"Come la maggior parte di noi, sono cresciuto nel rispetto verso gli alti funzionari e le Istituzioni internazionali. Tre anni di guerra hanno profondamente influenzato le mie convinzioni. Capisco quello che il profeta Amos dice, che l'ingiustizia è basata su "Palazzi d'avorio"e "sulle grandi case". Ho anche capito che ognuno di noi sia preoccupato della verità e giustizia è decisivo per la vita o per la sofferenza e la morte di altri sulla nostra terra. O noi stiamo dalla parte degli assassini, o a fianco delle vittime innocenti. Con un atteggiamento 'neutrale', noi sosteniamo i primi."
Padre Daniel
Mar
Yakub
venerdì 4 luglio 2014
di P. Daniel
Dalla festività calcistica fino al Ramadan
Grazie
al bricolage dei nostri frati sulla nostra vecchia TV, abbiamo potuto
seguire qualche partita del campionato mondiale di calcio durante il
weekend. Tutti lo hanno seguito mentre facevano altri lavoretti.
Naturalmente complimenti per i Belgi. Era molto emozionante finché
non cadeva l’elettricità e cosi la vita normale riprendeva il suo
ritmo.
Due
domeniche fa, abbiamo organizzato per la prima volta un barbecue
nell’ atrio, come abbiamo fatto tante volte prima della guerra. Il
nostro prete bizantino ha procurato la carne. Questa domenica, nel
pomeriggio, venivano dei musulmani a chiederci se potevano usare il
nostro barbecue. E’ una semplice graticola portatile. Cosi sapevamo
che il Ramadan era iniziato veramente, nel quale il musulmani
possono mangiare solo la sera.
Con
il Ramadan, i musulmani festeggiano finalmente la notte del
“Al-Qadr”, cioè la notte della “destinazione” nella quale
tutto è dato. Il Corano parla di “una notte benedetta” nella
quale gli angeli e lo Spirito Santo sono discesi. E' la notte più
importante di tutte le notti, cioè la notte della misericordia di
Dio e anche della pace, dove la Parola di Dio è scesa in terra. Non
sembra piuttosto come Natale per noi? La tradizione maomettana
collega questa notte con la discesa del libro del corano su Maometto,
anche se non viene espresso così chiaramente.
Dagli studi dei nostri
frati sull’ islam e il corano abbiamo capito che infatti il Ramadan
è ispirato dal nostro Natale più di quanto pensassimo. Ai
suoi tempi Maometto ha rimproverato agli ebrei di non aver riconosciuto Gesù come loro Messia. Quello che viene ufficialmente
detto nel corano sul ramadan è molto simile alla fede cristiana del
Natale e anche alla nascita di Gesù come la Parola vivente di Dio.
(Speriamo di pubblicare un giorno questi studi: “Islam
in the Christian Scripture”
e “ Les
musulmans dans la lumière du Christ”).
Non – democratico?
La
Siria continua a lavorare alla sua rinascita in modo faticoso e
doloroso. L’esercito continua ad
eliminare, sistemare ed espellere centri di ribelli. Comunque, spesso,
ci sono gruppi di ribelli che si arrendono. Nel mondo intero i
Siriani mostrano la loro solidarietà con l’esercito, il governo e
il presidente. La collaborazione con paesi alleati viene
quotidianamente rinforzata. Si lavora duramente per ricostruire le
infrastrutture devastate. Scuole, ospedali ricominciano a funzionare al massimo della loro capacità.
Il movimento “mussalaha”
continua a crescere…
All’estero si reagisce
qualche volta con una frase molto tagliente: ”Si,
ma la Siria non è per niente un paese democratico!” . Voglio replicare molto chiaramente: E’ vero che la Siria non ha
una società ideale. Ed è anche vero che ci sono ancora molti difetti
e molti elementi non-democratici.
Il modo tuttavia in cui oggi si sta
lavorando a questa società è molto meglio di ogni paese europeo “democratico”. Come il fatto che il 13 % della popolazione della
Cecoslovacchia ha votato alle elezioni europee ..., e vi sembra tanto
democratico che oggi hanno capi europei che sono in gran
parte agenti dell’ America? Per me, democrazia implica governare il
popolo con un governo scelto dal popolo e per il popolo.
Invito ONU e EU a studiare la situazione qui in Siria, dove stanno provando
a costruire una società armoniosa per tutti nonostante una
situazione molto difficile.
Lacrime di coccodrillo per la situazione umanitaria
Sia
l’ ONU che l’ EU sono molto preoccupate per la situazione
umanitaria catastrofica in Siria. Almeno, è quello che ci vogliono
far credere. Si lamentano che ci sono 160.000 morti e che ci
sono milioni di rifugiati all’interno del paese e all’estero, e
che i diritti umani delle persone sono violati e che l’eredità
culturale e religiosa viene distrutta.
L’ ONU tenta di imporre
sanzioni e possibilmente un intervento militare, naturalmente contro
la Siria. Tutto questo in un momento in cui ISIS e
al-Nousra stanno aumentando le loro atrocità in Iraq e in Siria.
Naturalmente questo 'ONU-intervento' non avrebbe luogo nel Nord e
Nord-Ovest della Siria, perché là la gente si trova già nel
paradiso del Califfato sotto il comando di Abou Bakr al Bahdadi, che
si chiama oggi signor Ibrahim, il califfo di Siria, Iraq e dintorni
(cioè prima il mondo Arabo e poi il mondo occidentale).
No, le
sanzioni sono previste verso la Siria e nello stesso tempo si darà un
sostegno potente ai “ribelli moderati” per “stabilire la pace”. Lo scopo dell' ONU è di sottomettere tutta la Siria sotto il comando
dei terroristi? Fortunatamente, Gennady Gatilof, il deputato Russo
del ministero degli Affari Esteri ha smascherato questa ipocrisia e
ha dichiarato che la Russia non sosterrà nessuna risoluzione per
approvare sanzioni o interventi militari in Siria che aumenterebbero ancora di più la sofferenza della popolazione Siriana. Gennady
Gatilof chiede invece di condannare i veri colpevoli di questa dramma
umanitario in Siria.
L’UE,
schiava dell’ America, sostiene pienamente questa schifosa
guerra contro la popolazione Siriana e con tante lacrime di
coccodrillo ha già provveduto a nuove sanzioni contro la Siria. Vuoi
sapere quello che pensa il patriarca Caldeo di Babilonia in Iraq,
Louis I Sako?: "L’Occidente
è più interessato al calcio che alla situazione umanitaria della
gente in Iraq e in Siria. La politica occidentale è solo preoccupata
dei suoi propri interessi economici”. Exxon-Mobil investirà miliardi di dollari nel porto di Anversa (B).
Chi si interessa ancora al fatto che è precisamente questa
compagnia petrolifera che vende oggi il petrolio rubato recentemente
dalla Siria?
Crocifissi in Padova
Una
donna Finlandese, sposata con un Italiano non vuole che i suoi due
ragazzi vedano nella loro scuola un crocifisso al muro. Dal 2002 fino
a 2011, ci sono stati processi uno dopo l’altro. Nel 2009 la Corte
Europea di Giustizia ha condannato l’Italia con l’ordinanza di
togliere i crocefissi. Si era organizzato un contro-movimento e nel
2011 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo decise invece che i
paesi singoli hanno una certa libertà per l’uso di loro propri
simboli religiosi o filosofici. Massimo Bitonci, sindaco di Padova, Nord-Ovest dell' Italia, decide che ogni scuola e edificio pubblico
sarà ornato di un crocefisso come espressione della cultura
cristiana che è la base della nostra civiltà. Che ironia! Sapendo
che il movimento di secolarizzazione del 20 secolo era il più forte
in Nord-Italia! Voilà l’effetto massimo!
Sionismo non è una fede autentica
Il
sionismo (derivando da Sion, Gerusalemme) è una ideologia e una
corrente politica. La parola è stata usata per la prima volta dallo
scrittore Viennese Nathan Bienbaum in 1890. Il sionismo è un' aspirazione secolare per lo stato ebraico puro, che non vuole
aspettare la venuta del Messia , ma vuole invece costruire il proprio messianismo terreno. Theodor Herzi, con il suo libro “Der
Judenstaat” (1896) fu il padre di questa aspirazione e David
Ben-Gurion fu il suo architetto. Migliaia di ebrei ortodossi e una
centinaia di rabbini autorevoli si sono opposti a questa nuova concezione sionistica dell’ebraismo. Loro rigettano questa
concezione come fondamentalmente anti-ebraica perché sostituisce
l’autentica messianismo religioso con un messianismo terreno,
militare e opprimente. Il sionismo non è per niente conforme
all’autentica fede ebraica e neanche conforme al popolo o paese
ebraico. Vedi l’opinione ebraica stessa sul sito: www.nkusa-org:
Jews against zionism.
Nella
preparazione per l’indipendenza di Israele, David Ben-Gurion ha
elaborato una struttura sionistica in modo molto efficace, iniziando
con una collezione di informazioni utili, es. sui villaggi
Palestinesi. I sionisti visitavano in modo sistematico i villaggi
Palestinesi e giocavano nello stesso tempo sull’ospitalità Araba.
Nel frattempo però loro annotavano i nomi dei capi più importanti,
le ricchezze e debolezze del villaggio. Questi dossier furono poi usati come guida per espellere, conquistare e
distruggere i Palestinesi e i loro villaggi. La tattica di David
Ben-Gurion diventava sempre più violenta.
Quello
che sta succedendo in questi giorni riflette completamente il metodo
di lavoro del sionismo. Tre ragazzi ebrei sono stati uccisi. E’ assolutamente normale che gli assassini siano rintracciati e puniti. Per i sionisti invece questo non è neanche necessario. Per i sionisti
questa è un' occasione ideale per rappresaglie di massa a volontà,
neanche sapendo chi ha esattamente ucciso questi 3 ragazzi . Perciò,
adesso ci sono bombardamenti di massa su Gaza e anche la presenza di
forze militari. Subito il consiglio di sicurezza dell' ONU ha condannato
fortissimamente l’assassinio atroce e inaccettabile di questi 3
ragazzi ebrei. Nessuna disapprovazione chiara, invece, è stato
dichiarata dal consiglio di sicurezza dell'ONU sulle orrende stragi di
massa che i terroristi hanno eseguito qui in Siria (con l’aiuto
internazionale e anche con l’aiuto dei sionisti). Gli attacchi
terroristici non sono mai stati condannati! Dunque oggi chi può
ancora negare che il consiglio di sicurezza dell'ONU non è
politicizzato?
Un'altra
arma che i sionisti (ab)usano molto frequentemente, è la lobby
dell’ “anti-semitismo”. In pratica la parola anti-semitismo
significherebbe rifiutare o odiare la fede, il popolo o il paese ebraico, il che è certamente una cosa non accettabile. I sionisti invece, hanno dato a
questa parola nell’opinione pubblica un significato completamente
differente, cioè il rifiuto della politica sionistica. Criticare il
fatto che la politica sionistica può negare le regole internazionali
in modo sempre più progressivo, è subito denunciato come
anti-semita. Dire che non solo le armi chimiche, biologiche e
nucleari della Siria devono essere distrutte, ma anche quelle di
Israele è subito qualificato come anti-semita. Nel frattempo si
nasconde simultaneamente che l’anti-cristianesimo che c’è oggi
nel mondo intero è una ingiustizia molto più grande che l’attuale
anti-semitismo. E perciò è molto più sensato sostenere
l’iniziativa italiana : “Ferma la cristianofobia” contro le
persecuzioni mondiali dei cristiani.
La chiave per la riconciliazione e la pace
Ho
ricevuto un libro da amici olandesi che hanno buoni contatti con
qualche siriano. Il libro si chiama: “La
depurazione etnica della Palestina”,
Davidsfonds, Leuven, 2008 di Illan PAPPE.
Pappe è un professore
di scienze politiche all’università di Haifa ed è anche uno dei rappresentanti ebraici più importanti dei “Nuovi Storici”.
Insieme con altri colleghi e qualche 'Ebreo controcorrente',
Pappe vuole ammettere la verità e svelare quello che è ancora
velato nell’opinione pubblica di ciò che è stato qualificato come una
ordinaria “guerra di indipendenza” del 1948. Pappe dimostra che
in realtà si tratta di strage di massa (minimo 31), distruzioni
totali di villaggi e l’espulsione dell’ignorante popolazione
Palestinese. Si trattava della epurazione etnica della Palestina. Il
sionismo continua non-stop con le sue epurazioni e così
disorganizza il Medio-Oriente. Il sionismo utilizza gli stessi
metodi come è molto evidente nella guerra in Siria. Ogni
occasione è utilizzata per rappresaglia , intimidazione, uccidere o
distruggere.
Il problema non è l’ebraismo e il popolo ebraico , ma
è il “sionismo etnico”. Illan Pappe scrive nel suo studio
dettagliato nel momento in cui il muro di “apartheid” era stato
eretto a metà e lui ha predetto che la Siria e
l’Iraq sarebbero state le prossimi vittime. Come è possibile, con
tutto questo, avere ancora simpatia per i ribelli è per me un
enigma. Non è che tutto fa parte della epurazione etnica?
Pappe
conclude comunque con l’dea fiduciosa che “noi abbiamo in mano la
chiave della riconciliazione e della pace”. “Noi ” sono gli
ebrei che sono stufi – ad fundum – del sionismo. “Noi ” sono
gli Ebrei che hanno il coraggio di riconoscere la realtà e che sono
anche pronti alla riabilitazione (riparazione delle offese…)
Nell’ultimo
capitolo, Pappe apre con una citazione del suo collega, Arnon
Soffer, professore di geografia della stessa università di Haifa .
“Se noi vogliamo continuare a restare vivi, siamo costretti ad uccidere e
uccidere e uccidere. Tutta la giornata e ogni giorno … Se non
uccidiamo sarà la fine della nostra esistenza…”
Nel frattempo il sionismo si è stabilito nell’opinione pubblica
come un movimento rispettabile, mentre ognuno che ama la fede, il
popolo e il paese ebraico e si oppone apertamente a questa deviazione
immorale, può essere denunciato e condannato con successo come un 'anti-semita'. Chi lo capisce ancora ?! Speriamo che il popolo
ebraico possa riscoprire e vivere la sua dignità autentica.
Di cuore,
P. Daniel
(traduzione dal fiammingo: A. Wilking)
Nessun commento:
Posta un commento
Invia alla redazione il tuo commento. Lo vaglieremo per la sua pubblicazione. Grazie
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.