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lunedì 11 febbraio 2013

Oremus pro Pontifice nostro Benedicto: Dominus conservet eum et vivificet eum et beatum faciat eum in terra et non tradat eum in animam inimicorum eius

Tutta la Chiesa d'Occidente e di Oriente si raccoglie in preghiera per Benedetto XVI

11 febbraio 2013: Nostra Signora di Lourdes

شكرا لكم، أيها الأب الأقدس، البابا بنديكت السادس عشر، من قبل الكنيسة كاملة من الغرب والشرق




Siria: le reazioni alla dimissioni del Papa dell'arcivescovo greco-melchita di Aleppo



"Benedetto XVI è stato un uomo coraggioso - afferma mons. Jean-Clément Jeanbart, arcivescovo di Aleppo per la Chiesa greco-melchita - che non ha avuto paura di difendere la verità di fronte al mondo. 
È stato il primo e per molti mesi l'unico a lanciare appelli per una fine della guerra in Siria, attraverso il dialogo e la diplomazia. Noi siamo molto grati per quello che ha fatto per la nostra Chiesa e per la nostra popolazione martoriata dal conflitto. La sua visita in Libano è stata un esempio emblematico della sua sincera vicinanza. Ci dispiace molto che abbia presentato le dimissioni, ma abbiamo fede nella sua saggezza e nella sua profonda spiritualità che lo ha portato a questa scelta. Negli anni di pontificato - afferma il presule - lui ha sempre mostrato un amore alla Chiesa e a Gesù Cristo senza mezze misure. Egli è stato un Papa straordinario in un momento molto difficile per il mondo e per i cattolici. Ha saputo esprimere ciò che la Chiesa  pensava. La volontà di Dio senza timidezza ed esitazione, anche con espressioni semplici e forti di verità, chiarezza e trasparenza. 
Nel suo discorso a Regensburg si è rivolto per la prima volta ai musulmani indicando la strada dei valori fondamentali e della ragione per un vero dialogo fra le fedi in grado di contrastare il dilagare del fondamentalismo islamico. 
Oggi, l'estremismo di cui parlava il Papa è diventata una realtà non più isolata. Esso dilaga e rischia di distruggere i Paesi del Medio Oriente, in particolare la Siria. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo - afferma mons. Jeanbart - e di parlare insieme a lui in privato una volta sola. Avevo scritto un libro sulla vita di Giovanni Paolo II in arabo ed ero giunto a Roma per donarglielo. Sono stato commosso di essere ricevuto da lui, nonostante ci fossero dietro di me molti vescovi e persone importanti. Ricordo ancora con commozione quei momenti e soprattutto la sua capacità di ascoltare. 
In questi anni - conclude l'arcivescovo greco-melchita di Aleppo - egli è stato un vero padre e un pastore per tutti i vescovi e i sacerdoti, soprattutto per i cristiani del Medio Oriente". (R.P.)

Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/02/11/siria:_le_reazioni_alla_dimissioni_del_papa_dell'arcivescovo_greco-mel/it1-663969
del sito Radio Vaticana

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