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giovedì 25 luglio 2024

Il dono di due vocazioni francescane fiorite tra le rovine della guerra

di padre Ibrahim FaltasVicario della Custodia di Terra Santa

Aleppo - I figli di San Francesco da 800 anni custodiscono i Luoghi Santi e le “Pietre vive” che li abitano. La Custodia di Terra Santa opera in diverse nazioni: non è solo presente in Palestina e in Israele, dove Gesù ha trascorso la Sua vita terrena, ma opera anche in gran parte del Medio Oriente, a Cipro, a Rodi, in Giordania, in Libano, in Egitto e in Siria.
La Terra Santa ha vissuto guerre e distruzioni e ancora oggi subisce violenza, odio, divisione.
In 800 anni, la Custodia ha perso più di duemila frati morti per confessare la fede in Cristo e difendere la Terra Santa.

Il 10 luglio nella liturgia si fa memoria dei Beati Martiri Francescani che nel 1860 furono uccisi "in odium fidei" a Damasco. Papa Francesco ha annunciato la loro canonizzazione che avverrà il 20 ottobre 2024. Sarà un giorno di grazia per la martoriata Siria in guerra da 13 anni: una guerra fratricida che sta distruggendo un popolo, una grande nazione, una civiltà che vanta una storia millenaria.

Sono arrivato ad Aleppo con altri confratelli il 6 luglio: per grazia di Dio, la Siria ha potuto gioire dell'ordinazione sacerdotale di due frati gemelli che hanno coltivato insieme l'amore per Cristo e per San Francesco. Una gioia immensa per la Custodia, che ha avuto fratelli che sono stati ordinati sacerdoti, ma per la prima volta accoglie due sacerdoti gemelli!
Siamo partiti da Amman e abbiamo attraversato gran parte del territorio siriano: abbiamo visto villaggi e città distrutte e senza vita. Alla guerra in corso, si sono aggiunti i morti e la distruzione del terribile terremoto del febbraio 2023.
In questi anni, un milione e trecentomila siriani hanno perso la vita e otto milioni hanno dovuto abbandonare la loro terra e la loro storia. Ho pensato a Gaza che soffre come la Siria, e a come la guerra ha spezzato vite e ha raso al suolo edifici che accoglievano vite.

La Siria è la nazione che attualmente conta il numero più alto di frati della Custodia di Terra Santa: un dono e una presenza importanti. I nostri confratelli impegnati nelle comunità siriane hanno sofferto e soffrono, ma mai hanno trascurato l'amore per il prossimo e mai hanno perso la speranza della pace.

Mentre percorrevamo strade silenziose e desolate, ho ringraziato Dio per il rinnovato germe di speranza che i due nuovi confratelli nel sacerdozio hanno portato alla Chiesa e alla Custodia di Terra Santa.
I diaconi, Fra George Paolo e Fra Johnny Jallouf hanno ricevuto per l'imposizione delle mani dal Vescovo Hanna Jallouf, Vicario Apostolico dei Latini ad Aleppo, l'ordinazione presbiterale nella Chiesa di San Francesco d'Assisi ad Aleppo. Il Vescovo Hanna è zio dei due novelli sacerdoti ed è una delle tante e sante vocazioni che la Siria ha donato alla Custodia di Terra Santa: la sua totale dedizione a Cristo e alla Chiesa sia di esempio per questi giovani e per tutti noi. Padre Hanna, che il 17 settembre festeggerà il primo anno da Vicario Apostolico di Aleppo, ha consacrato per la prima volta due nuovi sacerdoti con la gioia di vedere i suoi nipoti far parte del suo stesso Ordine Francescano dei Minori e della Custodia di Terra Santa.

Ho partecipato alla celebrazione eucaristica insieme a trenta confratelli, abbiamo pregato per le vocazioni tanto necessarie al popolo di Dio e per la Siria, terra benedetta e oltraggiata dalla guerra. Ho gioito con la bella famiglia Jallouf, mi sono congratulato con i genitori orgogliosi ed emozionati per i loro figli, due fratelli così uniti e in sintonia da percorrere insieme la strada della vita, condividendo il dono della vocazione.
Dopo la solenne celebrazione, i due sacerdoti sono stati festeggiati dai parenti, dagli amici, dai confratelli e dai parrocchiani. Ho percepito la forte partecipazione alla gioia vera della comunità cristiana di Aleppo, che per quest'occasione ha dimenticato per qualche ora la guerra e ha lodato Dio in letizia.
Prima della guerra ad Aleppo si contavano duecentomila cristiani. Oggi ne sono rimasti venticinquemila.

Domenica 7 luglio ho incontrato ancora i miei confratelli siriani. Conosco bene il loro impegno ma ho potuto vedere di persona il grande lavoro svolto anche nel recupero del Terra Sancta College, imponente complesso requisito dalle autorità siriane e tornato in possesso da pochi anni dei Francescani della Custodia. 

Ora il Terra Sancta College è di nuovo un luogo di incontro, un luogo di sostegno concreto ai bisogni della gente. Una parte del collegio è stata destinata alla creazione di un forno che produce un pane buonissimo, profumato e saporito: in quel forno ho sentito anche il profumo di Gesù che si dona nell'Eucarestia e dona vita nuova, anche nella sofferenza. Ho rivisto la piscina, messa in sicurezza e attrezzata per dare sollievo nei giorni caldi e momenti di serenità a chi soffre da anni l'angoscia della guerra.

Nel pomeriggio abbiamo partecipato alla prima Santa Messa dei novelli sacerdoti: una celebrazione commovente, durante la quale è emersa la condivisione e la cura del servizio sacerdotale. Padre George ha presieduto e padre Johnny ha tenuto l'omelia. Ogni momento della Santa Messa è stato vissuto intensamente ed è stato allietato da canti molto belli: i due gemelli sono anche validi musicisti e hanno lodato il Signore anche con la musica.
In un territorio devastato e offeso dalla tragedia della guerra, la famiglia della Custodia di Terra Santa ringrazia Dio per il dono della vocazione e prega affinché i suoi amati figli continuino ad essere missionari di pace nella Terra di Gesù e nel mondo intero. 

Agenzia Fides 10/7/2024

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