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giovedì 9 aprile 2015

Individui disintegrati in un “nuovo ordine mondiale”

"In Occidente la persecuzione non fa strage di sangue, è più subdola e passa attraverso non le armi ma le carte. In nome dell’uomo e della libertà si vuole distruggere l’uomo. Cari Amici, se non ascoltassimo questo grido che sale dalla terra bagnata dal loro sangue, la nostra preghiera non avrebbe ali per salire fino al cuore di Dio. 
Non dobbiamo temere. “Non temete, sono io”, dice il Risorto. Il dovere della vicinanza e della condivisione è serio, ma anche il dovere della speranza è serio. La fede ci dice che il Signore è uscito dalla tomba a vita nuova, gloriosa: con Lui un nuovo mondo è nato, più bello e umano, perché abitato dalla presenza di Dio che è Amore, Luce, Vita. Vi sono momenti nella storia nei quali il potere delle tenebre sembra sovrastare, ma – ricordiamo – sulla barca in mezzo al mare infuriato, Gesù c’era, anche se sembrava che dormisse. C’era. Il Signore è risorto e vive con noi. Per questo la speranza non può morire né per noi né per il mondo." 
Angelo Card. Bagnasco
Arcivescovo di Genova

lettera da padre Daniel Maes
Qara, 27 marzo 2015

I nostri media sono sintonizzati con gli ultimi eventi, presentati senza prospettiva più ampia, scrivono quello che è appena successo e lo scrivono subito. Tutto questo crea sensazione e divertimento. Tuttavia, le persone che considerano gli eventi in modo più ampio non possono negare che stiamo vivendo una globale disintegrazione della dignità dell'uomo. Allo stesso tempo, l’umanità non è solo testimone di questa situazione, ma è anche la vittima di questo sviluppo.  In breve: stanno staccando l’uomo da Dio, dal suo paese, dalla sua cultura, e anche dalla sua famiglia e alla fine da se stesso. E questo è contemporaneamente elaborato dalla tecnica, dall’ etica e dalla politica. Tutte le forze mondiali collaborano per ridurre l’uomo ad un individuo artificiale, solo, indifeso, disposto ad accettare qualsiasi cosa offerta dal "nuovo ordine mondiale”

In primo luogo, l'essere umano è staccato da Dio. Di questo, l'Europa è un esempio eloquente. Le radici cristiane sono state spezzate, mentre la civiltà occidentale è proprio nata e cresciuta dalla fede giudaico-cristiana. Il nostro intero sistema della sicurezza sociale trova la sua origine nelle iniziative di sacerdoti, religiosi e fedeli, spinti dallo spirito del Vangelo per curare con cuore i malati, i disabili, i poveri, gli orfani e le vedove, e anche l'educazione dei figli. Le nostre università sono emerse dalle istituzioni religiose. Nel campo culturale, le più grandi opere d'arte (cattedrali, sculture, pitture, musica, letteratura, teatro) sono ispirate dalla Bibbia e dalla fede cristiana. 
La Rivoluzione Francese non era nient’altro che un precursore dello Stato Islamico con gli orrori di omicidio e distruzione. La libertà, l’uguaglianza e la fraternità sono valori evangelici e hanno senso solo alla luce della fede cristiana. Ora si rimuovono e si vietano in modo sistematico tutti i riferimenti alla fede cristiana. E in tutto il mondo, i cristiani sono i più perseguitati e loro chiese distrutte. 
L’unico obiettivo di tutto questo: creare un uomo nuovo, distaccato da Dio, secondo i principi della massoneria.

In seguito, l'uomo è staccato dalla propria cultura e dal proprio paese. Per questo, la sovranità dei popoli e dei paesi è abolita in tutto il mondo. Questo processo è in fase avanzata. Contemporaneamente all'eliminazione di 2000 anni di cristianesimo, i  resti della più antica civiltà mesopotamica in Iraq e in Siria sono quasi tutti rasi al suolo. Le loro atrocità vengono visualizzate, non con immagini da dilettanti ma con riprese di qualità alla Hollywood, per scioccare l'opinione pubblica, per quanto possibile in modo tale che i padroni reali (dagli Stati Uniti-Israele, NATO, Stati del Golfo) ricevano ancora più credito per continuare. Una coalizione mondiale opera non per combattere il terrorismo, ma per distruggere le infrastrutture dell'Iraq e della Siria. Nel frattempo, i terroristi sono riforniti con le ultime armi, con il migliore addestramento, e con il migliore materiale di comunicazione, sotto la protezione occidentale e con tantissimi soldi provenienti dal petrolio rubato. 
La Francia fornisce le armi, l'Inghilterra invia ora 75 istruttori in Siria per aiutare i terroristi. Adesso, gli Stati Uniti e l'Arabia Saudita stanno aiutando al Qaeda e Daesh per distruggere lo Yemen. Stanno bombardando Idlib con missili TOW americani e nella città antica di Bosra, che era già nominata in papiri egiziani dell' ottavo secolo a.C. - e riconosciuta come eredità mondiale , stanno distruggendo questi preziosi tesori archeologici. Poiché la Russia è l'unica potenza mondiale che ha il coraggio di protestare contro questo folle nuovo ordine mondiale, tutte le forze, potenze e organizzazioni mondiali, sono mobilitate per distruggere l'Ucraina,  imporre pesanti sanzioni e sabotare il gasdotto di Gazprom, far deprezzare il rublo, per far collassare il prezzo del petrolio, ecc. ecc. Fortunatamente, queste barbarie occidentali contro la Russia evocano una rinascita come mai prima. Allo stesso modo in Siria, dove le uccisioni e le distruzioni causate dall'Occidente e dai suoi alleati hanno anche suscitato una resistenza unita che non può essere rotta.

Inoltre, l'uomo viene strappato dalla sua famiglia e dai suo parenti. Il nuovo ordine mondiale offre individui separati. Il matrimonio e la famiglia sono già eliminati in gran parte e sostituiti da tutti tipi di relazione senza impegno. Le famiglie sono frammentate. Le persone non sono più considerate come appartenenti ad una famiglia stretta e allargata, ma come individui separati. La famiglia non è più la cellula fondamentale della società, ma è diventata una vittima della società. Nello stesso tempo, c’è anche da menzionare la tendenza di strappare l’uomo da se stesso e di distruggere la sua identità con la cosiddetta ideologia del gender. La distinzione tra l’uomo e la donna, tra ragazzo e ragazza, è abolita. La realtà della differenza dei sessi che ci è stato data come il più grande ricchezza dalla creazione è stata sostituita da qualcosa di neutro, dove ognuno può scegliere. Con tutto questo ci fanno credere che noi siamo uguali alle scimmie.

Come è stato organizzata questa lotta per la disumanizzazione a livello tecnico, si può costatare nei bambini in provetta. Ora ci manca ancora un utero artificiale per fabbricare "l’uomo perfetto" in laboratorio, in modo freddo e inumano. Le pratiche eugenetiche dei nazisti, che sono stati respinte con disgusto, sono ora difese con passione dai nostri teologi autorevoli e dai nostri medici e anche propagandate come progresso. Il buon senso ci dice invece che non è il compito della medicina di produrre in modo artificiale un bambino per una coppia che soffre di infertilità. Il compito della medicina invece è di studiare le cause dell’infertilità e di porvi un rimedio. Questa è la ginecologia degna e questo è il progresso vero.

Sul livello morale, la popolazione mondiale è già al massimo del degrado dei valori umani: la sessualità è stata staccata dalla fertilità ed è generalmente accettata come un modo di rilassarsi, il matrimonio è stato sciolto e la famiglia non c’è quasi più. La causa di tutto è la contraccezione. Già la parola "contra" indica una rivolta contro la concezione, cioè contro la vita. Qui si tocca direttamente la responsabilità. E la responsabilità è il nucleo della vita umana. Dalla contraccezione sono emanate tutte le altre disfunzioni come l'aborto, la sterilizzazione, l'eutanasia, le relazioni senza impegno in tutte le combinazioni possibili, l’eliminazione dell’essenza dell'uomo e della donna, del ragazzo e della ragazza dalla teoria del “gender", le tecniche di riproduzione veterinarie, l'abolizione della distinzione tra madre e padre ... Nel frattempo, i "diritti" dei LGBT (Lesbiche, Gay, Bi, Trans) sono onorati nell’ONU e nell'UE come pilastri della democrazia.

Sul piano politico, il nostro mondo è un disastro, ma i media e i politici sono riusciti a presentare l’attuale situazione miserabile come una fase intermedia necessaria verso un mondo di libertà e di democrazia, di prosperità e di sicurezza. Le devastazioni in Iraq, Libia, e in Siria sono intese come il poter consentire a queste popolazioni di poter fruire della democrazia occidentale e della prosperità. Cosi si presenta l’utopia della prosperità e della democrazia, della libertà e della stabilità sotto il potere di un super-stato-mondiale, un totalitarismo, con la maschera di un volto amichevole, una sorta di fascismo e di nazismo. Qui i presidenti e i capi di stato non sono i veri leader. Loro ottengono il potere se dimostrano che sono brave marionette. Invece sono I super-banchieri e i padroni dell'industria delle armi, che tirano le redini come oligarchi nell'ombra. Anche tutte le grandi organizzazioni mondiali e le multinazionali sono sottomesse a loro. La pace non rende nulla a loro. La guerra e il caos sono i mezzi per abolire e ri-organizzare gli stati sovrani secondo le norme del loro nuovo ordine mondiale. Le guerre sono miniere d'oro per loro, cioè ricchezza e potere. 

Un mezzo più sofisticato per arricchirsi e far crollare gli altri in povertà è creare “l’ideologia dell'ecologia." Negli ultimi mille anni, il nostro pianeta terra ha subito sempre periodi di riscaldamento e raffreddamento. Questo non ha nulla a che fare con l'attività dell'uomo, ma con il sole, come ci hanno insegnato I veri scienziati e come hanno mostrato anche sugli altri pianeti. Tuttavia, gli oligarchi hanno visto nel riscaldamento un mezzo ideale per imporre tasse su tutta la terra e su tutto ciò che fa l’uomo. Cosi si possono impoverire i poveri popoli ancora di più e cosi si può tassare qualsiasi cosa, come per l’auto, il treno, l’aereo, ogni lavoro umano in agricoltura, nell'industria o dovunque. E così questi dominatori possono imporre leggi arbitrarie a tutte le nazioni. Ecologia, nel vero senso, vuol dire dimostrare rispetto per la creazione di Dio, per l’uomo e per il ritmo umano, per il matrimonio e per la famiglia, che implica alcune limitazioni nella vita personale e sociale. Ma la persona che osa menzionare tutto questo sarà presto "scomunicata" nei media e nella politica, perché nessuna restrizione del divertimento e del consumo individuale è accettata.

I pensieri qui sopra riportati, li ho elaborati a modo mio. Alcuni elementi li ho prelevati dallo splendido discorso di Madre Agnes Mariam a Parigi. Le idee di base sono di Guillaume de Prémare. Guillaume di Prémare, il delegato generale di "Ichthus", è un editorialista di Radio Espérance e lui é anche l'ex presidente del movimento “Manif Pour Tous”. Insieme con il giornalista Eric Letty, Guillaume de Prémare ha pubblicato questo mese il libro: "La déshumanisation, 'autoroute vers l’utopie du meilleur des mondes", Ed. Pierre-Guillaume de Roux, 2015. È stato intervistato da "Rouge et Noire" (R & N), un sito web di informazioni, di riflessioni e di analisi. R & N non vuole presentarsi come la voce ufficiale della Chiesa o del clero, ma vuole essere al centro della Chiesa e in unione con il Papa di Roma.

Il punto di partenza è il romanzo dello scrittore e filosofo inglese Aldous Huxley, Brave New World (1932) con sua “fiction” satirica di un mondo nuovo. Si tratta di un mondo cosiddetto "perfetto", immorale, totalitario, senza amore, senza fortuna. Lui percepisce che le persone vivono in una grande prigione senza mura, da cui non si pensa neppure di scappare. L’unica cosa che fanno queste persone è rilassarsi e consumare. Questo mondo è suddiviso in diversi gruppi di persone: dalle persone molto intelligenti fino ai più sciocchi. Huxley ha già pre-sentito lo spostamento dalla modernità alla cosi detta società perfetta con una immagine dell'uomo completamente nuova, che è del tutto disumanizzata. Qui l'uomo è diventato un individuo infermo, bisognoso d’aiuto, completamente dipendente da ciò che il super-stato mondiale gli offre o gli impone.


Che possiamo fare?

Ci vuole una resistenza attiva. Sul campo politico, vediamo che la Russia sta ritornando alle sue radici tradizionali e che sta vivendo una rinascita come mai prima. La vita monastica e religiosa è in piena fioritura. La maggior parte dei russi ha capito la strategia distruttiva dell'Occidente e vogliono proteggere il loro paese contro questo. Per questa ragione, la Russia è sempre più il bersaglio della propaganda di guerra internazionale. La Siria, la culla della civiltà e del cristianesimo è già stata distrutta, ma non si piega al nuovo ordine mondiale imposto. La Siria resiste ed è un modello per gli altri paesi di resistenza.

I princìpi della resistenza sono quelli della fede cristiana e della dottrina sociale della Chiesa. L'ispirazione per la resistenza si trova nel genio del cristianesimo. Il punto centrale è la dignità dell'uomo, di ogni uomo e di tutto l'uomo. Noi riconosciamo l'unità dell'uomo nella sua dimensione fisica, psicologica e spirituale, con una vocazione terrena ed eterna. Qui ci appoggiamo sui grandi principi della dottrina sociale della Chiesa: l'interesse comune, la libertà e la responsabilità di ogni essere umano, il principio di sussidiarietà, la destinazione universale dei beni della terra, la solidarietà sulla base dell'amore cristiano. Infine, una rivoluzione autentica richiede sempre una conversione personale.

La base-cellula della resistenza è la famiglia. Una famiglia cristiana contiene tutte le risposte alle disintegrazioni di questo tempo. La Francia sta facendo un' azione buonissima con il suo LMPT (Manif Pour Tous) cioè di protestare in modo massiccio contro tutte le leggi che attaccano la dignità del matrimonio e della famiglia. Naturalmente, ci vogliono molte più azioni, cioè la formazione di normali sane famiglie cristiane, in cui i bambini sono educati in tutta la ricchezza della fede cristiana per poter sviluppare la loro individualità. Per questo, però, c’è prima da pulire i resti della cultura contraccettiva distruttiva dell' ultimo mezzo secolo. Pierre Simon, l'ex Gran Maestro della massoneria francese, si rese conto molto presto che la contraccezione, era il “trigger/la leva” di tutti gli altri mezzi di disintegrazione desiderati. I nostri teologi e tutti gli nostri intellettuali lo hanno seguito, consciamente o inconsciamente. Contro la dottrina della Chiesa, hanno sostenuto che la contraccezione non era "un male in sé". Usavano grandi parole come "olistici" e "personalistica" e non si rendevano neanche conto che tramite la pillola stavano riducendo la sessualità umana ad un livello puramente biologico. Quasi tutti i nostri teologi autorevoli, giornalisti e leader della chiesa hanno utilizzato un personalismo deforme per permettere una cauta apertura verso la contraccezione. Una generazione più tardi, "la pillola" è già stata data alle ragazze adolescenti con naturalmente tutte le conseguenze disintegranti nefaste.. Tanta gente non ha ancora capito le conseguenze distruttive della contraccezione sul livello fisico, morale, sociale e religioso. Durante un mezzo secolo ci hanno fregato. Le devastazioni sono ormai molto chiare. Il tempo è maturo per trarne le conclusioni. Nello stesso tempo ci sono state presentate nuove prospettive. Hanno sviluppato una meravigliosa "teologia del corpo" che dimostra la dottrina costante della Chiesa e ci sono anche abbastanza metodi naturali scientificamente fondati per la regolazione della fertilità, come il Sensiplan® per genitori auto-coscienti. Il mito della "contraccezione sicura" è finito. Nuove prospettive stanno emergendo, basate sulla dottrina autentica della Chiesa. Non si tratta di slogans, ma è solo la punta dell’ iceberg; e sono tutti provati in modo esplicito. 
Cerchiamo tutti di partecipare in modo attivo alla lotta per la verità liberatrice per preparare il prossimo Sinodo della famiglia dell' ottobre prossimo.

P. Daniel 

(traduzione di A. Wilking)

lunedì 6 aprile 2015

Radici e frutti, la fede siriana che non muore

Ricorre il 7 aprile il primo anniversario dell'assassinio del padre gesuita Frans van der Lugt a Homs






QUI SONO LE RADICI DEL CRISTIANESIMO


"Questo audiovisivo è stato scritto e realizzato da noi 20 anni fa , per mostrare ai nostri giovani cristiani della Siria le loro radici cristiane. E' stato proiettato ( seguito da scambi e dialoghi) centinaia di volte per tantissimi gruppi di ragazzi.  Lo pubblichiamo ora in rete per: 1- visualizzare il ricco patrimonio architettonico della Siria cristiana (le città morte del nord della Siria), che è, forse, stato demolito o saccheggiato; 2 - richiamare ai cristiani siriani che le loro radici sono qui in Siria; 3 - rispondendo all'invito del Papa che chiede che i cristiani d'Oriente non l'abbandonino "
Dura 15 minuti, la musica è bizantina liturgica.
 Nabil Antaki, per i fratelli Maristi di Aleppo






«Rimaniamo ad Aleppo perché qui è nata la fede»

L'appello dei Maristi blu
Dopo quattro anni di conflitti sempre più selvaggi, non si vede una soluzione. I siriani sono stanchi di una vita costantemente in pericolo, di vedere i loro figli crescere in questo clima e i giovani rassegnati a non avere futuro, di dover constatare che il loro Paese è sull’orlo della distruzione. Molti scappano dalle loro case e cercano rifugio dove è possibile, molti emigrano. Soprattutto i cristiani: ad Aleppo la metà di loro se ne sono già andati. 
Noi che restiamo, lo facciamo solo per la fede che ci anima, che ci permette di sperare contro ogni speranza. 

Viviamo con i piedi fondati sull’essenziale: «Non temere, ti porto nel palmo della mia mano, stabilisco con te la mia alleanza». La speranza che ci tiene in piedi, che ci permette di guardare a testa alta il male che scorre sotto i nostri occhi, è alimentata da Gesù che è morto sulla croce per noi, è resuscitato e vive in noi.



La Siria è stata la culla del cristianesimo. È qui che i seguaci di Gesù sono stati chiamati per la prima volta «cristiani ». Prima della guerra non c’erano tensioni tra cristiani e musulmani: tutti si sentivano siriani prima di “marcare” la loro appartenenza religiosa. Questa guerra non è mai stata un conflitto confessionale né un conflitto contro i cristiani, anche se i jihadisti in più di un’occasione si sono scagliati contro i cristiani. Anche oggi viviamo una grande fraternità con i musulmani. Nella nostra Ong dei Maristi blu ci sono volontari islamici che lavorano avendo come riferimento i nostri stessi valori. I beneficiari del nostro aiuto alimentare, medico, scolastico, sono sia musulmani sia cristiani. E i musulmani hanno condannato più volte e con nettezza i terroristi che dicono di agire in nome dell’islam. 

Tutti i siriani desiderano la pace e rimpiangono il tempo, un tempo non così lontano, in cui si viveva in un Paese stabile, sicuro, prospero e laico, che rispettava e tutelava tutti i cittadini al di là della loro etnia e dell’appartenenza religiosa.
I siriani sanno che questa è una guerra importata, e sono persuasi che essa, anziché produrre una primavera raggiante, è precipitata in un freddo inverno. Per raggiungere la pace è necessario anzitutto che lo vogliano gli attori “esterni”, chiudendo i rubinetti dei finanziamenti agli estremisti. È necessario che i “gendarmi del mondo” pongano fine ai loro interventi nefasti. Sono sotto gli occhi di tutti i risultati di tutti i conflitti combattuti da queste potenze dopo la seconda guerra mondiale: hanno avuto come risultato la distruzione. 



Quanto ai siriani, essi sapranno – quando verrà il giorno – fare pace tra di loro perché questo conflitto non è mai stato un conflitto tra siriani.

di Nabil Antaki,  Avvenire, 5 aprile 2015