Il servizio dei « Maristi Blu » - Nabil Antaki / Georges
Sabe
Famiglia Cristiana: 13/06/2017 - di Antoine-Marie Izoard
Famiglia Cristiana: 13/06/2017 - di Antoine-Marie Izoard
Mentre
batte il sole di giugno, le strade di Aleppo sono quasi deserte in
questo Venerdì di Ramadan; ma c'è dell'agitazione nel quartiere di
Mohafazat: nei pressi del Collegio Champagnat, alcuni minibus vanno
e vengono.
Oggi,
come accade un venerdì di ogni mese, quasi trecento famiglie di
famiglie di Cristiani sfollati vengono a ritirare dai "Maristi
Blu" un po' di cose con le quali vivere più dignitosamente.
Uno dopo l'altro, padri e madri di famiglia ricevono delle borse di
plastica ben riempite: Un "cesto alimentare", con gli
spaghetti, del boulgour, dell'olio, del tè, dello zucchero, del
formaggio; un "cesto sanitario", contenente sapone, del
dentifricio, detersivi per stoviglie e per il bucato e beni di altro
tipo. Ricevono anche un buono d'acquisto di 9.000 lire siriane (circa
38 €.) che permetterà loro di procurarsi dei vestiti nuovi, così
come denaro contante per potere pagare pochi Kw/h di elettricità per
far funzionare una lampadina ed un televisore, alimentati dai grossi
generatori che sono sistemati lungo le strade. Per la metà di queste
famiglie è la disoccupazione. Per un altro buon numero, il magro
stipendio dei genitori basta appena per procurarsi del pane, con
un'inflazione galoppante.
Atti
di "solidarietà", più che di "carità"
Dietro
i tavoli, il Fratello Georges Sabe e il Dott. Nabil Antaki coordinano
questa distribuzione condotta da una ventina di volontari in
maglietta blu (il colore dell'abito dei primi Fratelli Maristi
intorno a Marcellin Champagnat, fondatore della congregazione
all'inizio del XIX° secolo). In questa vecchia caserma del tempo
dell'occupazione francese, la distribuzione è organizzata
minuziosamente, ma i volontari si intrattengono con ciascuno in
un'atmosfera di gioiosa accoglienza: "Non si fa la carità,
spiega il Dr. Antaki, ma un'opera di solidarietà."
Questa
settimana è la volta dei cristiani della collina di Al Saydé,
sfollati dal loro quartiere quando questo è stato invaso dai ribelli
il Venerdì Santo del 2013. Ogni mese, sono in totale circa un
migliaio le famiglie, tra cui un terzo di musulmani, che affollano la
sede dei "Maristi Blu".
"Aiutare i musulmani è la testimonianza che si può vivere insieme," spiega il Dott Antaki.
"Aiutare i musulmani è la testimonianza che si può vivere insieme," spiega il Dott Antaki.
Jonny
e Marie hanno ritirato i loro preziosi sacchetti di plastica e si
preparano a risalire sul bus per tornare al loro alloggio temporaneo,
parzialmente finanziato dai "Maristi Blu." Questa coppia di
fedeli greco-ortodossi non sa se potrà tornare un giorno a vivere
nel proprio appartamento; ma Maria è entusiasta di portare il latte,
il formaggio, e del patè ai suoi due bambini di 4 e 7 anni. "E'
la cosa più importante", ci confida.
Curare
un rapporto delicato coi musulmani.
Mentre
continua la distribuzione, risa di bambini risuonano in un cortile,
dietro l'edificio. Alcuni adolescenti giocano. Mentre si agitano su
un'immensa scacchiera colorata, il Fratello Georges spiega che
quest'altro progetto dei Maristi è un luogo di educazione alla pace.
"Bisogna insegnare loro a crescere insieme. Nella crisi attuale,
accompagnare questi giovani che sono segni di speranza, è un
investimento sul futuro." La questione del rapporto con
l'altro, coi musulmani in particolare, è fondamentale per i Fratelli
Maristi. "Abbiamo relazioni molto buone coi musulmani, il
problema sono i fanatici", confida il Fratello George, prima di
sottolineare l'importanza di curare i rapporti coi fedeli dell'Islam,
"una relazione delicata come un merletto.". Per continuare a
tessere dei legami tra i giovani, i maristi preparano i campi estivi
che verranno animati dai capi scout.
Nel
frattempo, nel centro di Aleppo, le donne si affollano davanti a una
piccola finestra aperta sulla strada. Questo è il programma chiamato
"la goccia di latte" : Ogni mese, i Maristi offrono alle
famiglie cristiane, del latte in polvere per i bambini di età
compresa tra 1 e 10 anni, così come scatole di latte per i neonati.
Quasi tremila bambini ne traggono beneficio.
L'assistenza
fornita dai Maristi Blu comprende anche un programma per la lotta
contro l'analfabetismo, un laboratorio di taglio e cucito per
aiutare le donne a ritrovare un impiego, e anche altre iniziative per
i più giovani. Il programma "voglio apprendere" accoglie
un centinaio di bambini tra i 7 e i 13 anni che non frequentano la
scuola. Alcuni volontari tengono loro dei corsi per insegnare a
leggere, scrivere e far di conto.
Su
iniziativa del Dr. Antaki, i Fratelli Maristi curano gratuitamente i
civili, di ogni confessione, feriti da arma da fuoco o per schegge di
granata, all'ospedale Saint-Louis. Un altro progetto finanzia
mensilmente un centinaio di altri atti medici (interventi, visite,
esami, cure) per quelli che non hanno i mezzi per pagarsi il costo di
un'operazione chirurgica, di un'ospedalizzazione o di un semplice
esame. Lungi dal rinunciare, laici e Fratelli Maristi vogliono
continuare ad instillare la speranza ad Aleppo. "La
testimonianza della carità è la via reale dell'evangelizzazione",
ci ripete il Dr. Antaki, citando Papa Francesco.
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