Agenzia Fides - 16/7/2013
Aleppo – La popolazione civile di Aleppo paga il prezzo più alto degli scontri che infiammano la città. Negli ultimi tre giorni, oltre 150 colpi di mortaio hanno colpito zone residenziali uccidendo 15 persone e il ferendone oltre 75.
Fonti locali di Fides raccontano che una bomba è caduta su un negozio che vende pane nel quartiere di Sulaimaniyeh. Fra le persone che erano in fila per procurarsi pane, si sono registrati un morto e otto feriti, fra i quali due bambini.
Come comunica a Fides la comunità cristiana locale, fra le vittime dei bombardamenti dei giorni scorsi vi sono due bambini cristiani. Uno è morto, si chiamava Georgio Rabbat, 13 anni, figlio unico, di una famiglia siro-cattolica. Era un ragazzo brillante, gli piaceva studiare e sognava di avere il punteggio più alto agli esami per arrivare all’università. Stava giocando in strada con altri ragazzi, nel quartiere dove vive la comunità siriaca, quando un colpo di mortaio esploso nelle vicinanze lo ha colpito.
Un’altra bambina si chiama Pamela Dekermanji, ha quattro anni ed è di una famiglia cristiana siro-ortodossa: è stata colpita da schegge alla testa e le sue condizioni sono critiche.
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Aleppo 12/07/13 : la fila per un sacco di patate |
In Aleppo da circa dieci giorni non ci sono verdura, frutta, carne e anche il pane scarseggia. La popolazione mangia riso e cereali. La ragione è l'embargo imposto dai ribelli che sta strangolando la città e avendo un grave impatto sulla popolazione civile rimasta in loco. Secondo fonti di Fides, se il blocco continua, “si avvicina una crisi umanitaria”.
I civili sono anche vittime “collaterali” del fuoco incrociato che interessa aree residenziali.
TESTIMONIANZA: COME AD ALEPPO I CRISTIANI RISCHIANO LA VITA PER UN PO' DI PANE
Siccome nei quartieri cristiani di Aleppo non c'è pane, né carne o neppure lattine di qualsiasi cibo conservato , amici curdi e musulmani mi hanno esortato ad unirmi a loro per una
intrusione nel quartiere Bustan al-Qasr,
settore della città di Aleppo attualmente controllata da Al-Djabhat Nosra, al fine di rifornirmi con i
prodotti che vendono nella loro zona, a prezzi più "normali" di quelli
praticati nelle zone che non stanno sotto il loro controllo.
Dopo molte esitazioni e tanta preghiera personale, soprattutto a
causa del fatto che ospitiamo in casa una persona anziana e che il resto della famiglia
manca di qualsiasi rifornimento, ho accettato di unirmi alla spedizione, dopo che i miei amici mi hanno garantito di
stare con me per tutto il viaggio. Ho preso prima due precauzioni: rimuovendo
la croce che io di solito indosso intorno al collo, e separandomi dal mio cellulare.
Per arrivarci, abbiamo preso un pulmino che ci avrebbe
lasciato a quasi 700 metri dal checkpoint
di controllo all'accesso al
mercato. Nell’avvicinarci, subito abbiamo
visto centinaia di uomini anziani, donne, e bambini che aspettavano il loro
turno. Nessun giovane nei ranghi, per paura di essere reclutati nelle milizie.
Nell’avanzare, ci siamo subito trovati coinvolti nella
minaccia di un cecchino dell'esercito arabo siriano posizionato sul terrazzo del
Governatorato di Aleppo e di quella di un miliziano di Djabhat al-Nosra
posizionato di fronte, a un altro livello . La gente correva in tutte le
direzioni per evitare di essere presa di mira da questi criminali.
Raggiunta la barriera, ci ritroviamo con preoccupazione di
fronte ai giovani miliziani di Djabhat el-Nosra tutti armati e, tra loro, un ceceno che ha
pronunciato qualche parola in arabo letterario, per chiedere agli interrogati di pronunciare la "Fatiha "per
garantire che fossero effettivamente musulmani.
Grazie ai miei amici musulmani, siamo riusciti ad entrare
nel mercato in cui le merci sono esposte
a prezzi molto diversi da quelle praticati nel mercato nero nel nostro quartiere ( la zona
controllata dal Governo): la bombola del
gas era £ 1400 siriane, invece di 15.000 LS. La benzina era esposta a £ 200 siriane invece di 2000 LS a cui da noi la vendono. Le verdure, diventate così scarse
in casa nostra, sono qui scambiate a 60 LS al chilo i pomodori, al posto dei LS 500 per lo stessa
quantità nel nostro settore; la patata è a 40 lire siriane, invece di 400 £ a
noi richieste nel nostro quartiere. La carne è venduta a £ 700 contro le 3000 da noi. Il pane è venduto qui solo a 25 lire al chilo contro 500
lire siriane al kg nella nostra zona. Il formaggio è offerto a 200 contro
le 1500 £ siriane per chilogrammo.
Rispetto ad altre zone della città, il mercato, sotto il
controllo di al-Djabhat Nosra, offre una vasta gamma di prodotti, ma la maggior
parte dei prodotti, con l'eccezione di pomodori, cetrioli, patate e pane, non
può essere acquistata senza che l'acquirente abbia precedentemente insultato il
presidente Bashar Assad ed elogiato il Fronte al- Nosra davanti alle
telecamere.
Sotto i miei occhi, i miliziani hanno arrestato un uomo che
aveva nascosto sotto la camicia un po’ di carne, lo hanno spogliato prima di aggredirlo con la carne. Una donna completamente velata è
stata anch’essa arrestata per aver nascosto sotto i suoi vestiti del formaggio.
I miei amici curdi vengono qui quasi ogni giorno. Mi hanno detto che il Venerdì
precedente, tutti gli acquirenti hanno dovuto pregare Allah in strada. I Cristiani
presenti tra gli acquirenti dovevano fare una parvenza di pregare, in modo da
non essere riconosciuti come non-musulmani.
Usciti dal mercato c’è un’ altra grande prova: gli
acquirenti (per tornare al quartiere che sta sotto il controllo governativo) devono passare sotto un fuoco di fila di giovani miliziani barbuti e
armati, che impugnano striscioni neri con la scritta لا اله الا الله محمد رسول الله, "non c'è
altro Dio che Allah e Maometto è il suo profeta ", e questo requisito è
accompagnato da umiliazioni e insulti: " voi siete i maiali di Bashar ", o invettive,"andate
da Bashar, che vi dia lui da mangiare ", o ancora "Aleppo sarà
presto liberata e sarà applicata la Shariah
con la Jizya per i non-sunniti"(cristiani, drusi, alawiti ....).
Questi sono gli uomini che l'Occidente ha preparato per la
Siria, quelli che ha finanziato e armato, quelli che hanno rapito i due Vescovi ortodossi, quelli
che hanno distrutto le chiese di Deir Zor, di Homs e di Aleppo;
quelli che
recentemente hanno tagliato la testa e le mani della Statua della Vergine a Qnayyeh
e mirato sul suo cuore.
Questi,
"takfiristi" figli dell’Occidente, un giorno non esiteranno a
rivoltarsi contro i loro padroni in Europa e in America, nello stesso modo in
cui, un giorno, i "mamelucchi" si sono rivoltati
contro i "Fatimidi" loro padroni, che li avevano armati.
Un testimone la cui identità è mantenuta anonima.
Addio, Giorgio, piccolo Marista Blu : tu sarai lo Scout del Cielo di Aleppo!
Un Mariste Bleu au ciel!
Adieu Georgio, notre jeune scout!
Adieu l'enfance et l'avenir!
Adieu la paix et
l'espérance!
La violence a fait que tu nous quittes en ces
temps où tout notre horizon est fermé!
Pas de réponse à tant de questions que chacun
de nous pose en son fort intérieur!
Pas de réponse aux pourquoi?
Rien qu'un silence, un silence de mort, un
silence de larmes, un silence d'être là, accompagnant les parents et les
copains.
Tu seras un bon scout!
Aujourd'hui, pour toi, nous prononcerons devant
tout le monde notre engagement de scouts!
Aujourd’hui, pour toi, nous porterons notre
croix de Maristes Bleus!
Aujourd'hui, pour toi, nous dirons "Prie
pour nous maintenant et à l'heure de notre mort"!
Aujourd'hui pour toi, nous chanterons notre
"Ce n'est qu'un au revoir, mes frères, ce n'est qu'un au revoir"!
Toi, le mariste bleu, toi le fils de
Marie, toi l'enfant bien aimé, la violence t'a fauché...
Tu ne viendras plus avec nous au camp et
pourtant tu en avais tellement envie!
Dans quelques jours, il y aura la rencontre
internationale des journées mondiales de la jeunesse. Sache que les jeunes
maristes du monde entier se souviendront des jeunes d'Alep, partageront notre
souffrance et te tiendront présent!
Ne compte pas sur notre prière!
Toi, tu es au ciel!
Nous en sommes sûrs et certains!
Nous comptons sur toi, su ta prière et sur ton
intercession!
Dis à Jésus nos peurs et nos angoisses!
Dis lui notre souffrance et notre
peine!
Dis à Jésus que beaucoup de jeunes et de moins
jeunes ont sur leurs lèvres ce mot: "POURQUOI?"
Dis lui ce que ton copain a dit: « Je ne vais
plus prier » !
Dis lui que
nous ne comprenons pas du tout pourquoi tant de violence et de haine!
Dis lui avec tes mots à toi, avec l'audace de
tes 13 printemps que tes copains sont très touchés par ton départ!
Dis lui avec tes mots à toi, ton amour pour ta
famille, pour ton papa et ta maman et ta petite sœur!
Dis lui combien tu nous manques à nous tous,
toute ta famille!
Dis lui notre besoin de paix!
Dis lui que malgré
toute notre douleur, nos yeux continuent à Le regarder, à L'espérer, à confier
en Lui.
Georgio, notre cher
jeune Mariste Bleu, Repose en Paix!
Marie, notre Bonne
Mère, Notre tendre Mère, Notre Mère, te porte dans ses bras!
Et entre ses bras, nous te confions pour
l'éternité!
La Comunità dei Maristi Blu di Aleppo