La situazione della sicurezza in Aleppo da qualche settimana è molto peggiorata, con alcune granate che ogni giorno arrivano a colpire le zone centrali della città.
Ieri, 16 ottobre, i missili dei
miliziani jihadisti ancora stanziati alla periferia occidentale della
città hanno raggiunto un asilo, uccidendo l'autista della scuola,
un' impiegata della struttura, 2 bambini, e molti altri piccoli sono
rimasti feriti. Si alternano nella popolazione speranza di ripresa e
avvilimento per una minaccia che non ancora finisce.
Per i pochi cristiani rimasti è il momento della prova della fede: eppure in tanti si rafforza come nell' amico cristiano che oggi ci scrive : “Si miei cari, l'ora della vera pace non è ancora arrivata ! ma non dobbiamo perdere la speranza, i nostri nemici si fanno sentire ogni tanto per dirci che sono presenti e pronti per attaccare anche se l' esercito governativo resta in guardia. Gioco politico sporco!
Noi
preghiamo, ci pare l'unica arma potente che ci può liberare da
questi ribelli pagati bene per farci vivere nel terrore.
Aspettiamo
la piena liberazione, intanto sappiate che la vita continua, riprende
il suo corso con progressi giornalieri e tanta volontà di vivere. Il
Signore non ci abbandona, e noi non ci lasciamo togliere la
speranza”. S.A.O.
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