Nella Terza Domenica di luglio si celebra la festa di San Charbel: al monaco maronita, potente in miracoli e guarigioni, chiediamo la grazia della pace per l'Egitto, la Siria, il Libano... sull'orlo della catastrofe.
"Non ci sono soltanto guerre militate, ci sono le guerre di civiltà; non ci sono le guerre soltanto economiche e di mercato, ma ci sono anche sul piano della civiltà – modi di pensare, mentalità diverse che vogliono in qualche modo sopraffare altre mentalità. La sopraffazione di alcune civiltà su altre è una cosa paurosa! Per me è un compito anche umano quello della Chiesa, di una grandezza impressionante, di salvare le civiltà che troviamo oggi in un tale momento della storia, in cui appunto la universalità delle comunicazioni sociali fa sì che una civiltà tenda a sopraffare tutte le altre civiltà. Il Libano è davvero una sentinella avanzata soprattutto nel Medio Oriente: è proprio per il Beato Charbel che i cattolici hanno la coscienza di questa vocazione del Libano e della cristianità orientale, testimone dell'antica santità dei Padri del deserto. La Chiesa, che vive oggi un vivo impegno ecumenico, vede nella venerazione comune che hanno per la sua tomba i cristiani separati, i musulmani e i drusi, il primo esempio di un ecumenismo in atto, realizzato dalla santità." (don Divo Barsotti)
HEZBOLLAH: Perchè l'UE vuole la guerra civile in Libano?
da Il Sussidiario - intervista a Camille Eid... una guerra generalizzata in grado di travolgere l'intero Medio Oriente
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leggi qui: http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2013/7/20/HEZBOLLAH-Camille-Eid-perche-l-Ue-vuole-la-guerra-civile-in-Libano-/2/413777/
Il Patriarca Rai: le milizie confessionali porteranno il paese alla rovina
da Agenzia Fides - 15/7/2013
In Libano ed Egitto l'onda lunga della Siria
di Giorgio BernardelliNel Paese dei Cedri sceicco salafita attacca l'esercito. Mentre al Cairo un eccidio in un villaggio fa esplodere la questione sciiti. E a Idlib un altro sacerdote è stato ucciso a sangue freddo dalle milizie islamiste
Mai come in queste ore sta apparendo con chiarezza come la sanguinosa guerra in Siria sia un conflitto di dimensione regionale, che sta trascinando nel suo baratro anche altri Paesi. Due episodi molto gravi - chiaramente riconducibili a quanto sta accadendo intorno a Damasco - sono capitati infatti ieri in Libano e in Egitto.
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continua a leggere qui: http://www.missionline.org/index.php?l=it&art=5606
Cari amici,
in questa estate 2013 siamo sollecitati nuovamente a pregare per la pace tra i popoli sofferenti del mondo, in particolare nel Medio Oriente e in Siria. Gli appelli di papa Francesco in favore della pace in Siria sono ormai quotidiani, e rispondono a un’esigenza che non è legata soltanto al benessere e alla sicurezza degli abitanti di quel martoriato paese, ma di tutta la Chiesa e la comunità internazionale: più ancora che nei recenti conflitti di Afghanistan e Iraq, e nelle tante rivolte popolari dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, la Siria appare il luogo dove si scontrano le diverse visioni del mondo di Oriente e Occidente, dell’America e dell’Europa, della Russia e dell’Asia. Non si tratta di scegliere quale sia la parte dei “buoni” e dei “cattivi”, tanto meno di avvalorare fanatismi e fondamentalismi religiosi. Usciamo dalla logica della eliminazione dell’avversario, che nega la realtà stessa di un mondo pieno di contraddizioni in tutte le sue componenti: adoperiamoci, con le armi della preghiera e della carità, affinché tutti i popoli, tutte le religioni e tutti gli uomini e le donne possano vivere nella pace, nella sicurezza e nell’amore.
di Stefano Caprio http://www.orientecristiano.com/
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