazione
–
siano elargiti al
paese generosi aiuti economici per la ricostruzione.
_
siano immediatamente riprese le relazioni diplomatiche e si rispetti
la sovranità del paese.
É
giunto il momento per il governo tedesco e l`Unione Europea di
assumere il ruolo di intermediazione in questo conflitto e di dare
così un contributo al ristabilimento della pace in Siria e nella
regione.
Continuare a mantenere l'embargo equivale ad essere corresponsabili di un genocidio!
Link al sito dell'iniziativa: http://www.freundschaft-mit-valjevo.de/wordpress/