Durante questi tre anni di violenza, di conflitto e d’insicurezza, i Salesiani di Don Bosco della Siria sono rimasti al loro posto, vicini ai giovani, affrontando con loro questa situazione di sofferenza. Nulla e' rimasto di quanto c’era prima, e la vita è diventata sempre più difficile e, talora, insopportabile. Dopo aver pregato, pensato e consultato i laici ed i genitori, i Salesiani hanno deciso di riprendere le loro attività estive. Hanno voluto vivere una bella esperienza estiva con i ragazzi e i giovani, vivendola nella speranza, nella gioia.
ALEPPO
Confratelli:
d.
Georges Fattal, d. Zakerian Simon, d. Charbel Daoura, Aspiranti:
Mihran e Joni.
La situazione era preoccupante, tuttavia si respirava una certa sicurezza nella zona dell’Oratorio e nei quartieri dei ragazzi. Inoltre, i Salesiani avevano percepito il grande bisogno dei ragazzi di uscire, di giocare, di riprendere una vita normale e di partecipare alle attività del Centro Salesiano.
Nella prima decade di giugno è iniziata la preparazione degli animatori, i quali, malgrado le difficoltà dell’insicurezza generale, hanno partecipato a tutti gli incontri. Nella seconda metà di giugno, essi hanno accolto i ragazzi ravvivando in loro quella gioia che non provavano da molti mesi.
"La tua gioia è anche mia"! Su questo slogan, scelto dagli animatori sono state rilanciate le attività estive : più di 500 giovani hanno risposto alla chiamata, e così è riapparso un raggio di luce e di speranza nell'Oratorio.
Don Simone Zakarian racconta che un giorno una ragazzina gli disse: “Quando non sono all'Oratorio, mi sento come persa, come se avessi perso la mia casa. Ma quando sono all’Oratorio di Don Bosco, provo un senso di sicurezza e di conforto, come se nulla fosse stato, perchè rinasce la fede".
In collaborazione con la Chiesa locale, i Salesiani hanno organizzato tre grandi confronti per i giovani cristiani di Aleppo: i partecipanti erano centinaia, e le attività erano varie e spettacolari: preghiere, incontri spirituali, canti, spettacoli, giochi ...ecc. Questi confronti producevano un grande effetto sui giovani, perchè, a molti di loro, sembrava di rivedere finalmente la luce dopo un lungo percorso nel buio di un tunnel!
A metà giugno sono iniziate le attività per tutte le età. A tutti è stato donato la Bibbia illustrata, invitandoli a prepararsi per una grande competizione.
Il programma per le elementari e medie si svolgeva al lunedì, al mercoledì e al venerdì. E negli altri giorni si svolgeva quello dei liceisti. La domenica era per tutti.
Ora, finite le attività estive, occorre pensare insieme agli animatori, alla preparazione della festa conclusiva. Quindi, si spera di poter riprendere l’insegnamento del catechismo, sospeso l'anno scorso a causa di questa guerra brutale.
Ma anche durante questi stupendi incontri con i giovani, non sono mancati i pericoli: nel pomeriggio del 21 Agosto, un missile colpì l’Oratorio. Il rumore era terrificante, le finestre si sono scardinate e tutto l’edificio tremava come se ci fosse stato un terremoto. Il missile cadde vicino alla camera del direttore don Georges Fattal, che, per fortuna, non era in camera in quel momento. Ancora una volta, la divina Provvidenza e la Madonna ci avevano salvati della morte. Grazie a Dio, nessuno rimase ferito. Passata la paura, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ripreso il lavoro.
Attualmente, alcune famiglie dei nostri giovani stanno vivendo un periodo di molta sofferenza: alcuni giovani hanno perso il loro genitori, ad altri è stato rapito il padre o un membro della famiglia, e non hanno più saputo nulla di loro. I rapitori chiedo somme esorbitanti per la loro liberazione.
Altre famiglie hanno gravi problemi economici e sociali. I Salesiani cercano di andare loro incontro non solo con la vicinanza e il conforto, ma anche procurando loro il necessario per vivere e coprendo le spese scolastiche dei loro figli.
Ringraziamo il Signore che ci dona tante grazie e ci ha conservati in vita per rimanere con la gente e con i giovani. Ciò che conta di più è la nostra presenza tra loro, la condivisione di vita e la nostra vicinanza alla loro sofferenza.
DAMASCO
Confratelli: d. Ashraf Zaghlul, d. Alejandro Leon, d. Cantele Felice, d. Munir Hanachi.
Le attività estive del nostro Centro Giovanile “Don Bosco” sono iniziate, malgrado le difficili circostanze in cui vive la Siria da oltre due anni e mezzo. Le varie attività programmate si sono svolte con la massima prudenza adattando, giorno per giorno, il programma della giornata ad ogni nuova situazione.
Il nostro Centro Don Bosco ha potuto accogliere un numero rilevante di ragazzi e ragazze, provenienti da vari quartieri della città, nonostante le difficoltà e l’insicurezza dei trasporti. Gli animatori hanno accolto i ragazzi con gioia e hanno iniziato lo svolgimento del programma in una nuova sede cioè nel quartiere popolare di Jaramana, perchè quel luogo facilitava maggiormente il trasporto dei ragazzi e garantiva maggior sicurezza. Le attività si sono svolte dal 25 giugno al 21 luglio: a Jaramana (Assieh) tre giorni alla settimana, e altri due giorni al nostro Centro Don Bosco.
Finite le attività con i ragazzi, sono iniziati sei campeggi o ritiri per varie fasce di età, iniziando con gli studenti della maturità e concludendo con gli alunni delle medie.
Quest’anno le attività si sono svolte in modo alquanto diverso dagli altri anni, perchè si è incluso anche l’insegnamento del catechismo, che non si era potuto fare durante l’anno scolastico a causa della insicurezza generale che ostacolava anche il contatto con le famiglie dei ragazzi. Perciò, finito il campeggio dei ragazzi, sono iniziate le visite alle loro famiglie, residenti a Jaramana e a Duela, due quartieri più provati dalla sofferenza.
Le attività estive sono iniziate nella scuola greco-ortodossa, Assieh, al fine di evitare eventuali esplosioni per le vie di Damasco e per la presenza di molti ragazzi in quel quartiere. Ma sono state interrotte dopo due settimane, perchè causavano troppo disturbo agli inquilini dei condomini adiacenti alla scuola. Comunque, quella esperienza ha contribuito a far conoscere meglio il generoso impegno dei Salesiani a favore della gioventù di Damasco. Infatti, quest’anno, è cresciuto il numero dei ragazzi, alcuni dei quali hanno subito dei traumi a causa della guerra.
Quest’anno
non ci siamo soffermati su un racconto particolare, ma abbiamo
preferito adottare il libro intitolato “Le
sette abitudini più efficaci per gli adolescenti”,
come pure altri libri di spiritualità salesiana, come “Don
Bosco, il Santo dei giovani”
e “Conversazioni
su Don Bosco”.
I
CAMPEGGI-RITIRI : Essi consistono nel favorire l’incontro di un
numero limitato di giovani per quattro giorni della settimana, dal
giovedì al sabato, in cui vengono trattati argomenti religiosi e
sociali. La giornata viene scandita dalla preghiera, dalla
ricreazione e dal lavoro manuale. Il ritiro si conclude con una
celebrazione penitenziale, invitando i giovani ad accostarsi al
Sacramento
della Penitenza.
Tali ritiri si sono
protratti per un mese e mezzo. E il trasporto degli aderenti era
assicurato per tutti.
Questi
campeggi e ritiri hanno offerto ad un maggior numero di ragazzi e
giovani la possibilità di partecipare ad incontri formativi e anche
maggiore distensione psicologica per tutti, nell’attuale situazione
di persistente sofferenza, di cui non si intravede ancora la fine. Il
numero limitato dei partecipanti ha creato un clima più familiare,
in cui si respira aria di famiglia.
LE ASSOCIAZIONI: Recentemente è sorta l’idea di rilanciare l’iniziativa tradizionale delle associazioni, che attualmente sembra realizzabile. Naturalmente, le associazioni vanno formate per fasce di età, per cui ne sono previste almeno tre : L’associazione “Simone Srougi”, L’associazione “Laura Vicugna” , L’associazione della “Gioia” . L’idea ha incontrato risposta favorevole da parte dei giovani, ma comporta uno sforzo notevole per attuarla. Le associazioni sono di grande importanza, ma comportano serie difficoltà logistiche riguardanti il trasporto e il locale, che è alquanto limitato nella situazione attuale.
Tipi di lavori manuali: 1. lavoretti con la stoffa. 2. Braccialetti di vario materiale. 3. Uso dell’ago e del filo. 4. Confezioni di scatole di cartone per regali. 5. Disegni sul vetro. 6. Braccialetti di cordicelle. Questi lavori hanno incoraggiato i ragazzi a frequentare il Centro e a proseguire il loro lavoro manuale che li ha aiutati a rivestirsi di pazienza, a migliorare il loro comportamento, a potenziare il perfezionamento delle loro attitudini, a gestire bene il loro tempo libero e offre ai ragazzi la possibilità di acquisire nuove idee e nozioni, che non possono acquisire altrove.
GIORNATA DI NUOTO: Al nuoto è stata dedicata un’intera giornata, che, grazie a Dio, è stata anche la più gradita, perchè ha colmato di gioia ragazzi e giovani. L’idea di andare in piscina era affiorata varie volte, ma creava una certa perplessità per la situazione di insicurezza generale. Infatti, mezz’ora dopo la nostra uscita dalla vasta area sportiva, un proiettile colpì il campo sportivo di basket.
LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’: In sintonia con la GMG e la visita del Santo Padre a Rio de Janeiro, abbiamo festeggiato l’evento in coincidenza di tempo con il Papa. I giovani sono pervenuti al nostro Centro da varie parrocchie della città per partecipare a momenti di preghiera, di divertimento e di dialogo sul tema “Andate e fate discepoli tutte le genti”. Le giornate di questo evento sono state tra le più ben riuscite.
I CORSI : In collaborazione con le FMA della scuola e con l’aiuto di giovani collaboratori, sono stati organizzati vari corsi culturali al fine di venire incontro alle richieste dei nostri giovani. Tali corsi comprendono lo studio delle lingue (francese, inglese e italiano), l’informatica, il pronto soccorso e anche il corso per barbiere.
RINGRAZIAMENTI: A conclusione di questa relazione non può mancare un cordiale ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita del programma “Estate ragazzi”. In primo luogo il nostro ringraziamento è rivolto agli animatori che non hanno temporeggiato nella preparazione delle varie attività. Ma vogliamo ringraziare anche i ragazzi per essere venuti al Centro Don Bosco anche in circostanze di insicurezza generale.
Ma il ringraziamento più riconoscente è rivolto al Signore e alla Madonna che ci hanno accompagnato e protetto giorno per giorno.
KAFROUN
Confratelli : d. Georges Mouzaaber, d. Luciano Buratti, S. Pier Jabloyan
La casa di Kafroun è diventata luogo di rifugio per tanti sfollati, soprattutto cristiani.
Le attività estive si sono svolte dal 1 luglio al 4 agosto, e concluse con la S.Messa e la festa finale preparata dai ragazzi e dagli animatori.
Programma: Domenica : oratorio aperto con giochi liberi. Alle 18:00 santa Messa con i ragazzi e con numerose famiglie. Lunedì, Martedì , Mercoledì : attività sul Tema “Il Gabbiano”. I ragazzi arrivavano alla 15:30 e rimanevano fino alle 19:30. Il trasporto era assicurato.
Giovedì e Venerdì: gioco libero. Alle 19:00 interruzione dei giochi per la preghiera della sera e la buona notte, e alle 21:00 chiusura dell'oratorio. Il sabato, l’oratorio è chiuso per dedicare il tempo alla formazione degli animatori e la preparazione delle attività di tutta la settimana. La loro preparazione è stata alquanto accelerata e incentrata sulla la loro esperienza vissuta all’oratorio. Un campeggio formativo per loro si è svolto dal 22 al 29 giugno.
Il numero dei ragazzi dell’oratorio era circa 300, di cui 130 sfollati. Gli animatori erano 35, di cui 7 scelti tra gli sfollati.
I ragazzi erano suddivisi in 8 gruppi con tre animatori per ciascun gruppo. Le attività erano di carattere religioso (pellegrinaggio al monte della Madonna), educativo (cura dell’ecologia nel centro del paese), e sportivo ( le Olimpiadi). Tutte le attività erano intonate al tema della pace in Siria.
Inoltre, sono stati organizzati due campeggi : uno dal 5 al 8 agosto per le medie e l’altro dal 8 al 10 agosto per i liceisti.
Ogni venerdì, incontri per liceisti e universitari sul tema della fede.
La preparazione della festa finale è avvenuta in una settimana di tempo, al fine di coinvolgere un maggior numero di ragazzi (sono stati circa 200).
La santa messa è stata presieduta da Mons. Elias Sulaiman, vescovo dei Maroniti di Latachia e Tartus. la festa ha suscitato una risonanza notevole a livello zonale e coinvolto molte famiglie dei ragazzi. (1300 persone).
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“ Fede e preghiera, ecco le nostre armi, il nostro appoggio” : Don Bosco.
Ringraziamo il Signore e la Madonna che ci hanno accompagnato e protetto, giorno per giorno, da ogni pericolo.
Abuna
Munir ElRai
SDB
MOR