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venerdì 27 ottobre 2023

Dai Fratelli Maristi, lettera da Aleppo n. 47

 

Aleppo, 22 ottobre 2023

Traduzione dal francese di Maria Antonietta Carta

KHALAS!

Cari amici, riceverete questa lettera in un momento assolutamente critico per l’intero Medio Oriente. Da due settimane assistiamo a un’ondata di violenza inaudita; una violenza che rischia di dilagare. Dall’estero, molti amici ci chiedono: “Che impatto ha questa guerra nella vostra vita quotidiana ad Aleppo? » Cosa rispondere? Oggi all'alba, l'aeroporto di Aleppo e quello di Damasco sono stati bombardati per l'ennesima volta.

Khalas! Khalas è un'esclamazione che significa basta. Basta! basta così! Basta essere costantemente attaccati, minacciati, terrorizzati. Quanto durerà tutto ciò?

Su invito del Patriarca latino, questa settimana abbiamo dedicato una giornata al digiuno, alla riflessione e alla preghiera per la pace. Durante uno degli incontri per condividere la situazione in cui viviamo e le ripercussioni degli eventi di Gaza sulle nostre vite, un insegnante ha detto: “Mi chiedo seriamente perché avere figli, se è per fargli sperimentare ciò che stiamo vivendo oggi ".

Molti altri hanno raccontato la loro spossatezza. Khalas! siamo stufi, non vogliamo ascoltare più queste notizie; non vogliamo più assistere a scene di violenza, sangue, morte, esplosioni, distruzione! Non ne possiamo più.

I media che riportano le notizie in modo veritiero e obiettivo sono rari. 

Un altro insegnante dà una risposta rivelatrice dello stato d'animo: “ Voglio che ci sia una guerra mondiale e che la si faccia finita. E morirò se necessario! » Sull'impatto di quanto stiamo vivendo e su una possibile decisione di emigrare, rispondono sì all’unanimità. “Vogliamo lasciare tutta la regione”.

Questo è un esempio del sentimento di un intero popolo che ha vissuto la guerra, il Covid 19, le sanzioni economiche, il terremoto e, da alcuni giorni, ancora l’intensificazione della violenza. Attualmente, siamo in una situazione di attesa e di attenta osservazione di ciò che accade nella regione e nel Paese. Se ci concentriamo a parlare della congiuntura regionale è perché non è circoscritta a questa regione, ma tocca i valori e i diritti umani universali. Il mondo continua ad avere doppi standard. Le vittime sono trasformate in carnefici che bisogna annientare, far scomparire dalla faccia della terra, bruciare nell’inferno delle bombe o espellere in massa.

Come seminare la speranza in una società indebolita? Una società che diventa sempre più povera; che fatica a sopravvivere; che non ha più la forza di alzarsi. Lo scorso 15 settembre, ho scritto nel mio diario: “ Le 6 del mattino… Non so perché stanotte non sono riuscito a dormire bene. Molte immagini irrompono nella mia mente, riflettendo le persone e le situazioni che ho potuto osservare da quando abbiamo ripreso le attività, il 4 settembre. Il mio pensiero va agli anziani che, anche ieri sera, hanno sofferto gli effetti dell’ondata di caldo senza alcun mezzo per rinfrescarsi perché abbiamo soltanto 2 ore di elettricità ogni 24 ore. Continuiamo a subire le sanzioni. Siamo puniti. Le sanzioni gravano pesantemente sulla nostra vita quotidiana. Siamo costretti a sopportare la svalutazione galoppante della valuta locale. Tutto rincara da un giorno all'altro. Penso a tutti i genitori i cui figli iniziano un nuovo anno scolastico. I materiali didattici sono così costosi che possono rappresentare, per un figlio unico, più della metà dello stipendio annuo dei genitori. Il mio pensiero va anche ai giovani. Sì, tutti quei giovani che hanno in testa una sola idea: lasciare il Paese per andare non importa dove non importa come, appena possibile.

Speranza e preoccupazione sono i sentimenti dominanti. Da un lato studiare per ottenere un diploma e dall'altro cosa fare dopo? Cercare di lasciare il Paese o prestare il servizio militare obbligatorio. Molti giovani dicono di essere “perduti” e hanno bisogno di sostegno psicologico per una scelta ponderata. Cosa fare? Che consiglio dare? Dove trovare le risorse necessarie per emigrare o iniziare un proprio progetto. Una gioventù in crisi, smarrita, alla ricerca di un futuro lontano dalla guerra e dalla povertà. Non è per niente semplice. Ed è molto difficile ottenere il passaporto, ma ancora più un visto.

In questi giorni i media ci hanno mostrato le immagini dell’ondata di migranti piombati a Lampedusa dove in una notte sono approdate più di 7.000 persone. Siamo consapevoli di questa tragedia umanitaria? I media utilizzano come simbolo del volto umanitario, l'immagine di un soldato che cerca di rassicurare una bambina. Come possiamo dire ai “grandi” di questo mondo che viviamo su un altro pianeta? Il pianeta delle sanzioni. È disumano, imperdonabile, rivoltante. Noi non accettiamo che il mondo sia indifferente. Ci rifiutiamo di essere trattati da miserabili. Vogliamo recuperare la nostra dignità di uomini e donne di questo ventunesimo secolo. Vogliamo essere reintrodotti nella comunità internazionale. 

Noi Maristi Blu non ci arrendiamo. Cerchiamo ovunque modi per sostenere i più indigenti. Quest’anno abbiamo accolto più di 40 nuovi bambini nel progetto educativo “Voglio imparare”. I 120 bambini coinvolti provengono da vari ambienti svantaggiati in cui la povertà diventa miseria. Insegnanti e educatori hanno beneficiato di numerose sessioni di formazione didattica nel mese di settembre. Dal 2 ottobre, le voci dei bambini, i loro sorrisi, la loro gioia riempiono le aule e il cortile. Seeds, il nostro progetto di sostegno psicologico, è cresciuto, accogliendo di più bambini piccoli nel programma “Bamboo” e più donne nel programma “Ghosn = Branch”, destinato esclusivamente al supporto psicologia femminile. Il progetto “Pane Condiviso” fornisce un pasto caldo quotidiano oltre 250 anziani. Il numero dei beneficiati ultraottantenni continua a crescere. Poiché la corrente elettrica è fornita solo per due o tre ore al giorno, abbiamo installato batterie e lampade a LED affinché tutti questi anziani non rimangano nell'oscurità dopo il tramonto e la televisione aiuti a spezzare la loro solitudine. Per gli anziani allettati distribuiamo pannolini in quantità sufficiente. Recentemente abbiamo organizzato un'uscita per tutti i beneficiati del “Pane Condiviso” che potevano muoversi. È stata una giornata indimenticabile, piena di canti tradizionali, danze e ricordi. I volontari della cucina avevano preparato un pasto tradizionale (Hrissé). Prima di andar via, qualcuno ha detto: “Oggi ho potuto mangiare con grande gioia perché non ero solo”. 

Nella nostra ultima lettera abbiamo parlato dello “Zelzal (terremoto)” con la sua quota di distruzione e di paura, ma l'altra faccia del terremoto è stata la grande generosità degli amici e delle Organizzazioni internazionali. Il loro aiuto ci ha permesso di continuare la distribuzione mensile a 1100 famiglie di un Cesto colmo di generi alimentari.

Dopo il terremoto abbiamo avviato un nuovo progetto di aiuto per l'acquisto e distribuzione di mobili ed elettrodomestici alle famiglie che li avevano persi. Una signora, ricevendo il cesto, ci disse piangendo commossa che da diversi giorni non aveva una goccia di olio d'oliva in casa. Il prezzo dell'olio d'oliva (essenziale per i Siriani) è aumentato al punto da non essere alla portata della maggior parte della popolazione. Con il passare dei giorni, vediamo l’estrema povertà in cui versano tante famiglie. Fino a quando potremo soddisfare i bisogni di una popolazione che per l’82% vive al di sotto della soglia di povertà?

Con la conclusione dei corsi 1 e 2 del progetto “Formazione Professionale”, stiamo per lanciare 2 nuovi corsi contemporaneamente. In ogni corso, 20  giovani apprendisti impareranno un mestiere durante 2 anni lavorando presso un professionista. E dopo la formazione professionale, continuiamo ad aiutare e sostenere i giovani adulti a lanciare il proprio progetto attraverso i Microprogetti.

Anche le sessioni di formazione del MIT sono molto popolari. Per una sessione di 24 partecipanti, abbiamo una lista di oltre 130 candidati.

Il programma “Sviluppo delle donne” offre a 60 donne, divise in due gruppi, due sessioni di allenamento a settimana. Anche qui, come in tutti i nostri progetti, la lista d’attesa è molto lunga. “Taglio e cucito ” ha celebrato un Giornata per tutte le donne che hanno seguito le sessioni dall’inizio del progetto nel 2017. Più di cento donne hanno risposto all'invito e hanno trascorso mezza giornata con gare e momenti di condivisione.

Il progetto ‘’Aiuto medico’’ è molto apprezzato in questi tempi difficili. Ogni giorno, decine di persone ricevono assistenza per cure e interventi chirurgici o farmaci. Questo aiuto sta diventando sempre più necessario di fronte al continuo aumento dei prezzi delle cure mediche e dei farmaci. Siamo riusciti a distribuire pannolini per bambini.

Goccia di latte” rimane un progetto molto importante per i bambini sotto gli 8 anni. Per i neonati, il fabbisogno mensile è di 6-8 lattine di latte speciale che costa più dello stipendio mensile dei genitori. Heartmade continua, sviluppa la sua attività e moltiplica i prodotti da realizzare con l’autofinanziamento. Venti donne trovano lavoro creando, con avanzi di tessuti, abiti da donna. “Hope” continua ad attrarre molte persone che vogliono imparare la lingua inglese. Tutti i beneficiari sono molto interessati allo studiarla e a seguire i 3 livelli per migliorare il proprio CV.

Continua il progetto “Affitta” a sostegno delle famiglie in grande difficoltà per pagare l’affitto, dato l’aumento vertiginoso dei prezzi.

Il progetto “Sostegno alla scuola” aiuta i genitori di bambini e giovani a pagare scolarizzazione o sessioni in centri specializzati. Un bambino di dodici anni, accompagnato dalla madre, venne a chiedere aiuto per riprendere gli studi, spiegando che avrebbe dovuto abbandonare la scuola per andare a lavorare e aiutare la famiglia perché il padre era gravemente malato. Crediamo che, come lui, altri meritino un futuro migliore. 

Per concludere, riflettiamo insieme sulle parole del Santo Padre nel corso del sua viaggio a Marsiglia, lo scorso 23 settembre: “…In effetti, il vero male sociale non è tanto l’aumento dei problemi quanto il calo del sostegno.’’ Chi oggi è vicino ai giovani abbandonati a se stessi, facili prede della delinquenza e della prostituzione? Chi è vicino a persone schiavizzate dal lavoro che dovrebbe renderle più libere? Chi si prende cura delle famiglie spaventate, che temono il futuro o di metterne al mondo altri figli? Chi ascolta i gemiti degli anziani soli che, invece di essere valorizzati, sono parcheggiati nell’attesa, falsamente degna, di una morte dolce ma in realtà più salata delle acque del mare? Chi pensa ai bambini non ancora nati, respinti in nome di un falso diritto al progresso, che è al contrario una regressione dell'individuo?

Chi guarda con compassione oltre i suoi confini per ascoltare le grida di dolore che salgono dal Nord Africa e dal Medio Oriente? Quante persone vivono sprofondate nella violenza e soffrono l’ingiustizia e la persecuzione!

Cari amici, insieme a voi uomini e donne di buona volontà, non vogliamo abbassare le braccia e rassegnarci. Voi siete la nostra voce, il nostro grido, la nostra speranza. Contiamo su di voi per cambiare insieme il mondo affinché sia ​​più giusto, più dignitoso, più umano.

Domenica 22 ottobre 2023, Fratello Georges Sabe

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