Riunione
del comitato esecutivo del MECC - Cipro, 21-22 gennaio 2020 -
Dichiarazione finale
Nel
corso di due giorni (21-22 gennaio 2020), il Comitato Esecutivo si è
riunito regolarmente a Larnaca - Cipro. L'incontro è stato
generosamente ospitato da Sua Beatitudine Chrysostomos II°,
Arcivescovo di Nova Justiniana e Tutta Cipro della Chiesa
greco-ortodossa di Cipro. I membri del Comitato Esecutivo che hanno
partecipato alla riunione provenivano da Cipro, Egitto, Siria,
Libano, Iraq, Giordania e Palestina.
L'incontro
è stato presieduto da Sua Beatitudine Youhanna X°, Patriarca di
Antiochia e di tutto l'Oriente per il Patriarcato greco-ortodosso di
Antiochia e presidente del Consiglio per la Comunità
Greco-Ortodossa, da Sua Santità Mor Ignazio Aphrem II°, Patriarca
di Antiochia e tutto l' Oriente e Capo supremo della Chiesa Ortodossa
Siriaca Universale che è presidente del Consiglio per la Famiglia
Ortodossa Orientale, da Sua Beatitudine Mar Louis Raphael Sako,
Patriarca di Babilonia per i Caldei e presidente del Consiglio per la
Comunità Cattolica, e da Right Rev Dr. Habib Badr , Presidente
dell'Unione Evangelica Nazionale del Libano e presidente del
Consiglio per la Famiglia Evangelica.
Questo
incontro si tiene nel mezzo di un periodo pieno di eventi dolorosi e
sofferenze che affliggono i nostri paesi del Medio Oriente. I membri
del Comitato Esecutivo sono pienamente consapevoli della sofferenza,
delle afflizioni e delle sfide che devono affrontare le genti e le
Chiese della regione. Hanno contemplato l'affetto divino di Nostro
Signore Gesù Cristo e il suo impareggiabile amore per l'umanità.
Invitano i credenti cristiani in Medio Oriente a conservare la loro
Fede e Speranza e a credere che Dio è in mezzo a noi, ci sostiene e
ci coinvolge nella Sua vita divina. Esortano anche le Chiese membri del Consiglio ad essere pienamente presenti accanto a tutti i
rifugiati e gli sfollati che soffrono dopo aver perso la famiglia,
gli amici o le proprietà a causa della violenza e della guerra, in
modo che le Chiese rimangano un'icona della tenerezza e prossimità
del Signore.
Dopo
la preghiera di apertura, l'ordine del giorno è stato approvato e
sono stati adottati i verbali della riunione del Comitato esecutivo
tenutasi presso il Patriarcato siriano ortodosso di Antiochia
(Atchaneh - Bickfaya - Libano / 22-23 gennaio 2019) . Le discussioni
del primo giorno hanno affrontato molti argomenti come il
rinnovamento spirituale, le sfide ecumeniche, geopolitiche e il
dialogo interreligioso, nonché lo sviluppo istituzionale del MECC e
il suo potenziamento dopo la crisi che ha attraversato. Ciò porterà
allo sviluppo del suo orientamento strategico in preparazione della
12ª Assemblea Generale. Il secondo giorno, i partecipanti hanno
discusso della relazione della dott.ssa Souraya Bechealany, il
segretario generale, che include i risultati del Consiglio nel 2019 e
le sue prospettive future. Hanno anche esaminato le relazioni annuali
dei dipartimenti e la relazione finanziaria.
Sulla
base delle discussioni, incentrate principalmente sulle sfide
affrontate dai Cristiani in Medio Oriente e dai loro partner in
materia di cittadinanza, il Comitato esecutivo ha sottolineato le
seguenti linee guida:
1-
Promuovere la cooperazione ecumenica tra le Chiese del Medio Oriente
a livello teologico, dei servizi sociali e dei media per confermare
la loro scelta di unità nella testimonianza di Gesù Cristo risorto.
2-
Pregare perchè si possa conoscere la sorte delle loro Eminenze
l'arcivescovo Boulous Yazigi e l'arcivescovo Youhanna Ibrahim che
sono stati rapiti nell'aprile 2013 e richiesta alla coscienza
internazionale di lavorare per il loro ritorno sicuro e di consentire
loro di continuare la loro missione che si concentra sulla
costruzione della pace e dignità umana.
3-
L'escalation della tensione in Medio Oriente e nel mondo arabo
richiede preghiera e lavoro per la pace e nuove iniziative per
contrastare le ondate di estremismo al fine di preservare la pace
nella società, proteggere la dignità umana e spianare la strada a
saggi dialoghi e alla risoluzione dei conflitti respingendo la
violenza e la guerra.
4-
Il movimento popolare a cui si sta assistendo in Iraq chiede un
contributo attivo per ottenere giustizia sociale, integrità
economica, buon governo, sovranità nazionale e rafforzare i principi
di responsabilità e lotta alla corruzione attraverso un sistema
giudiziario equo.
5-
L'esacerbazione della sofferenza del popolo siriano richiede immensi
sforzi in tutti i settori per l'eliminazione dell'embargo, promuovere
il percorso di costruzione della pace, il ripristino della sicurezza
e lavorare con forza per garantire le condizioni appropriate che
consentano il ritorno nella loro terra dei rifugiati e degli
sfollati.
6-
Riconoscere gli sforzi del Regno Hascemita di Giordania a cui è
stata affidata la protezione dei siti sacri cristiani e musulmani
nella città santa di Gerusalemme, nonché il rafforzamento della
presenza cristiana in collaborazione con le Chiese. Oltre a ciò, ha
lavorato per la promozione del dialogo cristiano-musulmano e per
vivere insieme nella cittadinanza.
7-
I partecipanti pregano per il Libano che sta assistendo a proteste di
massa condotte dal popolo libanese che chiede una vita dignitosa e
una buona gestione delle loro risorse comuni; così che il Libano, il
"Messaggio", riacquista il suo ruolo culturale come modello
di pluralismo per il bene comune e come esempio di libertà
responsabile.
8-
Sostenere tutti gli sforzi per ripristinare l'unità di Cipro al fine
di unificare il popolo cipriota, promuovere la pace regionale e
internazionale e porre fine all'occupazione che ha causato la
divisione dell'isola.
9-
Sostenere continuamente le Chiese in Palestina e riconoscere la
resilienza delle persone nonostante la loro sofferenza di fronte
all'occupazione, alla segregazione e alla colonizzazione. Chiedere il
rispetto della libertà di religione per tutti i Palestinesi,
compresi Cristiani e Musulmani, e il rispetto dello status quo legale
e storico riguardo al fatto che Gerusalemme Est è la capitale di un
vivibile Stato Palestinese Indipendente.
10
-Il popolo Egiziano ha sempre aspirato a consolidare il principio di
cittadinanza, libero dall'estremismo e dall'isolamento. Sta
impegnandosi insieme per promuovere la convivenza, il che ci porta a
confermare che sono collettivamente consapevoli delle conseguenze
positive che vengono a crearsi nel loro Paese.
11
- Il fatto che i popoli nella regione chiedano una cittadinanza
completa basata sulla parità di diritti e doveri e sulla diversità,
richiede una revisione dei sistemi e delle leggi. Ciò dimostra la
necessità urgente di formulare un percorso che sottolinei la
comprensione dell'unità nella diversità, considerando che la
diversità è ricchezza, lontano dalle esortazioni settarie e di
fazione e da tutte le forme di intolleranza.
12
- La povertà e l'emarginazione di cui soffrono alcune classi della
società nella regione chiamano tutti gli stati e le istituzioni
ecclesiali a progettare politiche di sviluppo sostenibili che
garantiscano una vita dignitosa per ogni essere umano e che
contribuiscano alla giustizia sociale e alla prosperità economica.
13
- Il MECC invita i cristiani in questo benedetto Medio Oriente a
restare nelle loro terre con fede e speranza, costituendo esse la
loro eredità e la loro identità, e a rafforzare il loro ruolo nel
consolidamento della convivenza, del rispetto reciproco e della
solidarietà sociale.
14
- L'attuale crisi dei rifugiati e degli sfollati richiede intensi
sforzi da parte della comunità internazionale, in particolare delle
Nazioni Unite e delle organizzazioni religiose, per facilitare il
ritorno di questi rifugiati e sfollati nei loro paesi di origine,
offrendo loro una dignità e proteggendo la loro identità e civiltà.
Questa situazione richiede anche il costante sostegno alle comunità
ospitanti e la garanzia di componenti di resilienza, nonché la
protezione dei rifugiati e degli sfollati fino al loro sicuro
ritorno.
15
- Garantire un coordinamento e una comunicazione attivi in
preparazione dell'Assemblea generale del Consiglio delle Chiese del
Medio Oriente che si terrà tra il 16 e il 19 settembre 2020 in
Libano. Si intitolerà “Coraggio , sono Io; non temere”. (Matteo
14:27) e sarà generosamente ospitato dal Sua Beatitudine il
cardinale Mar Bechara Boutros Al-Rai, Patriarca maronita di Antiochia
e di tutto l'Oriente - a Bkerki.
In
conclusione, i membri del Comitato Esecutivo del MECC ringraziano Sua
Beatitudine Chrysostomos II° e la Chiesa greco-ortodossa di Cipro
per aver ospitato generosamente questo incontro e ringraziano Nostro
Signore Gesù Cristo, che raccoglie la sua Chiesa attraverso il suo
amore. I membri del Comitato Esecutivo del MECC sono fiduciosi che le
Chiese del Medio Oriente non sono state e non saranno mai sole nella
loro testimonianza, rinnovando la loro fede nella promessa di Dio:
"Io sono sempre con te, fino alla fine dei tempi". (Matteo
28:20). Riteniamo inoltre che il cammino verso la XIIª Assemblea
Generale rappresenterà la comune testimonianza delle Chiese e farà
luce da una prospettiva realistica e profetica sul ruolo dei
cristiani nel Medio Oriente sofferente, in particolare nella lotta
per la dignità umana. Ciò richiede la solidarietà dei leader e una
solida cooperazione per garantire un futuro luminoso degno per questo Medio Oriente e il suo valore, in cui la diversità è un modello
di convivenza.
(Trad Gb. P. OraproSiria)
https://www.mecc.org/mecc/mecc-excom-meeting-larnaca
(Trad Gb. P. OraproSiria)
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