di Don Munir El Rai
Ispettore dei Salesiani nel Medio Oriente
Con
questo comunicato intendo condividere con voi tutti questa bella e
ricca esperienza umana e spirituale dei nostri confratelli salesiani e
dei nostri ragazzi e giovani durante l’estate del 2013, come
risultato della mia visita dal 7 settembre al 6 ottobre 2013 .
Durante
questi tre anni di violenza, di conflitto e d’insicurezza, i
Salesiani di Don Bosco della Siria sono rimasti al loro posto,
vicini ai giovani, affrontando con loro questa situazione di
sofferenza. Nulla e' rimasto di quanto c’era prima, e la vita è
diventata sempre più difficile e, talora, insopportabile. Dopo aver
pregato, pensato e consultato i laici ed i genitori, i Salesiani
hanno deciso di riprendere le loro attività estive. Hanno voluto
vivere una bella esperienza estiva con i ragazzi e i giovani,
vivendola nella speranza, nella gioia.
ALEPPO
Confratelli:
d.
Georges Fattal, d. Zakerian Simon, d. Charbel Daoura, Aspiranti:
Mihran e Joni.
Aleppo
è la città martire. Essa appare come morta: infatti, da due anni è
in stato di assedio, che non permette circolazione in alcuni
quartieri. In tal modo, non è possibile fare pervenire il
rifornimento dei viveri di prima necessità a tutta la popolazione. E i
prezzi sono diventati ormai inaccessibili per una larga fascia della
popolazione.
La
situazione era preoccupante, tuttavia si respirava una certa
sicurezza nella zona dell’Oratorio e nei quartieri dei ragazzi.
Inoltre, i Salesiani avevano percepito il grande bisogno dei ragazzi
di uscire, di giocare, di riprendere una vita normale e di
partecipare alle attività del Centro Salesiano.
Nella
prima decade di giugno è iniziata la preparazione degli animatori, i
quali, malgrado le difficoltà dell’insicurezza generale, hanno
partecipato a tutti gli incontri. Nella seconda metà di giugno, essi
hanno accolto i ragazzi ravvivando in loro quella gioia che non
provavano da molti mesi.
"La
tua gioia è anche mia"! Su
questo slogan,
scelto dagli animatori sono state rilanciate le attività estive :
più di 500 giovani hanno risposto alla chiamata, e così è
riapparso un raggio di luce e di speranza nell'Oratorio.
Don
Simone Zakarian racconta che un giorno una ragazzina gli disse:
“Quando
non sono all'Oratorio, mi sento come persa, come se avessi perso la
mia casa. Ma quando sono all’Oratorio di Don Bosco, provo un
senso di sicurezza e di conforto, come se nulla fosse stato, perchè
rinasce la fede".
In
collaborazione con la Chiesa locale, i Salesiani hanno organizzato
tre grandi confronti per i giovani cristiani di Aleppo: i
partecipanti erano centinaia, e le attività erano varie e
spettacolari: preghiere, incontri spirituali, canti, spettacoli,
giochi ...ecc. Questi confronti producevano un grande effetto sui
giovani, perchè, a molti di loro, sembrava di rivedere finalmente la
luce dopo un lungo percorso nel buio di un tunnel!
A
metà giugno sono iniziate le attività per tutte le età. A tutti è
stato donato la Bibbia illustrata, invitandoli a prepararsi per una
grande competizione.
Il
programma per le elementari e medie si svolgeva al lunedì, al
mercoledì e al venerdì. E negli altri giorni si svolgeva quello dei
liceisti. La domenica era per tutti.
Ora,
finite le attività estive, occorre pensare insieme agli
animatori, alla preparazione della festa conclusiva. Quindi, si spera
di poter riprendere l’insegnamento del catechismo,
sospeso l'anno scorso a causa di questa guerra brutale.
Ma
anche durante questi stupendi incontri con i giovani, non sono
mancati i pericoli: nel pomeriggio del 21 Agosto, un missile colpì
l’Oratorio. Il rumore era terrificante, le finestre si sono
scardinate e tutto l’edificio tremava come se ci fosse stato un
terremoto. Il missile cadde vicino alla camera del direttore don
Georges Fattal, che, per fortuna, non era in camera in quel momento.
Ancora
una volta, la divina Provvidenza e la Madonna ci avevano salvati
della morte.
Grazie
a Dio, nessuno rimase ferito. Passata la paura, ci siamo rimboccati
le maniche e abbiamo ripreso il lavoro.
Attualmente,
alcune famiglie dei nostri giovani stanno vivendo un periodo di molta
sofferenza: alcuni giovani hanno perso il loro genitori, ad altri è
stato rapito il padre o un membro della famiglia, e non hanno più
saputo nulla di loro. I rapitori chiedo somme esorbitanti per la loro
liberazione.
Altre
famiglie hanno gravi problemi economici e sociali. I Salesiani
cercano di andare loro incontro non solo con la vicinanza e il
conforto, ma anche procurando loro il necessario per vivere e
coprendo le spese scolastiche dei loro figli.
Ringraziamo
il Signore che ci dona tante grazie e ci ha conservati in vita per
rimanere con la gente e con i giovani. Ciò che conta di più è la
nostra presenza tra loro, la condivisione di vita e la nostra
vicinanza alla loro sofferenza.
DAMASCO
Confratelli:
d. Ashraf Zaghlul, d. Alejandro Leon, d. Cantele Felice, d. Munir
Hanachi.
Le attività
estive del nostro Centro Giovanile “Don
Bosco” sono iniziate, malgrado le difficili circostanze in cui vive
la Siria da oltre due anni e mezzo. Le varie attività programmate si
sono svolte con la massima prudenza adattando, giorno per giorno, il
programma della giornata ad ogni nuova situazione.
Il nostro Centro
Don Bosco ha potuto accogliere un numero rilevante di ragazzi e
ragazze, provenienti da vari quartieri della città, nonostante le
difficoltà e l’insicurezza dei trasporti. Gli animatori hanno
accolto i ragazzi con gioia e hanno iniziato lo svolgimento del
programma in una nuova sede cioè nel quartiere popolare di Jaramana, perchè quel luogo facilitava maggiormente il trasporto dei
ragazzi e garantiva maggior sicurezza. Le attività si sono svolte
dal 25 giugno al 21 luglio: a Jaramana (Assieh) tre giorni alla
settimana, e altri due giorni al nostro Centro Don Bosco.
Finite le
attività con i ragazzi, sono iniziati sei campeggi o ritiri per
varie fasce di età, iniziando con gli studenti della maturità e
concludendo con gli alunni delle medie.
Quest’anno le
attività si sono svolte in modo alquanto diverso dagli altri anni,
perchè si è incluso anche l’insegnamento del catechismo, che non
si era potuto fare durante l’anno scolastico a causa della
insicurezza generale che ostacolava anche il contatto con le famiglie
dei ragazzi. Perciò, finito il campeggio dei ragazzi, sono iniziate
le visite alle loro famiglie, residenti a Jaramana e a Duela, due
quartieri più provati dalla sofferenza.
Le attività
estive sono iniziate nella scuola greco-ortodossa, Assieh,
al fine di evitare eventuali esplosioni per le vie di Damasco e per
la presenza di molti ragazzi in quel quartiere. Ma sono state
interrotte dopo due settimane, perchè causavano troppo disturbo agli
inquilini dei condomini adiacenti alla scuola. Comunque, quella
esperienza ha contribuito a far conoscere meglio il generoso impegno
dei Salesiani a favore della gioventù di Damasco. Infatti,
quest’anno, è cresciuto il numero dei ragazzi, alcuni dei quali
hanno subito dei traumi a causa della guerra.
Quest’anno
non ci siamo soffermati su un racconto particolare, ma abbiamo
preferito adottare il libro intitolato “Le
sette abitudini più efficaci per gli adolescenti”,
come pure altri libri di spiritualità salesiana, come “Don
Bosco, il Santo dei giovani”
e “Conversazioni
su Don Bosco”.
I
CAMPEGGI-RITIRI : Essi consistono nel favorire l’incontro di un
numero limitato di giovani per quattro giorni della settimana, dal
giovedì al sabato, in cui vengono trattati argomenti religiosi e
sociali. La giornata viene scandita dalla preghiera, dalla
ricreazione e dal lavoro manuale. Il ritiro si conclude con una
celebrazione penitenziale, invitando i giovani ad accostarsi al
Sacramento
della Penitenza.
Tali ritiri si sono
protratti per un mese e mezzo. E il trasporto degli aderenti era
assicurato per tutti.
Questi
campeggi e ritiri hanno offerto ad un maggior numero di ragazzi e
giovani la possibilità di partecipare ad incontri formativi e anche
maggiore distensione psicologica per tutti, nell’attuale situazione
di persistente sofferenza, di cui non si intravede ancora la fine. Il
numero limitato dei partecipanti ha creato un clima più familiare,
in cui si respira aria di famiglia.
LE
ASSOCIAZIONI: Recentemente è sorta l’idea di rilanciare
l’iniziativa tradizionale delle associazioni, che attualmente
sembra realizzabile. Naturalmente, le associazioni vanno formate per
fasce di età, per cui ne sono previste almeno tre : L’associazione
“Simone Srougi”, L’associazione “Laura Vicugna” ,
L’associazione della “Gioia” . L’idea ha incontrato risposta
favorevole da parte dei giovani, ma comporta uno sforzo notevole per
attuarla. Le associazioni sono di grande importanza, ma comportano
serie difficoltà logistiche riguardanti il trasporto e il locale,
che è alquanto limitato nella situazione attuale.
I LAVORI MANUALI:
Il lavori manuali di questa estate hanno assunto una forma nuova,
dapprima accolta con una certa svogliatezza, ma poi accettata con
entusiasmo dai ragazzi. I lavori sono stati accuratamente preparati
dagli animatori, i quali li hanno scelti e cambiati a loro
piacimento, ne hanno riconosciuto la necessità e apprezzato il
valore.
Tipi di lavori
manuali: 1. lavoretti con la stoffa. 2. Braccialetti di vario
materiale. 3. Uso dell’ago e del filo. 4. Confezioni di scatole di
cartone per regali. 5. Disegni sul vetro. 6. Braccialetti di
cordicelle. Questi lavori hanno incoraggiato i ragazzi a frequentare
il Centro e a proseguire il loro lavoro manuale che li ha aiutati a
rivestirsi di pazienza, a migliorare il loro comportamento, a
potenziare il perfezionamento delle loro attitudini, a gestire bene
il loro tempo libero e offre ai ragazzi la possibilità di acquisire
nuove idee e nozioni, che non possono acquisire altrove.
GIORNATA DI
NUOTO: Al nuoto è stata dedicata un’intera giornata, che, grazie a
Dio, è stata anche la più gradita, perchè ha colmato di gioia
ragazzi e giovani. L’idea di andare in piscina era affiorata varie
volte, ma creava una certa perplessità per la situazione di
insicurezza generale. Infatti, mezz’ora dopo la nostra uscita dalla
vasta area sportiva, un proiettile colpì il campo sportivo di
basket.
LA GIORNATA
MONDIALE DELLA GIOVENTU’: In sintonia con la GMG e la visita del
Santo Padre a Rio
de Janeiro,
abbiamo festeggiato l’evento in coincidenza di tempo con il Papa. I
giovani sono pervenuti al nostro Centro da varie parrocchie della
città per partecipare a momenti di preghiera, di divertimento e di
dialogo sul tema “Andate
e fate discepoli tutte le genti”.
Le giornate di questo evento sono state tra le più ben riuscite.
I CORSI : In
collaborazione con le FMA della scuola e con l’aiuto di giovani
collaboratori, sono stati organizzati vari corsi culturali al fine di
venire incontro alle richieste dei nostri giovani. Tali corsi
comprendono lo studio delle lingue (francese, inglese e italiano),
l’informatica, il pronto soccorso e anche il corso per barbiere.
RINGRAZIAMENTI: A
conclusione di questa relazione non può mancare un cordiale
ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato per la buona
riuscita del programma “Estate ragazzi”. In primo luogo il nostro
ringraziamento è rivolto agli animatori che non hanno temporeggiato
nella preparazione delle varie attività. Ma vogliamo ringraziare
anche i ragazzi per essere venuti al Centro Don Bosco anche in
circostanze di insicurezza generale.
Ma il
ringraziamento più riconoscente è rivolto al Signore e alla Madonna
che ci hanno accompagnato e protetto giorno per giorno.
KAFROUN
Confratelli :
d. Georges Mouzaaber, d. Luciano Buratti, S. Pier Jabloyan
La casa di
Kafroun è diventata luogo di rifugio per tanti sfollati, soprattutto
cristiani.
Le attività
estive si sono svolte dal 1 luglio al 4 agosto, e concluse con la
S.Messa e la festa finale preparata dai ragazzi e dagli animatori.
Programma:
Domenica
:
oratorio aperto con giochi liberi. Alle 18:00 santa Messa con i
ragazzi e con numerose famiglie. Lunedì, Martedì , Mercoledì :
attività sul Tema “Il
Gabbiano”.
I ragazzi arrivavano alla 15:30 e rimanevano fino alle 19:30. Il
trasporto era assicurato.
Giovedì e
Venerdì: gioco libero. Alle 19:00 interruzione dei giochi per la
preghiera della sera e la buona notte, e alle 21:00 chiusura
dell'oratorio. Il sabato, l’oratorio è chiuso per dedicare il
tempo alla formazione degli animatori e la preparazione delle
attività di tutta la settimana. La loro preparazione è stata
alquanto accelerata e incentrata sulla la loro esperienza vissuta
all’oratorio. Un campeggio formativo per loro si è svolto dal 22
al 29 giugno.
Il numero dei
ragazzi dell’oratorio era circa 300, di cui 130 sfollati. Gli
animatori erano 35, di cui 7 scelti tra gli sfollati.
I ragazzi erano
suddivisi in 8 gruppi con tre animatori per ciascun gruppo. Le
attività erano di carattere religioso
(pellegrinaggio al monte della Madonna), educativo
(cura dell’ecologia nel centro del paese), e sportivo
( le Olimpiadi). Tutte le attività erano intonate al tema della pace
in Siria.
Inoltre, sono
stati organizzati due campeggi : uno dal 5 al 8 agosto per le medie
e l’altro dal 8 al 10 agosto per i liceisti.
Ogni venerdì,
incontri per liceisti e universitari sul tema della fede.
La preparazione
della festa finale è avvenuta in una settimana di tempo, al fine di
coinvolgere un maggior numero di ragazzi (sono stati circa 200).
La santa messa è
stata presieduta da Mons. Elias Sulaiman, vescovo dei Maroniti di
Latachia e Tartus. la festa ha suscitato una risonanza notevole a
livello zonale e coinvolto molte famiglie dei ragazzi. (1300
persone).
.
“ Fede e
preghiera, ecco le nostre armi, il nostro appoggio” : Don Bosco.
Ringraziamo il
Signore e la Madonna che ci hanno accompagnato e protetto, giorno per
giorno, da ogni pericolo.
Abuna
Munir ElRai
SDB
MOR